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Le Fiamme gialle contro il caro-libri

Dopo la denuncia dei consumatori l'Antitrust fa intervenire la Guardia di Finanza

28 agosto 2007

Anno scolastico nuovo, libri nuovi. Fin quando si tratta di comprare nuovi libri per via dell'avanzamento del livello scolastico del proprio figlio siamo d'accordo, il fatto è che annualmente molte edizioni di libri scolastici cambiano totalmente i testi, o meglio, vogliono farci credere così. Ma andiamo a spiegare meglio. Succede sempre più spesso, ad esempio, che un libro di terza media l'anno precedente sia stato cambiato perché, ci hanno detto, più aggiornato e aderente ai programmi scolastici. L'anno successivo la stessa casa editrice rinnova ancora l'edizione perché durante quell'anno, dicono, qualche altra cosa è cambiata. Ma se si va a confrontare i due testi, molto spesso questi risulteranno assolutamente uguali se non per un restyling della copertina e dell'impaginazione. Di rado si troveranno testi diversi e se ciò accade si tratterà di aggiunte o cancellazioni assolutamente ininfluenti. Un elemento che però cambia costantemente non rimando mai quello di prima è il prezzo, ovviamente questo risulterà ogni anno più alto.
Insomma, all'inizio di ogni nuovo anno scolastico per i genitori arriva un vero e proprio salasso. 

E anche per quest'anno l'andamento del ''fenomeno'' sarà uguale agli anni passati. Da alcune ricerche condotte dalle associazioni che tutelano i consumatori sono infatti emersi aumenti nell'ordine dell'11/12 per cento circa, sia per l'acquisto dei libri che per il cosiddetto corredo scolastico (astucci, diari, zaini). Una recentissima indagine di Altroconsumo su 355 classi di 55 scuole medie a Milano, Roma e Napoli dimostra che, pur avendo il ministro dell'Istruzione Fioroni indicato un tetto di spesa di 280 euro per alunno, questo non venga quasi mai rispettato, con aumenti che possono arrivare anche a 394 euro. Ogni anno, sono 6 milioni e 700 mila gli alunni che frequentano le scuole elementari, medie e superiori e le famiglie sono costrette a veri e propri salassi per acquistare i testi scolastici: 432 euro per ogni allievo dei licei classici.
Il Ministero dell'Istruzione il 22 maggio scorso aveva fissato i tetti per la dotazione libraria per il 2007-2008, confermando sostanzialmente quelli decisi per l'anno precedente: 280 euro per la prima media, 180 per la seconda, 124 per la terza. Il decreto permette uno sforamento dei tetti del 10 per cento, se quello che si paga in più viene poi recuperato gli anni successivi (situazione che però puntualmente poi non si verifica). I risultati dell'inchiesta, fa sapere Altroconsumo, sono stati inviati al ministro Fioroni ''affinché provveda a rivalutare le scelte di manica larga degli istituti scolastici'', vigilando di più sulle adozioni dei testi.
Ma i rincari non si fermano certo solo ai libri di testo: secondo Federconsumatori quest'anno la spesa delle famiglie italiane per mandare i figli a scuola (considerati anche l'intero corredo scolastico) è cresciuta dell'11 per cento rispetto al 2006. A far crescere i prezzi, come sempre, le pubblicità, che consigliano a ogni inizio d'anno di acquistare nuovi articoli, nonostante sia possibile nella maggior parte dei casi riutilizzare quelli dell'anno precedente. Il consiglio di Adusbef e Federconsumatori è quello di effettuare le proprie spese presso i supermercati e gli ipermercati, dove il risparmio rispetto alle cartolerie può arrivare anche al 25 per cento. Per i libri, invece, dove possibile è sempre meglio comprarli usati: ormai ogni città ha il suo mercatino, e muoversi in tempo può portare a fare dei veri e propri affari.

La Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici ha fatto sapere di aver accolto le segnalazioni pervenute dalle associazioni dei consumatori che vanno ad integrare le rilevazioni effettuate e le azioni di controllo attualmente in corso dalle singole regioni da parte degli Uffici Scolastici Regionali. ''Anche quest'anno - hanno detto dal ministero della Pubblica Istruzione - le scelte dei libri di testo sono state oggetto di monitoraggio esteso e di dettaglio soprattutto per quanto si riferisce ai costi e al rispetto dei tetti di spesa fissati per la scuola media. Già prima della fine di luglio sono stati informati tutti i direttori scolastici regionali e a quella data la copertura dei dati riguardava per le scuole medie il 95% delle scuole statali. Su questa base i direttori regionali sono in grado di individuare le scuole nelle cui classi la scelta dei libri di testo ha comportato il superamento dei tetti previsti; il controllo è tuttora in corso''.

L'allarme sul caro-libri lanciato dalle associazioni è stato raccolto anche dall'Antitrust che ha deciso di voler fare fare chiarezza sugli aumenti e sugli aggiornamenti dei testi di studio. Il presidente dell'Authority, Antonio Catricalà, ha spiegato che si intende comprendere se tra gli editori si è verificata l'ipotesi di un ''cartello'' che può avere alterato le condizioni di concorrenza del mercato. ''Vogliamo - ha sottolineato Catricalà - verificare se ci sono state delle intese tra le case editrici. Ma al momento si tratta solo di ipotesi, dobbiamo approfondire''.
Approfondimento che l'Antitrust ha cominciato a fare con l'ausilio della Guardia di Finanza, chiamata dall'Authority per verificare l'andamento dei prezzi dei libri delle scuole secondarie superiori negli ultimi tre anni in otto grandi città: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Bologna, Bari e Verona. Il presidente dell'Autorità garante della concorrenza vuole verificare se è vero che gli editori hanno fatto ''cartello'' per mantenere alti i prezzi di copertina.
Le Fiamme Gialle concentreranno l'attenzione sui tre testi fondamentali utilizzati nei licei classici, scientifici e negli istituti tecnici. Se emergessero profili problematici, si passerà dall'esame informale a una fase pre-istruttoria, altrimenti l'esame si potrebbe concludere con una semplice segnalazione.

Alla sferzata dell'Authority, il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, ha già risposto con favore: ''Ben venga l'iniziativa dell'Antitrust e qualsiasi intervento in grado di assicurare a studenti e famiglie trasparenza nella dinamica del mercato e del contenimento della spesa. Un'opera di controllo e vigilanza - ha detto il ministro - renderà inoltre anche più efficace l'azione del ministero tesa a fissare tetti massimi di spesa''. ''Contiamo molto su questo intervento perché dal prossimo anno saranno fissati ed entreranno in vigore tetti di spesa anche per i libri scolastici delle scuole secondarie di secondo grado, una volta terminato il lavoro della commissione ad hoc istituita'' ha concluso il ministro Fioroni.
Il settore dell'editoria scolastica già in passato aveva visto impegnata l'Autorità garante per la concorrenza: nel 2001 l'Antitrust era intervenuta con una segnalazione al Parlamento, mentre nel 1997 era stata avviata un'istruttoria nei confronti dell'associazione degli editori.

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28 agosto 2007
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