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Le carceri siciliane scoppiano

In Sicilia 8000 detenuti con 5470 posti letto. Allarme anche sul fronte della mancanza di organico

19 febbraio 2011

Le carceri siciliane scoppiano. E sono al collasso. A fronte di una capienza programmata per 5.470 posti letto, i detenuti ospitati negli istituti penitenziari dell'Isola superano le 8.000 unità. A denunciarlo nei giorni scorsi è stata la Fns Cisl Sicilia, che si è detta preoccupata per la grave situazione di sovraffollamento.
Il sindacato punta il dito anche sulle dotazioni organiche. "All'appello - sostengono Giovanni Saccone e Domenico Ballotta, segretario generale e segretario aggiunto della Fns Cisl Sicilia - mancano 550 persone: un vuoto scandaloso".
Il prossimo 2 marzo, secondo quanto hanno reso noto i due sindacalisti, dovrebbe tenersi un incontro tra le organizzazioni sindacali e il capodipartimento del ministero della Giustizia, Franco Ionta, in occasione di una visita in Sicilia dell'alto funzionario. "Ma se non sarà dato ascolto al malessere dei lavoratori - hanno annunciato Saccone e Ballotta - tutte le sigle sindacali organizzeranno lo sciopero nelle strutture carcerarie della regione".

In Sicilia, secondo il sindacato, sono "solo" 159 i detenuti che, al 31 gennaio, hanno beneficiato "della cosiddetta legge svuotacareri varata alla fine del 2010, scontando, così, agli arresti domiciliari, la pena". La Fns Cisl sostiene infine che "a causa della carenza di personale, maschile e soprattutto femminile, e per il sovraffollamento delle carceri, in Sicilia la polizia penitenziaria è costretta a turni che superano persino le dodici ore contro le sei dell'orario regolare. Ma al personale - ha sottolineato ancora il sindacato - il lavoro straordinario non è pagato né vengono saldate le missioni svolte".

Un quadro disastroso delle carceri siciliane lo fornisce anche il senatore Salvo Fleres, Garante per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e per il loro reinserimento sociale, che ieri ha presentato a Catania la relazione sull'attività svolta nel 2010. "La Sicilia contribuisce alla popolazione carceraria per circa il 10 per cento. Nell'isola la situazione è drammatica ma quello del sovraffollamento non è l'unico problema delle carceri siciliane". Tra i dati evidenziati da Fleres gli 8.017 detenuti a fronte di una capienza normale di 4.500 posti e di quella cosiddetta tollerabile di 5.393.
"Il numero di agenti di polizia penitenziaria - ha proseguito Fleres - è molto più basso di quello previsto e i detenuti patiscono disagi incredibili come se fossero cittadini di serie B perché l'assistenza sanitaria non è ancora transitata dal Dap alla Regione". Fleres ha anche definito la situazione legata al lavoro in carcere "assolutamente precaria e insufficiente rispetto a quelle che sono le esigenze".
Il garante per la tutela dei diritti dei detenuti ha anche avanzato alcune proposte per migliorare la situazione: "Avviare o completare strutture penitenziarie perchè quelle esistenti non sono adeguate, completare l'organico di polizia penitenziaria e intervenire sull'aspetto del codice di procedura penale". "La recente legge che consente la detenzione domiciliare per l'ultimo anno - ha spiegato Fleres - si sta rivelando poco efficace, non ha svuotato per niente le carceri e sono pochi i detenuti che ne stanno usufruendo. È necessario intervenire nelle sedi di giudizio evitando che per pene poco significative si finisca in carcere, che non è l'unico modo in cui contrastare il crimine".

[Informazionni tratte da Corriere del Mezzogiorno.it, Italpress, Ansa, Lasiciliaweb.it]

 

 

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19 febbraio 2011
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