Le prime "vittime" della chiusura di Fontanarossa
Parte il "Piano Sigonella" e partono i disagi. Esposto del Codacons all'Enac
"Il volo Alitalia AZ1735 Roma Fiumicino-Catania Sigonella, il cui atterraggio era previsto alle 22.44 di ieri, ha riportato gli oltre 200 passeggeri nel capoluogo etneo solo dopo le 3 del mattino".
Lo afferma in una nota il Codacons, che ha annunciato sull'accaduto un esposto all'Enac a nome del presidente nazionale Giovanni Petrone. Il Codacons Sicilia si dice "pronto a garantire assistenza ai passeggeri del volo dirottato".
"L'aereo - aggiunge il Codacons - è stato improvvisamente dirottato su Palermo dopo 40 minuti durante cui si è sorvolato il capoluogo etneo, perché il parcheggio degli aerei di Sigonella era pieno e altri quattro aerei avevano la priorità d'atterraggio. A quel punto l'aeromobile, in penuria di carburante, come riferisce un passeggero, ha dovuto necessariamente effettuare l'atterraggio a Palermo tra le proteste dei passeggeri". "Nonostante le rassicurazioni del comandante - aggiunge il Codacons - non c'è stata nessuna forma di accoglienza all'aeroporto di Palermo e i pullman sono arrivati in tempi diversi, facendo sì che i più 'fortunati' potessero essere a Catania per le 3 del mattino e i meno 'fortunati' anche oltre le 4.30".
Per Petrone si tratta di "un fatto gravissimo, preludio di enormi possibili altri disagi per i prossimi voli in programma nel periodo di chiusura delle piste". "I responsabili di tanta disorganizzazione e confusione - afferma - dovrebbero essere sostituiti da gente più competente, visto che la chiusura della pista era in programma da tempo e che i voli sono a loro volta programmati secondo orari specifici".
"Non è tollerabile - conclude - né che non sia stato consentito l'atterraggio su Catania, né che la gente sia stata costretta a passare buona parte della notte in giro o in pullman, senza nessuna assistenza".
Il Codacons Sicilia attraverso la task force di avvocati, con sede in via Coviello n. 4 tel 095438080 – 3427709628, è pronto a garantire assistenza agli sfortunati passeggeri del volo dirottato, per richiedere un risarcimento non solo dei danni materiali subiti, ma anche di quelli da stress, causati dalla cattiva gestione dell'evento.
In merito alla notizia, la Società Aeroporto Catania (SAC) informa che tutti i vettori che hanno aderito al Piano Sigonella 2012 (predisposto da Aeronautica Militare, Enac e SAC) sono a conoscenza delle limitazioni operative della base dove - come documenta il decreto siglato in ottobre dal Ministero della Difesa di concerto con quello dei Trasporti e Infrastrutture - il traffico militare ha comunque la priorità su quello civile.
Proprio per le caratteristiche infrastrutturali dell'aeroporto di Sigonella, dopo le effemeridi, per ragioni di sicurezza è consentito al traffico civile di effettuare una sola operazione alla volta sulla cosiddetta "Area di movimento", ovvero l’insieme di pista, raccordi e piazzali sui quali si muovono gli aeroplani. Alle limitazioni elencate si aggiunge poi la variabile del traffico militare che, per la sua stessa natura di missione, non può essere programmata e prevista nel piano voli.
Sac sottolinea come il Piano Sigonella, sollecitato dalla comunità e dalle imprese del territorio, sostenuto dalla deputazione nazionale e regionale e interamente autofinanziato dalla stessa società di gestione di Fontanarossa, non era immune da disagi e ostacoli quotidiani per i quali si è sempre chiesta la collaborazione e la tolleranza da parte degli utenti. Da parte loro, l'Aeronautica Militare del 41° Stormo e tutti gli operatori aeroportuali - compagnie aeree, handlers, addetti security, imprese di trasporto, Enac e gli altri enti di Stato - sono costantemente impegnati H24 dal 5 novembre e fino a tutto il 5 dicembre a garantire la mobilità ai passeggeri scongiurando la paventata chiusura dello scalo, il più grande della Sicilia e di tutto il Sud Italia, con tutte le conseguenze del caso.
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Codacons.it]
- Piano Sigonella 2012 (Guidasicilia.it)