La società Italo Belga sfida il Comune montando le cabine sulla spiaggia di Mondello senza chiedere alcuna concessione allo Sportello unico per le attività produttive (Suap). Dunque, non pagando al momento gli oneri che secondo l’amministrazione andrebbero pagati.
L’azione è stata subito intercettata dal Movimento 5 stelle, impegnato da settimane in un monitoraggio sullo stato dei lidi, per verificare la presenza di "abusivi".
I grillini, presenti i due deputati regionali Giampiero Trizzino e Giorgio Ciaccio, hanno chiesto l'intervento di una pattuglia della polizia municipale, giunta sul posto. Il sopralluogo è scattato alle 18:00 di ieri, quando gli operai avevano già ultimato il lavoro. "Quello in atto a Mondello è un vero e proprio colpo di mano. Nessuna autorizzazione è mai arrivata per innalzare la cabine, ce lo ha confermato lo stesso sportello unico per le attività produttive del Comune", hanno detto i due deputati.
Dopo la denuncia dei due deputati, potrebbero scattare delle sanzioni. Il M5S aveva già chiesto l'intervento dei vigili due settimane fa, dopo aver notato sulla spiaggia alcune cabine montate, dalle parti dello Stabilimento. "I vigili si sono recati anche quella volta al Suap, ma poi non abbiamo avuto riscontri. È assurdo che i controlli debbano essere sollecitati ripetutamente".
La società Italo Belga, intanto, mostra di voler proseguire la sua opera: entro 10 giorni tutte le 800 cabine vendute saranno tirate su. "Noi ci riteniamo autorizzati, abbiamo le carte in regola. Aspettiamo il parere della Regione", ha ribadito l'amministratore delegato della società, Gianni Castellucci. "Anche i nostri clienti hanno dei diritti che dobbiamo rispettare. Dall’assessorato regionale al Territorio ci hanno detto di andare avanti. Ci riteniamo dunque autorizzati. Il Comune attende un parere dalla Regione e lo attendiamo anche noi. Se ci saranno oneri da pagare, li pagheremo, a patto che ci siano regole chiare e valide per tutti i lidi. Ci adegueremo e realizzeremo anche il parcheggio".
Tra la società e il Comune è in corso un braccio di ferro. Il gestore dei 36 mila metri quadri di spiaggia non ha tenuto conto della circolare emanata dallo Sportello unico autorità produttive e, prima di dare il via al montaggio delle strutture, ha inviato al Suap una nota informando gli uffici di essere in possesso delle autorizzazioni necessarie, quella rilasciata il 10 giugno 2002 da Palazzo delle Aquile e un'autorizzazione unica del 13 dicembre 2009.
Alla Italo Belga il Comune di Palermo chiede 800 mila euro di parcheggi non realizzati oltre a circa 360 mila euro di oneri concessori per costruire le cabine. "Noi abbiamo presentato un piano parcheggi sia alla passata amministrazione che all'assessore Tullio Giuffrè, che aveva mostrato il suo interesse. Ma poi gli assessori cambiano e si ricomincia daccapo: il nostro piano è rimasto lettera morta", ha detto Castellucci. L'Italo Belga, che dovrebbe dotarsi di 380 posti, sarebbe pronta a mettere a disposizione alcuni spazi in viale Ciclope, via Calipso, via Lanza di Scalea, e a prevedere i collegamenti con navette elettriche.
Il Suap ha risposto tempestivamente, a stretto giro di posta, ribadendo la sua posizione. "La nostra posizione resta tale e quale. Ancora non è pervenuto nessun parere dalla Regione, da noi più volte richiesto. Anche noi lo avremmo desiderato, soprattutto per tempo", dichiara l'assessore alle Attività produttive Giovanna Marano. Il parere di cui tutti sono in attesa è quello chiesto all'ufficio legislativo e legale della Regione dalla commissione Territorio e ambiente. Il pronunciamento riguarderà non solo gli oneri urbanistici a carico dei gestori di lidi attrezzati ma anche i parcheggi che ogni lido dovrebbe prevedere.
