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Lampedusa premio Nobel per la Pace

Mentre nell'isola continua incessante l’emergenza immigrazione...

20 luglio 2013

È ancora emergenza immigrazione nel Canale di Sicilia: la scorsa notte sono stati soccorsi 58 migranti in due distinti interventi della Guardia Costiera. Nel primo caso era stata segnalata una imbarcazione in difficoltà attraverso una telefonata satellitare. L'unità è stata intercettata in acque maltesi ed è stata scortata dalle autorità di quel Paese fino al limite delle acque italiane. È poi intervenuta una motovedetta della capitaneria di porto che ha preso a bordo i migranti - 41 eritrei, tra loro una donna - e li ha trasferiti a Pozzallo.
Il secondo intervento è avvenuto a quattro miglia da Lampedusa dove un peschereccio locale ha incrociato un gommone in avaria. Gli uomini della Guardia Costiera salpati da Lampedusa sono intervenuti sul posto e hanno tratto in salvo 17 siriani, tra i quali una donna e due bambini.
Un altro barcone con a bordo circa 90 migranti si è incagliato intorno alle 3 della notte trascorsa a una cinquantina di metri dalla costa, in località Marchesa, vicino alla foce del Fiume Cassibile, a Siracusa, dove i mezzi della Capitaneria di porto non potevano navigare. E così, l'equipaggio di una volante della polizia ha usato un pedalò trovato in spiaggia e ha portato a terra i migranti, tra i quali c'erano anche donne e bambini.

Intanto, si fanno più numerosi le voci che vorrebbero Lampedusa candidata al Nobel per la Pace. La proposta è arrivata dal quotidiano della Cei Avvenire, sulla scia della visita del Pontefice nell’isola e come “riconoscimento dell’amore e dell’impegno dei suoi abitanti”.
"È una candidatura che certamente ci onora, anche perché sinora la mia isola e la mia comunità hanno pagato un prezzo altissimo per avere vissuto in perenne emergenza immigrazione, mentre nell'ombra si faceva scempio del territorio, dell'ambiente e della legalità”, ha commentato il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. “Mai come a Lampedusa, che conosce la gioia e il dolore dei viaggi della speranza - ha spiegato il sindaco - è possibile rendersi conto che oggi è necessario e urgente che l'Europa rivaluti le sue politiche sul Mediterraneo, a partire dalle tragiche conseguenze che esse hanno oggettivamente determinato".

Entrando nel merito della proposta lanciata dal quotidiano cattolico, il sindaco di Lampedusa ha osservato: “Credo che debbano essere gli altri a giudicare quali riconoscimenti meriti questa isola. Una cosa è certa: l'Europa e l'Italia sono in fortissimo debito con la mia isola e la mia comunità, per averla condannata per troppo tempo ad un destino di isola di frontiera ed averla lasciata sola per lunghissimi anni a sostenere un peso troppo grande e ad essere strumentalizzata da ascari e speculatori”. “Oggi serve tantissimo aiuto per riparare a tanto degrado e abbandono, per aiutare gli abitanti di Lampedusa e Linosa ad entrare in un quadro effettivo di coesione nazionale”.

"Sosteniamo con entusiasmo l'idea del Nobel per la pace all'isola di Lampedusa. Un riconoscimento che andrebbe a premiare la cultura e la civiltà dell'accoglienza, delle doti ben radicate negli abitanti di quest'isola". Così il Presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, in merito alla proposta di candidare l'isola di Lampedusa al premio per la pace. "Lampedusa - ha proseguito il Presidente di Legambiente - ha dimostrato di essere un cuore pulsante nel Mediterraneo, una porta aperta, che con la sua esperienza quotidiana dimostra che non esistono sbarramenti alla solidarietà. È ora che lo Stato Italiano premi i lampedusani, non solo con la candidatura al Nobel, ma anche con l'implementazione ed il potenziamento di tutti i servizi di cui si sente ancora la mancanza nell'Isola, in termini di trasporti, comunicazione, energia sostenibile e innovazione".

Anche il ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, Gianpiero D'Alia, messinese, si dice favorevole all'ipotesi di una candidatura dell'isola di Lampedusa a Premio Nobel per la pace e si impegna a prospettare questa ipotesi al presidente del Consiglio, Enrico Letta. "Credo - ha spiegato il ministro intervistato da Avvenire - sarebbe il giusto riconoscimento alla gente dell'isola, che in tanti anni si è fatta carico di migliaia di persone disperate in cerca di una condizione di vita più degna. Tutto il mondo ormai conosce lo spirito di fratellanza e la solidarietà dei lampedusani. Qualità degne di un premio Nobel. Il Parlamento dovrebbe diventare il primo 'sponsor' di Lampedusa candidata al Nobel".

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20 luglio 2013
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