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Le bellezze di Maredolce-La Favara a Granada

Il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino si sposta all?Alhambra

08 ottobre 2015

Il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino in viaggio a Granada. Sarà il complesso dell’Alhambra, dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, a ospitare, venerdì 9 ottobre, la presentazione della campagna di studio e di cura che la Fondazione Benetton Studi Ricerche dedica quest’anno a Maredolce-La Favara. Un luogo che a Palermo, nel cuore del quartiere Brancaccio, conserva viva la memoria di un giardino del xii secolo, frutto della civilizzazione araba e normanna, in un’area che nella storia è stata denominata "Conca d’Oro".

Organizzato in collaborazione con il Patronato dell’Alhambra e del Generalife, l’appuntamento si svolgerà nella sede del Palazzo di Carlo V. Dopo la tappa all’Institut du Monde Arabe di Parigi, nello scorso settembre, il percorso di lavoro della XXVI edizione del Premio Carlo Scarpa raggiunge Granada, per offrire un ulteriore stimolo di riflessione sul tema del paesaggio della Favara e dei paesaggi di tradizione islamica.

Paesaggio, cultura, acqua: La Favara e l’Alhambra è il tema della tavola rotonda, coordinata da Reynaldo Fernández Manzano, direttore del Patronato dell’Alhambra, che metterà insieme gli sguardi e le esperienze di Palermo e di Granada. Luoghi che hanno condiviso la cultura islamica nel Medioevo, attraversando l’epoca cristiana con una fertile commistione di culture. La loro storia ha molti punti in comune, tra cui anche l’amore per il paesaggio, la poesia e per i giardini, nei quali l’acqua occupa un posto fondamentale, nota caratteristica dei palazzi dell’Alhambra e nel Generalife, così come negli edifici della Cuba, della Zisa e di Maredolce a Palermo. Frutto di epoche diverse, attraverso processi molto simili, le loro storie parallele oggi si confrontano con questioni urgenti e attuali come la tutela e la valorizzazione delle strutture storiche e del paesaggio, in uno scambio utile a fornire spunti per guardare al futuro.

Ad aprire l’incontro saranno Marco Tamaro e Luigi Latini della Fondazione Benetton, Giuseppe Barbera dell’Università di Palermo approfondirà La Favara e il paesaggio arabo-normanno in Sicilia, mentre Stefano Vassallo, archeologo della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo, membro del gruppo di lavoro che ha ricevuto il Premio Carlo Scarpa 2015, parlerà dell’archeologia e degli interventi di restauro a Maredolce-La Favara.
La crescita recente del capoluogo siciliano non impedisce la percezione di questo spazio, che oggi conserva gli importanti resti del palazzo e, ai suoi piedi, una vasta superficie che corrisponde al bacino d’acqua realizzato dal re Ruggero II. Al suo interno, di fronte al palazzo, si trova un’isola, dal profilo naturale. Una vicina sorgente portava l’acqua a questo lago, che per la sua forma irregolare e per le sue dimensioni (245 x 560 metri) poteva competere con il vicino mare. Un compendio che la poesia degli arabi della corte siciliana dei re normanni e i cronisti che ne scrissero successivamente trasformarono in leggenda.

Oggi La Favara si trova strettamente connessa al quartiere popolare di Brancaccio e il suo antico lago, l’isola e i terreni che la circondano sono coltivati ad agrumi e conservano numerose e ricche vestigia di età medievale, edifici, muri, strutture idrauliche.
Nell’occasione saranno presentati il volume Maredolce-La Favara, a cura di Giuseppe Barbera, Patrizia Boschiero, Luigi Latini (edito in italiano e in inglese dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, Treviso 2015; distribuito da Antiga/Terra Ferma Edizioni) e il documentario realizzato dal regista Davide Gambino.

Attraverso seminari, conferenze pubbliche e discussioni scientifiche, la campagna pubblica proseguirà a Palermo venerdì 6 e sabato 7 novembre con l’Università, la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo, associazioni e scuole della città.

Informazioni
Fondazione Benetton Studi Ricerche
Via Cornarotta 7-9, 31100 Treviso
Tel. 0422.5121
Web www.fbsr.it

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08 ottobre 2015
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