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Le ispezioni nei Cpt della nuova Commissione d'indagine del Viminale cominceranno tra il 19 e il 23 luglio

07 luglio 2006

Si è tenuta ieri al Viminale la prima riunione della Commissione sui centri di accoglienza, di identificazione e di permanenza temporanea voluta dal Ministro Giuliano Amato e presieduta dall'ambasciatore Onu, Staffan de Mistura.
Questo primo incontro è servito a valutare il lavoro da fare per arrivare a formulare, entro i sei mesi del mandato, proposte concrete per ''riformare'' i centri, anche a seguito delle proteste di diverse associazioni dei diritti umani per le condizioni di vita all'interno delle strutture. La commissione ha quindi deciso di mettersi subito all'opera con un metodo di piena collegialità, raccogliendo le informazioni già disponibili e avviando un serrato programma per arrivare a ispezionare tutti i centri in tempi brevi, senza però indicare una scadenza precisa.
Le prime visite sono già previste tra il 19 e il 23 luglio, e dovrebbero cominciare dal centro di Lampedusa, dove, ha reso noto il ministro Amato, rispondendo nel question time ad una interrogazione di Marco Boato (Verdi): ''E' stato aumentato il numero degli operatori del Centro e potenziato i servizi di trasferimento, perché Lampedusa ha una capacità ricettiva molto inferiore al numero delle persone che lì arrivano dall'Africa e che vengono smistate in altri centri di permanenza e identificazione''.

Della Commissione fanno parte, oltre al presidente de Mistura, Gianni Amelio (regista), Pasquale Piscitelli (direttore centrale dell'Immigrazione e della Polizia delle frontiere), Nicola Prete (direttore centrale dei Servizi civili per l'immigrazione e l'asilo), Luca Pacini (responsabile dell'Ufficio immigrazione e diritto d'asilo presso l'Anci), Le Quyen ngo Dinh (Caritas italiana), Gianfranco Schiavone (Associazione studi giuridici per l'immigrazione), Annemarie von Hammerstein Gesmold ved. Duprè (Federazione delle chiese evangeliche in Italia), Filippo Miraglia (Arci), Giuseppe Gulia (Acli), Daniela Pompei (Sant'Egidio), Christopher Hein (Cir), Maurizio Falco (Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione).

Quello del futuro dei Cpt è un nodo cruciale per il governo Prodi che deve vedersela con le posizioni dei comunisti e di Rifondazione che chiedono la chiusura definitiva dei centri. Soluzione ritenuta impraticabile sia dalla Quercia sia dalla Margherita.
Ma le novità in arrivo sul fronte dell'immigrazione sono molte e sostanziali. È stato lo stesso ministro Amato ad annunciarle. Un pacchetto unico di interventi per modificare la Bossi-Fini. E' questo l'obiettivo di Giuliano Amato, che sta lavorando su una serie di interventi sulla legge sull'immigrazione, e che ha intenzione di presentarle tutte insieme ''per far capire il disegno di fondo''. Amato ha spiegato che la norma si può modificare con tre tipi di interventi: cambiando il regolamento; con decreti attuativi di normative Ue; o con la modifica della legge.

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07 luglio 2006
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