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Le lettere del Presidente. Silvio Berlusconi scriverà a 16 milioni di famiglie e a 600 mila bebè italiani

20 gennaio 2006

Non mostriamoci meravigliati per la recente inflazione mediatica del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che in televisione, tra registrazioni, dirette e telefonate può contare su di un dono che soltanto un ''Unto dal Signore'' può avere: il dono dell'ubiquità. Non mostriamoci meravigliati perché il premier lo aveva preannunciato che la propria campagna elettorale sarebbe stata ''senza limiti'' e che per convincere gli italiani a votare nuovamente per Lui, avrebbe messo la propria faccia senza appioppare tale grande responsabilità a nessun altro.
Bene, l'instancabile Cavaliere attaccherà l'equilibrio psicofisico degli italiani non soltanto occupando televisione e radio, ma anche riempiendo le nostre cassette delle lettere. Infatti, impugnando ''carta, penna e calamaio'' (proprio come il titolo di un vecchio programma tv condotto dal suo sostenitore n° 1, Emilio Fede), il premier comincerà a scrivere agli italiani, che nei prossimi mesi si vedranno recapitare dai postini lettere firmate Silvio Berlusconi.

Innanzitutto il presidente del Consiglio scriverà a circa 600 mila bebè nati nel 2005, per annunciare ai loro genitori le modalità per riscuotere i 1.000 euro previsti dal bonus bimbi introdotto dalla Finanziaria. Le lettere, firmate dal premier e indirizzate direttamente ai bimbi, inizieranno a essere spedite la prossima settimana, con un leggero ritardo rispetto alla data dal 15 gennaio prevista dalla legge Finanziaria, ma, evidentemente, i tempi sono stati troppo stretti per organizzare la spedizione di ben 600 mila missive. 
La procedura per riscuotere il contributo sarà semplificata, e il bonus potrà essere incassato a partire dal 15 febbraio. Ci sarà anche un apposito call center per l'assistenza, e la verifica dei requisiti avverrà con una autocertificazione. E cioé: reddito inferiore ai 50 mila euro e la nazionalità italiana. I dati saranno però verificati successivamente dal fisco.

La lettera sarà divisa in tre parti. Un primo foglio è a firma del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che si rivolgerà direttamente al bambino (''Caro bebè mi consenta...). Poi ci sarà una parte con tutte le informazioni pratiche necessarie per incassare i mille euro. Infine è previsto un modulo, parzialmente riempito con i dati del neonato, che andrà completato con le informazioni sulla persona che riscuoterà il bonus e con i codici fiscali dei componenti del nucleo familiare.
A curare l'invio della ''lettera'' saranno le Poste, che indicheranno anche l'ufficio più vicino al quale ci si potrà rivolgere a partire dal 15 febbraio.
Quanto al bonus, per ora riguarda solo i neonati del 2005. Per il 2006 bisognerà invece attendere ancora, e i pagamenti saranno scaglionati rispetto alle date di nascita. Una procedura ancora diversa è poi prevista per i bambini adottati. E infatti i bambini adottati non riceveranno nemmeno la lettera. ''Abbiamo avuto qualche difficoltà nell'avere i dati sulle adozioni nel 2005 - spiegano al Tesoro - e poi c'è anche una ragione di privacy''. E dunque a questa categoria di genitori non potrà che rivolgersi al call center per informazioni (il numero è 800.863223).

E dopo aver scritto a 600mila bambini, i muscoli ben caldi e allenati della mano del premier, saranno pronti per vergare altre 16 milioni di missive, stavolta rivolte alle altrettante famiglie italiane.
Infatti, nelle case di 16 milioni di italiani presto giungerà via posta un vademecum, intitolato ''L'innovazione digitale per le famiglie'', voluto dal ministro per l'Innovazione Lucio Stanca, insieme con una lettera di Silvio Berlusconi.
Il vademecum consiste in un libretto di informazioni ''semplici e chiare per facilitare la vita delle famiglie italiane'', sottolinea Stanca, il quale ricorda che ''Dall'inizio della legislatura è stata avviata una vera e propria 'riforma digitale', che richiede un rilevante impegno non solo tecnologico, ma soprattutto culturale per cambiare i modi tradizionali di conoscere e di operare e offrire così maggiori opportunità per tutti, nessuno escluso''.
Si tratta di un'iniziativa il cui costo dell'operazione complessivo (calcolato in poco più di 7 milioni di euro, circa 45 centesimi a copia), secondo il ministro Stanca, sarà ampiamente compensato dal beneficio che ne avrà ogni famiglia. Il via libera all'invio del vademecum avverrà alla fine di gennaio, al ritmo di un milione di opuscoli al giorno.

''Questa che stiamo vivendo'', scrive nella sua lettera Berlusconi, ''è la seconda storica 'alfabetizzazione' degli italiani: quella digitale'', ricordando che ''il Governo la sta promuovendo attraverso una serie di iniziative senza eguali in Europa, a partire dall'insegnamento dell'informatica fin dal primo anno di scuola sino alle agevolazioni per l'acquisto di computer e accessi alla 'banda larga' ''.

- ''L'innovazione digitale per le famiglie''

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20 gennaio 2006
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