Le hanno detto che lei col Festino non c'entra nulla
Vile aggressione e minacce all'imprenditrice che si è aggiudicata l'appalto per organizzare il 390° Festino
"Siamo passati da una città dove la peste è stata la mafia a una città in cui la peste è la mafiosità, che va affrontata in modo complesso e che presuppone un cambiamento culturale. Siamo passati da una città che considerava il festino di Santa Rosalia come la festa di corso Vittorio Emanuele, poi come la festa del centro storico e poi come la festa della città. Adesso siamo passati a una festa che è anche di altre città".
Con queste parole il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha presentato venerdì scorso la 390esima edizione del Festino di Santa Rosalia.
Parole belle e celebrative che si sono scontrate con quanto è accaduto all’Art director della manifestazione, Monica Maimone, imprenditrice di Varese che con la sua MyMoon si è aggiudicata l'appalto per la organizzazione dell’evento più importante del capoluogo siciliano.
L'imprenditrice, infatti, sei giorni fa è stata aggredita e minacciata da due uomini vicino al suo albergo di corso Vittorio Emanuele, a Palermo. L'episodio è stato tenuto riservato dalla polizia per motivi investigativi, ma ieri è trapelato. Alla donna, 69 anni, il Cosp, riunito d'urgenza il giorno dopo l'aggressione, ha assegnato una tutela.
Monica Maimone ha raccontato di essere stata avvicinata da due persone che l'avrebbero chiamata per nome e le avrebbero detto di lasciare Palermo, poi l'avrebbero spinta e fatta cadere per terra. Il giorno dopo l'imprenditrice ha denunciato l'aggressione.
"L'incontro fuori dall'albergo è stato casuale - ha ricostruito -, nessuno sapeva che sarei uscita dal mio albergo per prendere un gelato a mezzanotte: non penso che i due uomini ben vestiti e uno con un Rolex addosso mi stessero aspettando. Mi sono sentita chiamare per nome, mi sono avvicinata. Erano corpulenti e ben vestiti. Uno aveva i capelli castani brizzolati. L'uomo più alto mi ha detto che dovevo lasciare Palermo, che io con il Festino non c'entravo nulla. Il Festino doveva restare ai palermitani. Io gli ho risposto con una parolaccia e lui mi ha spinto per terra, e l'altro che non ha detto nulla, mi ha dato un calcio. Come ho detto alla polizia i due non li conoscevo, loro evidentemente mi conoscevano bene. L'unico che ha parlato mi ha detto in siciliano che me ne dovevo andare e che io con il Festino non c'entravo nulla".
La Maimone aveva già collaborato in passato col Comune, organizzando tre edizioni del Festino di Santa Rosalia, dal 1995 al '97.
L'imprenditrice non ha mostrato alcun disagio nemmeno durante la conferenza stampa di presentazione del Festino, nella sede della Curia arcivescovile. "Sono serena - ha spiegato la regista e art director della MyMoon -, quanto accaduto non cambia la mia voglia di far bene il mio lavoro. Sono grata al mio staff che è al lavoro per far sì che la macchina organizzativa e artistica del Festino di Santa Rosalia funzioni al meglio".
Adesso la speranza dell'imprenditrice è che questa storia non oscuri il 390esimo Festino. "Dopo che quello che è accaduto spero che adesso posso solo lavorare alla riuscita della manifestazione. Ho una scorta simpaticissima. La metà della mia vita la passo a San Paolo in Brasile, anche lì ho la scorta, per altri motivi, mi occupo di narcotraffico - aggiunge l'imprenditrice -. Non c'è nulla che mi possa spaventare. E poi vorrei sottolineare che le maestranze che stanno lavorando alla manifestazione sono tutte palermitane. L'unica, che fino ad un certo punto, non c'entro nulla sono io. Ma vado avanti".
Il sindaco Leoluca Orlando, in una nota, ha solidarizzato con l'organizzatrice del Festino, ha ringraziato il questore e il prefetto per l'interessamente al caso e ha preannunciato che il Comune si costituirà parte civile una volta individuati i responsabili. "E' stato un gesto di volgare mafiosità che mortifica la legalità e lo sviluppo della nostra terra".
Francesco Giambrone, assessore alla Cultura, ha aggiunto: "L'aggressione è tanto più assurda se si pensa che Monica Maimone è riuscita a coinvolgere ed esaltare i talenti di Palermo, tant'è che il 98 per cento delle persone impegnate nel Festino sono nostri concittadini. Monica Maimone - ha detto Giambrone - ha continuato a lavorare con grande serenità e professionalità. L'amministrazione continuerà a restarle accanto per realizzare una bellissima edizione del Festino nonostante l'insopportabile clima di veleni nel quale siamo costretti a muoverci".
Il Festino low cost di Monica Maimone - A differenza delle precedenti edizioni, il budget stanziato dal Comune, quest'anno, per il Festino è il più basso degli ultimi venti anni ed è pari a 330 mila euro. La stessa cifra spesa nel 1995 (630 milioni di lire), quando la MyMoon (all'epoca Studio Festi) ha organizzato a Palermo la manifestazione per la prima volta. Proprio quell’anno e grazie all’organizzazione della MyMoon il Festino si trasformò da festa popolare a grande evento spettacolare.
"Quest'anno il festino - ha detto il sindaco Orlando durante la conferenza di presentazione - è dentro la crisi, oltre la crisi. Santa Rosalia manda un messaggio di una povertà scelta".
"La chiesa di Palermo è povera; inutile dire che abbiamo i monumenti o oggetti d'arte: non ha risorse sufficienti neppure per la promozione di attività pastorali adeguate, eppure privilegiamo la carità. La chiesa distribuisce quello che può dare", ha aggiunto l'arcivescovo di Palermo, cardinale Paolo Romeo. "Cammino ne è stato fatto ma rimane molto da fare, in questo momento ci sono cambiamenti profondi nella società. - ha detto ancora - I dati della disoccupazione sono preoccupanti, non possiamo mettere la testa sotto la sabbia come lo struzzo, dobbiamo accelerare il passo per arginare la caduta".