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Le ''pagelle'' della Sanità siciliana. La commissione Stato-Regione ha dato i voti alle Asl e agli ospedali siciliani

Promossa l'Asl di Enna, bocciata quella di Messina. Pieni voti all'ospedale ''V. Emanuele'' di Catania

09 aprile 2005

Giancarlo Manenti, manager di Villa Sofia a Palermo, si merita 38 punti su cento. Se fosse ancora sui banchi di scuola, sarebbe bocciato con il voto di 4-.
Ambrogio Mazzeo Rinaldi, direttore generale del Vittorio Emanuele di Catania ha 84,5 punti. Promosso ''cum laude'', voto 8 1/2.
Fra queste due valutazioni ci sono fatti e misfatti della Sanità siciliana.
Ecco le pagelle dei burocrati che hanno guidato Asl e ospedali negli ultimi tre anni. Non più segrete, finalmente: dopo essersi presentato a fine marzo scorso a mane vuote all'Ars, l'assessore Giovanni Pistorio le ha trasmesse mercoledì scorso alla Commissione Affari Istituzionali che deve dare un parere sulle nomine.
Chiarendo, ancora una volta, che l'analisi della gestione delle strutture sanitarie siciliane (periodo 2002-2003) è stato ''solo uno dei criteri'' che hanno portato la giunta regionale a compiere le proprie scelte. E che le designazioni dei vertici della Sanità sono atti di alta amministrazione, dunque con alto tasso di discrezionalità.
Intanto, il presidente della commissione, Giovanni Ardizzone, esulta ''per questa apertura che ci dà la possibilità di ragionare su qualcosa di più concreto''.

Una commissione mista Stato-Regione, presieduta da Antonio Mira, ha espresso - per ciascuna delle 17 aziende sotto esame - due punteggi: uno sugli obiettivi raggiunti in relazione a quelli assegnati a inizio mandato e l'altro, più dettagliato, sulla gestione.
Ci limitiamo, in linea di massima, alla valutazione che riguarda la gestione delle aziende. E partiamo dalle Asl.
La migliore è l'azienda di Enna: 75 punti su 100 e un giudizio che dice che ''l'erogazione di servizi sanitari si attesta su un buon livello''. Il manager di Enna, Antonino Bruno, è stato posto alla guida di Villa Sofia a Palermo. Subito dopo Enna, in classifica c'è Ragusa (73 su 100) con una nota di merito: ''È l'unica Asl in equilibrio economico-finanziario''. Il manager, Antonio Cusumano, non è stato confermato per raggiunti limiti d'età.
Poi l'Asl 6 di Palermo, dove il manager Guido Catalano (spostato alla guida dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani) ottiene 67 punti su 100 per la gestione, pur avendo i parametri più bassi per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi fissati a inizio mandato. Secondo la commissione mista che ha eseguito la verifica ''il piano di rientro, pur consapevole del livello delle perdite, non presenta dettagliate modalità di realizzazione delle singole iniziative'' e ''sono insufficienti le iniziative rivolte all'abbattimento delle liste d'attesa''.
La peggiore azienda sanitaria è quella di Messina (44 punti su 100), un voto che si può assimilare a un quattro e mezzo. Il manager Giuseppe Stancanelli è stato rimosso.

I risultati dei direttori generali degli ospedali sono migliori. Merita il voto più alto Ambrogio Mazzeo Rinaldi, manager del Vittorio Emanuele: ''L'azienda appare in ottime condizioni gestionali'', commenta la commissione. Mazzeo è stato confermato nel suo ruolo. Ma va molto bene anche l'ospedale di Sciacca: il manager, Luigi Marano, merita 78,5 punti su 100 (8-, per esprimersi nei vecchi termini scolastici). ''La gestione aziendale e finanziaria è positiva'', la nota della commissione. Anche Marano è stato confermato.
A metà classifica c'è Liborio Immordino, la cui conferma al timone del ''Cervello'' di Palermo è stata molto discussa perché avvenuta in un momento in cui il dirigente era sospeso a causa di un'inchiesta giudiziaria. ''Approccio gestionale complessivamente sufficiente'', è il giudizio sul suo operato con un'insufficienza legata alle liste d'attesa. Agli ultimi quattro posti, partendo dall'alto, le gestioni del ''Gravina'' di Caltagirone, del ''Sant'Elia'' di Caltanissetta, del ''Piemonte'' di Messina e di ''Villa Sofia'' a Palermo. Tutte sotto la sufficienza, posta a quota 60/100.
Per quanto concerne Villa Sofia, pur in presenza di una gestione finanziaria senza disavanzi, il giudizio è netto: ''Insufficiente l'attenzione posta alle esigenze dei pazienti''. La giunta ha posto nuovi dirigenti alla guida del Sant'Elia e del Piemonte, ma ha invece confermato, seppur con incarichi diversi, i manager del Gravina e di Villa Sofia: Francesco Judica è stato nominato responsabile dell'Asl di Enna, mentre Giancarlo Manenti è stato trasferito al ''San Giovanni'' di Dio di Agrigento. Questi i dati, con la postilla dell'assessore Pistorio: ''In tutte e 17 le aziende, è stato registrato un miglioramento fra il 2002 e il 2003. E questo trend positivo va comunque sottolineato''.
 
Fonte: Giornale di Sicilia

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09 aprile 2005
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