Le demolizioni nella Valle dei Templi non sono ancora finite

[Articolo di Silvio Schembri - Repubblica/Palermo.it] - Le demolizioni dei fabbricati abusivi nell’area sottoposta ai vincoli paesaggistici ad Agrigento potrebbero ricominciare a breve. Dopo gli interventi per la distruzione degli otto immobili oggetto di sentenze passate in giudicato che li hanno dichiarati "fuori legge", tutti inseriti nella prima lista degli interventi stilata dal Comune di Agrigento dopo le richieste dalla Procura della Repubblica di Agrigento, le ruspe potrebbero quindi tornare presto nella città dei Templi per eseguire, in totale, altre quattordici demolizioni.

La "nuova" lista di interventi, così come la prima, è stata stilata seguendo l’ordine delle date delle sentenze passate in giudicato che hanno definito quelle strutture completamente abusive. Le ruspe incaricate dal Comune di Agrigento lavoreranno per trasformare in detriti, tra le altre cose, un deposito di materiale di risulta, un manufatto di ottanta metri quadrati, un edificio di 50 metri quadrati con tetto in legno e un centro di raccolta e deposito di veicoli demoliti. Tutte costruzioni risalenti agli anni novanta, che i vari Tribunali hanno definito "abusive" tramite sentenze risalenti nel periodo tra il 1992 e il 1999.

Nella prima tornata di demolizioni, la Procura della Repubblica di Agrigento - per mano del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo - aveva più volte scritto al sindaco Lillo Firetto chiedendo di svolgere tutti gli atti necessari per l’inizio delle demolizioni. Gli ultimi interventi delle ruspe per buttar giù immobili abusivi nell’area sottoposta a vincoli risalivano al 2001, quando i mezzi del Genio militare arrivarono ad Agrigento per eseguire le sentenze di demolizione. A quasi quindici anni da quei giorni, i picchetti sono tornati in quelle stesse zone per dare seguito alle lettere della Procura che chiedeva l’esecuzione delle sentenze passate in giudicato. Così come previsto nella lista, la prima tornata ha visto la demolizione di un muro lungo ottanta metri, di un ovile, di un box e un magazzino in via degli imperatori e in contrada Cugno Vela, la cucina di un ristorante, una villetta abitata e due fabbricati appartenenti ad un ristorante - ormai in disuso - all’ingresso della zona balneare di San Leone (Agrigento).

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