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Lampedusa dal grande cuore

Il richiamo dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ai paesi dell'Unione: "Questa piccola isola ha bisogno di aiuto"

26 maggio 2011

641 migranti sbarcati sull'isola di Lampedusa nelle settimane scorse partiranno in giornata con la nave Excelsior. La nave, che porterà via complessivamente 572 uomini, 57 donne e 12 minori accompagnati, farà rotta per Napoli, Genova e Cagliari dove i migranti saranno distribuiti nelle strutture messe a disposizione dalle regioni secondo il piano messo a punto dal dipartimento della Protezione civile. Sull'isola restano 104 minori non accompagnati e alcune decine di tunisini.
Ieri una donna nigeriana di 27 anni ricoverata nell'unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Civico, diretta da Luigi Alio ha avuto un parto gemellare. La donna, sbarcata a Lampedusa 20 giorni fa, ha partorito due femmine di 3 chilogrammi dopo 36 settimane di gestazione. Le bimbe non hanno ancora un nome perché la loro mamma aspetta di contattare il marito che dovrebbe trovarsi in un centro di accoglienza a Taranto. La donna, che ha dato alla luce le bimbe ieri mattina - le è stato praticato un taglio cesareo - si trova in una stanza del reparto di Ostetricia insieme alle gemelle e ad un altro bimbo. Ad assisterla, il personale del reparto e le assistenti sociali. Tra due giorni, quando sarà dimessa, raggiungerà la sorella ospite in una casa di accoglienza a Piana degli Albanesi (PA).

Da Lampedusa il richiamo dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ai paesi dell'Unione - L'Europa non deve sottrarsi alla responsabilità che ha nei confronti degli immigrati, rifugiati e richiedenti asilo che sono già o stanno arrivando sull'isola di Lampedusa. Questo il richiamo fatto dalla delegazione dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa che ha ultimato la visita di due giorni sull'isola.
"La responsabilità per gli arrivi a Lampedusa non può ricadere tutta su questa piccola isola. È arrivato il momento che l'Europa agisca per rispondere alle riaperture richieste che gli vengono fatte di condivisione della responsabilità e di solidarieta", hanno dichiarato i cinque membri della delegazione sottolineando "che sono rimasti impressionati dal forte impegno del personale coinvolto nel salvataggio e nell'accoglienza di chi ha rischiato la vita su imbarcazioni inadatte e sovraffollate pur di raggiungere l'Europa".

La delegazione ha inoltre affermato che, mentre gli arrivi continuano a costituire una sfida gigantesca per la piccola isola di Lampedusa, "è chiaro che la crisi dei primi giorni, quando i migranti erano abbandonati a girovagare per le strade senza riparo, è stata superata e la situazione oggi è molto più sotto controllo". Tuttavia, i membri della delegazione hanno rilevato che le strutture di accoglienza sull'isola sono "inadeguate per tenervi le persone per lunghi periodi, soprattutto per i più vulnerabili come i bambini non accompagnati" e che quindi è necessario compiere trasferimenti ad altre strutture meglio equipaggiate "nel più breve tempo possibile".
La delegazione, che ha ricevuto assicurazioni sul fatto che sono state prese tutte le misure necessarie per incrementare il numero di trasferimenti, ha notato la necessità di spostare al più presto un gruppo di tunisini che sono rimasti per quasi tre settimane in condizione di quasi detenzione. L'Assemblea parlamentare discuterà degli arrivi in massa sulle coste sud dell'Europa nel corso della sessione plenaria che si terrà a Strasburgo il prossimo 20 giugno.

Intanto, la squadra mobile della Questura di Ragusa ha scoperto, nelle campagne Ragusane, un casolare dove due egiziani tenevano nascosti migranti clandestini appena sbarcati in Sicilia che rilasciavano soltanto dopo avere avuto i soldi pattuiti, accompagnandoli a una fermata dei bus di linea extraurbana diretti a Catania. Mohamed Fathi Abdelakader, 47 anni, e Mahmud Moussa, di 31, sono stati arrestati dalla polizia con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sequestro di persona. All'operazione ha collaborato personale del Gruppo interforze contrasto immigrazione clandestina della Procura di Siracusa.
Secondo l'accusa, i due sarebbero stati i basisti in Sicilia dell'organizzazione che avrebbe gestito lo sbarco di 46 loro connazionali avvenuto il 20 maggio scorso in contrada Casuzze di Santa Croce di Camerina. Avrebbero prelevato a terra gli extracomunitari riusciti a dileguarsi e li avrebbero tenuti nascosti in un'abitazione nella disponibilità del gruppo criminale fino a quando i migranti non avessero saldato il loro conto con l'organizzazione. Dopo lo sbarco furono fermati tre egiziani ritenuti degli scafisti. I fermi sono stati disposti dal procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, e dal sostituto Serena Menicucci.

[Informazioni tratte da Ansa, Lasiciliaweb.it, Adnkronos/Ing]

 

 

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26 maggio 2011
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