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Le lunghe vacanze scolastiche italiane

Secondo il ministro Poletti: "Tre mesi di vacanza senza far nulla sono troppi"

24 marzo 2015

"Un mese di vacanza va bene, anche uno e mezzo può andare. Ma non c'è un obbligo di farne tre, senza fare nulla. Magari un mese potrebbe essere passato a fare formazione. Serve un più stretto rapporto tra scuola e mondo del lavoro e questa è una discussione che va affrontata, anche dal punto di vista educativo".
Ecco cosa ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, parlando a Firenze al convegno sui fondi europei e il futuro dei giovani promosso dalla Regione Toscana. L'intervento su questo punto è stato salutato da un applauso dei presenti al Palazzo dei Congressi.

"I miei figli d'estate sono sempre andati per un mese al magazzino generale a spostare le casse della frutta. Sono venuti su normali, non sono ragazzi straordinari o speciali - ha aggiunto Poletti - Ecco, non ci dobbiamo scandalizzare se per un mese durante l'estate i nostri giovani fanno un'esperienza formativa nel mondo del lavoro. Dobbiamo affrontare questa questione culturale ed educativa del rapporto dei ragazzi con il mondo del lavoro, e non spostarlo sempre più avanti".
Il ministro ha nuovamente ricevuto applausi quando ha detto: "Non troverei niente di strano se un ragazzo lavorasse tre o quattro ore al giorno per un periodo preciso durante l'estate, anziché stare solo in giro per le strade".

La posizione del ministro Poletti sulle vacanze scolastiche non convince il Codacons, che esprime perplessità circa la possibilità di ridurre le ferie a un mese. "La riduzione delle vacanze estive degli studenti è possibile se vengono introdotti periodi di breve sospensione delle lezioni durante l'anno scolastico, in modo da compensare i minori giorni di ferie durante l'estate. Quello che però non convince affatto - afferma il Presidente dell'associazione di consumatori, Carlo Rienzi - è il riferimento del Ministro all'impegno lavorativo per i ragazzi nel periodo di vacanza. Ci chiediamo se Poletti sia a conoscenza dei dati sulla disoccupazione giovanile, che in Italia ha raggiunto il 41,2%. Per i giovani trovare lavoro non è certo una passeggiata, e a causa della crisi economica che perdura nel nostro paese è diventata sempre più una impresa ardua. Più che spingere gli studenti a lavorare d'estate, il Ministro - conclude Rienzi - dovrebbe spingere le aziende ad assumere giovani e creare occupazione, attraverso provvedimenti specifici".

Nel ddl sulla Buona scuola che a giorni arriverà all'esame del Parlamento "è già previsto che attività di stage si possano fare anche nei periodi di sospensione dell'attività didattica, estate inclusa". Lo ha detto all'ANSA il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, riferendosi proprio a quanto dichiarato dal suo collega di Governo. "Le dichiarazioni del ministro Poletti - ha spiegato Stefania Giannini - sono condivise nel governo e i temi che tocca sono stati oggetto di analisi anche nel lavoro sul Ddl Scuola. Il valore formativo del lavoro è centrale nell'impianto de La Buona Scuola, al punto che investiamo 100 milioni all'anno (quasi dieci volte l'investimento passato) per portare le ore di alternanza negli ultimi 3 anni a 400 nei tecnici e professionali e 200 nei licei.  Per farlo, all'articolo 4 comma 3 prevediamo esplicitamente che 'l'alternanza può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche'. Fare esperienza di lavoro durante la scuola è utile - ha concluso il ministro - non solo per diminuire la dispersione e facilitare l'inserimento immediato nel mondo del lavoro, ma anche per orientare le scelte di chi andrà all'università".

Le vacanze estive: in Italia le più lunghe d'Europa - In Europa, l'anno scolastico termina in genere tra la fine di maggio e la seconda metà di luglio. Attorno a metà giugno è il periodo in cui iniziano le vacanze nella maggior parte dei Paesi. La loro lunghezza varia significativamente tra Stato e Stato: da un minimo di 6 settimane in alcuni lander tedeschi, nei Paesi Bassi, nel Regno Unito (Inghilterra e Galles) e Liechtenstein, fino alle 13 settimane della Lettonia, dell'Italia e della Turchia. Di solito sono ovviamente più brevi nei Paesi in cui sono previste periodi senza scuola più frequenti e più lunghi durante l'anno. I dati variano tra le primarie e le secondarie, dove ci sono meno giorni di vacanza.

Qui alcuni dati delle scuole primarie pubblicati dal sito della Commissione europea. (Eurydice):  Austria: circa 9 settimane, tra il 4 luglio e il 6 settembre, Belgio: circa 9 settimane, tra il 1 luglio e il 31 agosto, Croazia: circa 11 settimane tra il 17 giugno e il 30 agosto, Cipro: 12 settimane, tra il 18 giugno e l'11 settembre, Repubblica Ceca: tra il 28 giugno e il 31 agosto, Finlandia: 10-11 settimane, tra il 30 maggio e il 15 agosto,  Francia: 9 settimane, tra il 4 luglio e il 5 settembre, Germania: 6 settimane tra il 7 luglio al 13 settembre, Grecia: 12 settimane, tra il 16 giugno e il 10 settembre, Ungheria: 11 settimane, tra il 16 giugno e il 31 agosto, Irlanda: 9 settimane, tra fine giugno e il 1 settembre, Italia: 12-13 settimane tra metà giugno e metà settembre, a seconda delle regioni, Lettonia: 13 settimane, dal 1 giugno al 31 agosto, Lichtenstein: 6 settimane, tra il 6 luglio e il 16 agosto, Lituania: 13 settimane, dal 1 giugno al 31 agosto, Olanda: 6 settimane, dal 6 luglio al 16 agosto, Norvegia: circa 8 settimane, da metà giugno a metà agosto, Portogallo: circa 12 settimane, dal 12 giugno al metà settembre, Spagna: 11 settimane, da fine giugno a metà settembre, Svezia: circa 10 settimane, Turchia: circa 13 settimane, Regno Unito (Inghilterra e Galles): 6 settimane, tra il 20, luglio al 31 agosto, Regno Unito (Irlanda del Nord): 9 settimane, dal 1 luglio al 31 agosto.

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24 marzo 2015
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