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Tra caldo torrido ed esodi estivi, l'infernale fine settimana di milioni d'italiani

22 luglio 2006

Forse sarebbe il caso di fare come i cinesi e continuare a lavorare di continuo, prendendosi al massimo tre ore di ferie, piuttosto che gettarsi nel baratro dell'esodo estivo tra interminabili file e un caldo, quest'estate, particolarmente caldo.
Vogliamo parlarne credendo di esorcizzare sia l'enorme stress provocato dal caldo, sia quello dell'imminente esodo estivo? Ma si parliamone...

Cominciamo dalla temperatura...
Fa caldo, con temperature di 5-7 gradi superiori alla media. E fa caldo ovunque, dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno. Dopo l'Europa occidentale, l'ondata di calore è arrivata anche in Italia, specie nelle regioni centro-settentrionali. E le previsioni dicono che l'afa resterà elevata fino a lunedì, quando al nord la temperatura massima inizierà a diminuire. Nei giorni scorsi, per fare un esempio, nel Veneto si sono avute temperature che hanno oltrepassato i 37 gradi.
Fa caldo anche al Centro, al Sud... Isole comprese. Il livello di allarme 3 (''elevato rischio per la salute della popolazione'') è previsto in questi giorni a Genova e in Umbria. A Milano, Bologna e Roma il rischio è di livello 2. Anche in queste città, come per quelle del Sud, i giorni più caldi saranno quelli del fine settimana, con  temperature che sfioreranno i 40°C.
''La corrente calda che sta interessando l'Italia arriva dall'Africa, e si presenta inizialmente come secca ma con il passare dei giorni l'aria diventa stagnante e si trasforma in caldo umido - spiega il tenente colonnello Sergio Pisani del centro di meteorologia aeronautica -. L'alta pressione ci impiega parecchio tempo per posizionarsi sulla zona e, di conseguenza, ce ne impiega altrettanto per spostarsi. Questo crea una stagnazione in cui l'aria non circola''. Insomma parola d'ordine ''sopportare''.

Ora, se all'asfissiante cappa di caldo che ci sta facendo cuocere nel nostro brodo ci aggiungiamo pure la sconquassante traversata per raggiungere i luoghi di vacanza, verrebbe proprio da invidiare chi rimane in città, chiuso in casa o in ufficio affidandosi all'aria condizionata o al ventilatore, o chi il luogo di vacanza lo ha già raggiunto e felice sguazza a mare o si abbrustolisce al sole con il proprio piacere.
Secondo le stime della Società Autostrade, dall'altro ieri e fino al 4 settembre, saranno 110 milioni i veicoli diretti verso le località di vacanza, parte di questi percorreranno quasi otto miliardi di chilometri.
A questo proposito, in una conferenza stampa l'amministratore delegato di Autostrade, Giovanni Castellucci, ha fatto sapere di voler rinnovare in vista dell'esodo del 2006 il ''patto per la sicurezza'' con i viaggiatori. ''Da parte nostra - ha dichiarato Castellucci - prosegue l'impegno a garantire una rete sempre più sicura e presidiata. A chi viaggia chiediamo di programmare le partenze e di adottare comportamenti di guida improntati al rispetto delle norme''.
Autostrade ha garantito un aumento del 50%  del personale su strada, un incremento delle pattuglie della polizia stradale con vigilanza aerea e lo stazionamento di mezzi speciali di pronto intervento.

Secondo Codacons, saranno 17 milioni gli italiani che andranno in ferie a partire dal 31 luglio. Di questi, 12 milioni abbandoneranno la propria città per recarsi in una meta turistica. Questi dati sono stati forniti dal ''Telefono Rosso'' del Codacons, il nuovo sportello creato per ''osservare'' le vacanze degli italiani, al termine della conferenza stampa congiunta con Autostrade per l'Italia.
Dei vacanzieri in partenza nel week-end del 29 luglio, il 60% sceglierà di spostarsi in auto, il 25% in treno e il 15% aereo. Sono invece circa 5 milioni gli italiani che hanno scelto di trascorrere le ferie a luglio, e che quindi passeranno agosto a lavorare, presumiamo con l'aria condizionata a tutta forza.

 

 

 

 

 

 

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22 luglio 2006
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