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Lampedusa va ad Hollywood!

Fuocoammare di Gianfranco Rosi ha avuto la nomination agli Oscar come miglior film documentario

25 gennaio 2017
Lampedusa va ad Hollywood!

Fuocoammare di Gianfranco Rosi ha avuto la nomination agli Oscar entrando nella cinquina dei migliori film documentario. Rosi, escluso già quando era stata annunciata la shortlist dei 9 candidati fra i film stranieri, ce l'ha fatta nella categoria documentari. Il suo Fuocoammare che racconta gli sbarchi degli immigrati a Lampedusa è fra i cinque candidati insieme con I'm not your negro, Life animated, O.J. Made in America, sulla vicenda del campione di football OJ Simpson, accusato dell'omicidio della moglie e 13th.

"Alla notizia della candidatura ho avuto un brivido, questo è stato un anno meraviglioso. Aver portato Lampedusa a Hollywood è una cosa bellissima", ha detto Rosi in collegamento streaming da Tokyo, dove è per promuovere il film. "Non ci credevo più per tutte le varie previsioni - ha aggiunto - sapevo sarebbe stata una battaglia fino all'ultimo, nulla era scontato".
Per lui è una "grandissima emozione. Il film da Berlino è arrivato in 64 Paesi, ora il suo messaggio esiste e naturalmente dedico questa candidatura a Lampedusa". Il cineasta sottolinea che "la meta era la nomination: per ottenerla sono stati tre mesi impegnativi come una campagna elettorale. Ora sarà solo una grande festa". Secondo il regista la cinquina dei documentari "che parla solo di temi come gli afroamericani e l'Africa, è anche una risposta dell'Academy a Trump che vuole costruire i muri".

È la seconda volta che un documentario italiano arriva alla Cinquina degli Oscar. La prima, nel 1962, fu con 'La Grande Olimpiade' di Romolo Marcellini, il film che celebrava i Giochi del '60 a Roma. Il film era prodotto dall'Istituto Luce. ''Durante i Giochi il mondo si ferma a celebrare la meraviglia dell'uomo. Che questo film - dicono dall'Istituto Luce, riferendosi al film di Rosi - continui a fermare e far riflettere il mondo sulla vita di tanti esseri umani e a farne una storia migliore''.

"E' un'emozione grande per me, per i lampedusani, per i miei collaboratori e per tutti quelli che hanno dato tanto sul fronte dell'immigrazione". Con queste parole Pietro Bartolo, il medico protagonista di Fuocoammare, commenta a Tv2000 la nomination agli Oscar. "Il film - sottolinea - mi ha dato l'opportunità di diffondere il messaggio che da sempre cerco di trasmettere attraverso dichiarazioni e interviste, e che adesso, grazie a una persona straordinaria come il regista Gianfranco Rosi, ci consente di arrivare in tutto il mondo, prima in Europa e ora anche in America, paese in cui le cose non si mettono bene. Spero che questo film possa far fare un passo indietro a chi ha dei pregiudizi, a chi vede gli immigrati come alieni, come 'diversi', non sapendo che in realtà sono persone che scappano da guerre, torture e sofferenze e che vengono a cercare un po' di serenità nel nostro paese, purtroppo alcune volte la trovano, spesso no".
"Sono orgoglioso di essere italiano - aggiunge - perché l'Italia, in prima linea con Lampedusa, ha sempre aperto le porte, non ha mai fatto trovare un muro. Spero che questo film possa scuotere le coscienze di chi può davvero fare qualcosa e mettere fine a tutte le morti a cui ancora oggi dobbiamo assistere".

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25 gennaio 2017
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