Le nuove iniziative dell'Unione europea per la lotta al terrorismo, tra diritti umani e sicurezza
L'Unione europea delinea i nuovi lineamenti di un ''pacchetto antiterrorismo'' comunitario
È un pacchetto ''equilibrato'' quello presentato mercoledì scorso dalla Commissione Europea per la lotta contro il terrorismo. ''Equilibrato'', ha spiegato il vicepresidente della Commissione, Franco Frattini, responsabile per la giustizia, libertà e sicurezza, in quanto ''cerca di armonizzare diversi diritti fondamentali, la sicurezza e la protezione dei dati, e diversi interessi, quelli delle autorità di contrasto e quelli dei fornitori di comunicazioni''.
Si tratta fondamentalmente di quattro iniziative:
- una proposta di direttiva sulla conservazione dei dati relativi al traffico delle comunicazioni;
- una decisione finanziaria che destina 7 milioni di euro ad un progetto pilota nel settore della prevenzione, preparazione e risposta agli attentati terroristici;
- una proposta di decisione che autorizza la firma della convenzione del Consiglio d'Europa sul riciclaggio dei proventi del crimine e il finanziamento del terrorismo;
- una comunicazione intitolata ''Il reclutamento dei terroristi: studio dei fattori che contribuiscono alla radicalizzazione violenta''.
''Questo pacchetto - ha dichiarato Frattini - copre tutti gli aspetti principali della strategia antiterrorismo, la comunicazione sulla radicalizzazione violenta e la convenzione sul riciclaggio dei proventi del crimine e il finanziamento del terrorismo si occupano della prevenzione, mentre il progetto pilota è incentrato sulla preparazione; dal canto suo, la proposta sulla conservazione dei dati è finalizzata a migliorare la capacità dell'Europa di reagire agli attentati terroristici''.
''Il pacchetto, inoltre, rispecchia la salda convinzione della Commissione secondo cui tutte e tre le istituzioni dell'UE devono essere pienamente coinvolte nell'attuazione della strategia antiterrorismo dell'UE'', ha aggiunto il vicepresidente Frattini.
In sostanza, la proposta di direttiva sulla conservazione dei dati relativi al traffico delle comunicazioni prevede l'armonizzazione degli obblighi dei fornitori di comunicazioni elettroniche disponibili al pubblico, o di una rete pubblica di telecomunicazioni, di conservare i dati relativi alla telefonia mobile e fissa e alle comunicazioni via Internet, per un periodo, rispettivamente, di un anno e di sei mesi. Non è applicabile al contenuto delle comunicazioni. La direttiva prevede anche una disposizione che garantisce ai fornitori del servizio o della rete il rimborso dei costi supplementari documentati cui andranno incontro. Il trattamento dei dati avverrà sotto la totale supervisione delle autorità responsabili per la protezione dei dati degli Stati membri. Il Parlamento europeo è coinvolto sulla base di una codecisione.
La decisione finanziaria della Commissione sulle iniziative nel settore della prevenzione, preparazione e risposta agli attentati terroristici fa seguito alla proposta del Parlamento europeo, del dicembre 2004, relativa alla creazione di una voce di bilancio ''Progetto pilota-terrorismo'' di 7 milioni di euro. Le risorse ora assegnate permetteranno di portare avanti numerose iniziative che erano state proposte dalla Commissione nelle comunicazioni dell'ottobre 2004 su prevenzione, preparazione e risposta, e nella comunicazione sulle misure per garantire una maggiore sicurezza degli esplosivi e delle armi da fuoco, adottata il 18 luglio 2005, e nella nuova comunicazione sulla radicalizzazione violenta e il reclutamento di terroristi adottata oggi. In particolare, la decisione finanziaria è finalizzata a mettere in connessione le autorità di contrasto al fine di agevolare lo scambio di informazioni e la gestione delle crisi e sosterrà il prossimo programma europeo per la protezione delle infrastrutture critiche.
Con l'adozione di una proposta di decisione del Consiglio che autorizza la firma, a nome della Comunità europea, della convenzione del Consiglio d'Europa n. 198 - sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo - la Commissione esorta i 46 Stati membri del Consiglio d'Europa ad adottare norme contro il riciclaggio dei proventi del crimine dello stesso valore qualitativo di quelle attualmente applicabili nell'UE e a costituire un fronte unico nella lotta contro il finanziamento del terrorismo. La nuova convenzione rappresenta un passo molto significativo nella lotta contro il terrorismo dal momento che attacca il suo finanziamento su tutti i fronti e garantisce che le unità logistiche non possano trovare rifugi finanziari sicuri in nessun luogo in Europa.
Infine, la comunicazione ''Il reclutamento dei terroristi: studio dei fattori che contribuiscono alla radicalizzazione violenta'', costituisce il contributo della Commissione, come richiesto dal programma dell'Aia, alla strategia in materia che deve essere messa a punto dal Consiglio entro la fine di quest'anno. Il documento propone una serie di possibili metodologie di lavoro di cui servirsi per affrontare il tema in diversi settori come, inter alia, i mezzi radiotelevisivi e Internet, il dialogo tra diverse culture e fedi, l'istruzione, le politiche di integrazione, la cooperazione tra le autorità di contrasto e i servizi segreti degli Stati membri e le relazioni esterne.
Le iniziative e le raccomandazioni presentate sono un insieme di misure e devono essere considerate complementari alle attuali iniziative nazionali. La Commissione ritiene, tuttavia, che l'UE, con la ricca gamma di politiche di cui dispone in diversi settori e che possono essere utilizzate per affrontare la radicalizzazione violenta, abbia tutti i numeri per raccogliere e diffondere a livello europeo le esperienze in materia acquisite dagli Stati membri.