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Le biodiversità si proteggeranno con la ''Carta di Siracusa''

Trovato al G8 Ambiente di Siracusa un accordo per la difesa delle biodiversità

24 aprile 2009

Dopo tre giorni di negoziati, nella notte, gli 8 Grandi della Terra, insieme agli altri 13 Paesi invitati al G8 Ambiente, hanno trovato l'accordo sulle politiche da adottare per difendere le biodiversità. La "Carta di Siracusa", infatti, punta a frenare la perdita di specie viventi ed ecosistemi nei prossimi anni. Il documento sulla biodiversità dovrebbe chiamare a un nuovo impegno internazionale per arrestare la scomparsa di specie viventi e la distruzione degli ecosistemi, dopo che gli obiettivi contenuti nel "2010 Biodiversity Target" sembrano ormai difficilmente raggiungibili. Moltissimi paesi si erano accordati nel 2002 per una "significativa riduzione" nel tasso di scomparsa di biodiversità entro il prossimo anno.
Le difficoltà incontrate sull'approvazione della "Carta di Siracusa", sono derivate dalle obiezioni di alcuni paesi su singoli aspetti della Carta, giudicati apparentemente troppo impegnativi.

E sono 24 le azioni post-2010 contenute nella Carta. In particolare, si è appreso, le 24 azioni sono divise in diversi capitoli tra cui: biodiversità e clima; biodiversità ed economia; gestione della biodiversità ed ecosistemi; scienza e ricerca.

La "Carta di Siracusa" dovrebbe essere l'unico documento condiviso che potrebbe uscire dal summit. Era infatti escluso in partenza un documento negoziale finale sul cambiamento climatico, e anche un accordo sulla cooperazione tra Grandi Otto, Unione Europea ed economie emergenti per produrre tecnologie a basso impatto di carbonio sembra fuori discussione.

Oggi, giornata conclusiva del vertice, il tema da affrontare sarà quello del rapporto tra inquinamento e salute dei bambini. Un dovere dei governi e della comunità internazionale preoccuparsi di chi ha meno difesa dall'esposizione ai rischi ambientali. Le statistiche confermano infatti che sono i bambini a subire gli effetti più nocivi di fattori di inquinamento che procurano malattie croniche gravissime. L'impegno dei ministri è quello quindi di sostenere le iniziative internazionali per ridurre o eliminare l'impatto sui bambini di queste sostanze nocive.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Reuters.it]

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24 aprile 2009
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