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Le indagini sull'Atr 72

Stanziati dal Governo un milione e mezzo di euro per ultimare le ricerche nel mare di Palermo

10 agosto 2005

Secondo il pilota Chafik Gharbi, non c'era acqua nel carburante dell'Atr 72 Tuniter precipitato al largo di Capo Gallo nel mare di Palermo, provocando 13 morti, 3 dispersi e 23 feriti. La Procura di Bari ha acquisto il documento sul quale il comandante dell'aereo, indagato per ''disastro aereo colposo'' (insieme con il titolare del deposito Eni di carburante dell'aeroporto di Bari-Palese, Ettore Fumagalli, e Alessandro Perfetto, l'autista dell'autobotte che ha rifornito l'aereo con 340 litri di cherosene) ma anche di ''omicidio colposo'', attestò dopo il rifornimento fatto a Bari che erano negativi i controlli sul carburante per rilevare la presenza di acqua.
''Carburante ok'', avrebbe scritto il comandante, firmando un documento datato 6 agosto 2005.
Il documento è stato acquisito dal pm Giuseppe Scelsi, e spiegherebbe così la dichiarazione rilasciata dal legale del pilota, Antonino Agnello, che ha detto ai cronisti che ''il mio assistito è principalmente indagato a Bari'' poiché su presunte condotte omissive o commissive del comandante indagano i magistrati baresi. La procedura prevede che dopo ogni rifornimento l'equipaggio del velivolo deve gettate nei serbatoi dell'aereo alcune pillole che, se rilevano la presenza dell'acqua, colorano il kerosene. Dal controllo che il pilota certifica di aver fatto non sarebbe stata rilevata presenza di acqua.
Per uniformarsi alle scelte procedurali già fatte dai colleghi palermitani, il pm barese Scelsi ha fatto notificare tre avvisi di garanzia alle stesse persone indagate dalla procura siciliana.

A Palermo, invece, il pilota del velivolo, che ieri è stato dimesso dall'ospedale, è indagato anche per ''omicidio colposo plurimo''. All'uscita dall'ospedale Gharbi ha detto di avere ''fiducia nelle indagini e nella magistratura italiana'', che da oggi possono contare anche sul milione e mezzo di euro messi a disposizione della Presidenza del Consiglio per recuperare le scatole nere dell'Atr che si trovano a 1.200 metri di profondità. Per il recupero l'Ansv sceglierà tra due ditte italiane e una francese quella che garantirà tempi più rapidi. La scelta del recupero è stata disposta per acquisire ''dati oggettivi e inconfutabili'' che si aggiungeranno a quelli che verranno acquisiti nel corso delle inchieste già avviate.

In un passaggio del comunicato di Palazzo Chigi sui fondi erogati per le ricerche, si legge che il Governo non intende trascurare ''ogni minima possibilità'' per individuare le cause della sciagura e conta di disporre di tutte le parti mancanti dell'aereo ''nell'arco di una settimana''.
Il ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi, ''in queste ore, d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - si legge in una nota del ministero - sta definendo sia la fase operativa che finanziaria, finalizzata al recupero dei dispersi e di tutti i reperti del relitto necessari alle indagini del disastro dell'Atr 72''. "Il ricorso a sistemi avanzati oggi disponibili - ha ricordato Lunardi - dovrebbe garantire il recupero in tempi certi dei dispersi, un obiettivo che sin dal primo momento si è voluto traguardare (sic) a tutti i costi''.
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha invece ringraziato tutti i soccorritori che sono accorsi prontamente. In particolare Berlusconi si è rivolto al ''personale della Guardia Costiera che ha coordinato con tempestività i soccorsi, agli uomini delle Forze dell'ordine, delle Forze Armate e dei Vigili del Fuoco, agli operatori del 118 e degli ospedali di Palermo, i volontari della Protezione Civile ed i tecnici dell'Enac, dell'Enav e dell'Agenzia della sicurezza del volo e di tutte le amministrazioni pubbliche che, coordinati dalle prefetture di Palermo e Bari, hanno fornito il loro prezioso contributo per la gestione di una emergenza complicata ma affidata ad un sistema che ormai ha in più occasioni dimostrato la propria competenza e professionalità''.

A Palermo, sarà intitolato a Chiara Aquaro, la bimba morta insieme alla madre nel disastro dell'Atr 72, uno dei nuovi asili nido comunali della città. Lo ha deciso l'assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Palermo Geni Groppuso.

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10 agosto 2005
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