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Le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone sono state chiuse

A quasi cinque anni dalla scomparsa della piccola Denise si va forse verso la verità

19 maggio 2009

A quasi cinque anni dalla scomparsa di Denise Pipitone, davanti casa in via Domenico la Bruna, a Mazara del Vallo (TP), la procura di Marsala ha chiuso, nei giorni scorsi, l'inchiesta sui due indagati: la sorellastra della bimba, Jessica Pulizzi (la figlia del padre naturale), allora minorenne, per concorso in sequestro di persona e l'ex fidanzato Gaspare Ghaleb, per false dichiarazioni al Pm. Per loro la procura potrebbe chiedere il rinvio a giudizio.
A niente sono servite, poco tempo fa, le dichiarazioni di un sedicente collaboratore che ha detto ai pm che Denise era stata  rapita e poi morì a causa di una massiccia dose di tranquillanti. L'uomo aveva tirato in ballo la zia di Denise e altri  familiari ma trovare un po' di luce, tra le dichiarazioni oscure e non provate dal lavoro investigativo, non è stato finora possibile.

"Siamo abbastanza soddisfatti, l'invio degli avvisi di chiusura indagini è un primo passo verso la verità e un'eventuale condanna degli imputati". Queste le parole di Giacomo Frazzita, l'avvocato della famiglia di Denise Pipitone. "L'avviso di conclusione indagini - ha spiegato l'avvocato - prelude a una richiesta di rinvio a giudizio, sarà un atto dovuto". "Abbiamo dieci giorni di tempo per studiare gli atti, circa centomila pagine, e quindi valutare se è il caso di chiedere un approfondimento di indagine nei confronti di altri indagati - ha continuato l'avvocato Frazzitta -. Spetta adesso a noi, alla difesa della parte offesa, chiedere ulteriori indagini nei confronti di questi altri".
L'avvocato non è ancora a conoscenza di quante siano le persone che erano state individuate dagli inquirenti e che adesso uscirebbero dall'inchiesta: "Il numero non lo conosco perchè aspettiamo ancora la notifica degli atti". "Noi ci riserviamo l'analisi degli atti, dopo averli analizzati daremo la nostra valutazione" ha concluso.
Due anni fa, la presunta collaborazione di un parente di Jessica Pulizzi, aveva portato all'individuazione di almeno sei persone che potevano essere responsabili, a vario titolo, della scomparsa della bambina; i nominativi dei presunti complici sarebbero stati inseriti nel fascicolo a carico di ignoti, collaterale a quelli già intestati alla sorellastra di Denise e a Gaspare Ghaleb. L'individuazione di ulteriori indagati era stata peraltro annunciata il 4 settembre 2007, dall'allora procuratore di Marsala, Antonino Silvio Sciuto, in occasione del terzo anniversario della scomparsa di Denise.

"E' un momento di verità, che consentirà durante il processo di andare in profondità, di fare luce su quello che è accaduto dopo anni di silenzi, reticenze, scelte non chiare. La principale indagata si è avvalsa sempre della facoltà di non rispondere. Ora dovrà parlare e dovrà dire la verità". Lo afferma Piera Maggio, la mamma di Denise che continua la sua battaglia, e non smette di credere che "la bimba sia viva".

Gioacchino Genchi sul caso di Denise Pipitone - "Penso che la scomparsa di Denise aveva già trovato la soluzione qualche giorno dopo. Chi vuole che potesse toccare Denise, se non in un circuito strettamente ristretto, per fatti ristretti". Ad affermarlo, poche settimane fa, è stato Gioacchino Genchi, che ha svolto il ruolo di consulente informatico di diversi magistrati in numerose inchieste, intervistato da Klaus Davi per la trasmissione web 'Klauscondicio'. "E' una vicenda che mi ha toccato, perché proprio su di essa hanno strumentalizzato gli attacchi più vili anche nei miei confronti", ha aggiunto Genchi, sempre riferendosi alla vicenda della scomparsa della piccola Denise Pipitone.
"Posso solo dire che da padre soffro tanto quanto soffre quella povera mamma, che sta dando un esempio di grande coraggio a tutte le madri d'Italia", ha aggiunto Genchi che conclude con un plauso al lavoro dei magistrati impegnati nelle indagini, avvicendandosi negli anni: "I magistrati che hanno lavorato a questa indagine, anche quelli giovani, hanno fatto un lavoro impressionante con una grande dedizione".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, TGCOM, Repubblica.it]

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19 maggio 2009
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