Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Le bare di Lampedusa

A decine tumulate nei cimiteri dell'Agrigentino, se richiesto le salme potranno tornare nei paesi d'origine

16 ottobre 2013

Niente funerali di Stato ma solo un momento di raccoglimento e di preghiera per le vittime del naufragio avvenuto il 3 ottobre scorso davanti alle coste di Lampedusa. 150 bare giunte domenica 6 ottobre al cimitero di Piano Gatta ad Agrigento dal molo di Porto Empedocle, sono state benedette alla presenza dei seminaristi di Agrigento e del rettore del Seminario don Baldo Reina. Con una piccola celebrazione, le vittime sono "state raccomandante alla misericordia di Dio".
Nel cimitero è cominciata anche la tumulazione dei feretri. Settantotto quelli tumulati tra lunedì e ieri. Due bare sono invece andate al cimitero di Bonamorone, sempre ad Agrigento, dove sono state accolte all'interno di una cappella di famiglia di un agrigentino. Anche i privati - secondo quanto è stato reso noto dalla Prefettura di Agrigento - hanno messo a disposizione, in quella che è stata una straordinaria gara di solidarietà, 29 loculi.

Altre bare sono state trasferite nei cimiteri di Campobello di Licata, Castrofilippo, Porto Empedocle, Realmonte, Siculiana, Cattolica Eraclea, Santa Elisabetta, Joppolo Giancaxio, Canicattì, Grotte, Racalmuto e Ravanusa. Sono i comuni dell'Agrigentino che avevano dato alla Prefettura la disponibilità ad accogliere i feretri nei propri loculi.
Ieri mattina, nel cimitero di Canicattì sono state seppellite nove vittime del naufragio. Alla tumulazione hanno partecipato il sindaco, la giunta e l'arciprete Saverio Taffari che ha ricordato lo spirito di solidarietà e di accoglienza della comunità locale con l'offerta anche di ospitare in alcune cappelle gentilizie gli sfortunati migranti, accogliendo l'invito di Papa Francesco e dell'Arcivescovo don Franco Montenegro.
Sempre ieri a Porto Empedocle è attraccata la nave Tremiti della Marina militare con 87 feretri delle vittime. Le operazioni di sbarco dei feretri sono cominciate nel pomeriggio quando la nave Libra ha lasciato il molo commerciale. In banchina, per omaggiare le vittime del naufragio, è, arrivato anche il sindaco della città, Lillo Firetto.

Inoltre, le salme dei migranti che hanno perso la vita nella tragedia potranno, se richiesto dai loro congiunti, fare ritorno nei paesi d'origine.
Lo ha reso noto la Prefettura di Agrigento: "La tumulazione delle salme dei migranti non impedirà eventuali restituzioni dei corpi ai familiari che ne faranno richiesta". Pare infatti che molti eritrei, attraverso la propria ambasciata, vorrebbero poter riportare in patria i corpi dei connazionali che hanno perso la vita nel naufragio dell'isola dei Conigli. "La normativa vigente - spiega la Prefettura - consente l'esumazione-estumazione straordinaria, cioè prima del termine ordinario decennale dall'inumazione, per il trasporto delle salme in altre sepolture". "Le attività di riconoscimento - conclude la Prefettura - delle salme proseguiranno alla stazione dei carabinieri di Lampedusa e, da lunedì 21, alla Questura di Agrigento".

[Informazioni tratte da ANSA, Adnkronos/Ign, Corriere del Mezzogiorno]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

16 ottobre 2013
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia