Latitante ritenuto elemento di spicco vicino alle cosche agrigentine è stato arrestato in Romania

Vincenzo Spoto, 50 anni, originario di Casteltermini (AG), ritenuto elemento di spicco di una organizzazione composta da affiliati alla mafia, arrestato dalla polizia romena di Costanza (sud-est) per traffico di droga e armi, è stato consegnato ieri alle autorità giudiziarie italiane all'aeroporto Henri Coanda di Bucarest.
Il Ministero degli Interni romeno ha precisato che Vicenzo Spoto, è stato arrestato in base ad un mandato europeo emesso dalle autorità italiane, e che era ricercato dal 6 luglio 2007 per appartenenza a un'organizzazione criminale di tipo mafioso. Il suo arresto è stato possibile grazie alla collaborazione tra l'Ufficio Interpol di Romania e la polizia di Costanza.

Spoto era già stato arrestato in Romania nel 1999, a Costanza, sul Mar Nero, sempre per traffico di droga i cui proventi venivano investiti in Romania nel campo della ristorazione e dell'abbigliamento.
Il mandato di arresto europeo, con il quale è stato arrestato Vincenzo Spoto, è stato emesso dal Gip del tribunale di Palermo, Fabio Licata, su richiesta del sostituto procuratore della Dda, Gianfranco Scarfò.
L'arresto è stato eseguito dalla polizia rumena, in collaborazione con l'Interpol, a seguito di indagini svolte dalla Direzione Investigativa Antimafia.
Gli investigatori ritengono Vincenzo Spoto in rapporti con il boss Salvatore Fragapane, e con i fratelli Luigi e Giuseppe Putrone, entrambi di Porto Empedocle.

Le dichiarazioni di alcuni pentiti indicano Spoto come affiliato alla famiglia mafiosa agrigentina e in collegamento con Josef Focoso, arrestato nel 2005 e accusato di essere stato un sicario di Cosa nostra. In particolare è stato ritenuto responsabile di numerosi omicidi, tra cui quello del maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli, avvenuto il 4 aprile 1992. [La Sicilia]