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Le Città dei Bambini

''Ecosistema bambino 2006'', il rapporto di Legambiente sulle politiche per l'infanzia delle città capoluogo

07 gennaio 2006

Le città più a misura di bambino? Cercatele soprattutto nel centro Italia: in Toscana, in Emilia, nelle Marche dove c'è un blocco compatto di comuni senz'altro più attento ai ragazzi. E' questa infatti l'area geografica dove ''Ecosistema Bambino'' di Legambiente, l'annuale ricerca dell'associazione sulle politiche per l'infanzia, ha individuato i centri urbani che più si danno da fare per gli under 14. Ci sono nelle primissime posizioni, al top, Ravenna, Pesaro e Parma (insieme a Torino), poi subito dopo - nel gruppo delle buone - Firenze, Pistoia, Ferrara, Siena, Piacenza, Ancona.
Uniche eccezioni a questa continuità territoriale le settentrionali Genova e, come detto, Torino insieme alla meridionale Caltanissetta. A tutte loro una befana in anticipo di un giorno porta caramelle e dolci.
Il carbone invece va in gran parte in Calabria (Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia sono insufficienti, Reggio Calabria fornisce pochi elementi per una valutazione). Brillano infine, ma per la loro assenza, Milano che non ha fornito nessun dato a Legambiente così come Taranto e Venezia. Era quello che avevano fatto negli anni passati anche città come Bologna e Palermo che invece oggi tornano in classifica con performance discrete.

Eccole dunque le città che aprono e chiudono la classifica di Ecosistema Bambino 2006. Il nono rapporto di Legambiente sulle politiche comunali per ragazzi fino a 14 anni nelle 103 città capoluogo di provincia, presentato come di consueto alla vigilia dell'Epifania.
''Guardare alle città col punto di vista dei bambini è importante: si migliorano infatti i servizi offerti ai più giovani ma nello stesso tempo si costruiscono le premesse per un miglioramento generale della qualità della vita - ha spiegato Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente -. Purtroppo però non tutte le città riescono a prendere con serietà e continuità l'impegno di coinvolgere i bambini nella gestione della cosa pubblica, di farne dei cittadini a tutti gli effetti. Ecco perché torniamo ogni inizio d'anno a sottolineare l'importanza del dialogo con bambini e ragazzi e richiamiamo tutti a impegnarsi per un futuro sempre più costruttivo''.

Il rapporto ''Ecosistema Bambino 2006'' è frutto delle risposte fornite dalle amministrazioni comunali a un questionario redatto dall'associazione che valuta le forme di partecipazione avviate per favorire un ruolo attivo dei bambini nella città, le strutture dedicate alle politiche per l'infanzia, il rapporto di collaborazione tra amministrazione comunale e associazioni no profit, i servizi e le iniziative di aggregazione e di animazione culturale. Solo ed esclusivamente per le città della calza, vengono consegnate caramelle per la qualità delle iniziative realizzate per i giovanissimi. La prima fascia, corrispondente all'ottimo, è vuota perché non esiste, oggi, nessuna città veramente a misura di bambino. La fascia delle insufficienze non riporta punteggio ed è in ordine alfabetico.
Il quadro disegnato quest’anno dal dossier (i dati sono relativi al 2004), tra sali e scendi, evidenzia un ampio divario tra ''chi fa'' e chi ''non fa'', con un sensibile aumento tuttavia dei comuni che danno importanza ai ragazzi, rispetto all'andamento degli anni precedenti.
Passi indietro da registrare invece per i capoluoghi del Sud Italia, unica eccezione per Caltanissetta che anno dopo anno consolida la sua vocazione nelle politiche per l'infanzia e di Palermo (al 30° posto e che rientra quest'anno in classifica mostrando interesse per le politiche per l'infanzia, dando la possibilità ai ragazzi di presentare periodicamente proposte per migliorare la situazione cittadina al loro Sindaco), Benevento, Caserta e Cosenza che salgono significativamente attestandosi nella fascia dei discreto.
Risalta negativamente il caso preoccupante della Calabria che, tranne appunto Cosenza, è il fanalino di coda della classifica. E forse per una regione alla ricerca di un'identità sociale nuova e di una nuova cultura della legalità il dato deve far riflettere.

www.legambiente.it

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07 gennaio 2006
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