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Le rate del Belpaese. Per una apprezzabile qualità della vita gli italiani ricorrono alla rateizzazione

Negli ultimi anni il carovita ha spinto sempre più italiani all'acquisto a rate

25 gennaio 2005

Per combattere il caro-prezzi e salvaguardare la qualità della vita gli italiani fanno sempre più spesso ricorso all'acquisto a rate. Nel 2004 il credito al consumo ha raggiunto i 40 miliardi di euro, in crescita del 14 per cento rispetto all'anno prima.
Si chiedono soldi in prestito non solo per comperare la macchina o la lavastoviglie nuova, ma anche per coprire le spese mediche, garantire lo studio ai figli o permettersi la vacanza e l'allenamento in palestra. Il boom continuerà anche quest'anno: lo dice un'indagine Assofin.

Tutto a rate. Non più soltanto l'auto anche la lavatrice e persino il cappotto. Boom di acquisti con finanziamenti a tasso agevolato nel 2004 con impennata per le spese di Natale. Il 2003 si era chiuso sotto i 33 miliardi di finanziamenti complessivi, il 2004 ci ha salutati raggiungendo il tetto ''di 40 miliardi di euro''. ''L'aumento è del 14 per cento''. I dati saranno contenuti nel rapporto annuale dell'Associazione italiana credito al consumo e immobiliare, in questi giorni in fase di pubblicazione. Sino al 30 novembre 2004 l'incremento rispetto allo stesso periodo del 2003 è stato del 14,3 per cento, ''nel dicembre scorso si è sfiorato più 15 per cento''.
Si pagano un po' alla volta il divano, la lavatrice, l'impianto stereo, il computer.
Lo scorso anno ci sono state sei milioni e mezzo di operazioni per finanziamenti concessi a singoli e a famiglie, oltre venti milioni di acquisti con carta di credito rateizzata.

''Il credito consente di non rinunciare ai consumi. C'è chi chiede un prestito per far laureare il figlio o per consentirgli di studiare all'estero e c'è chi spalma lungo i dodici mesi dell'anno il costo delle vacanze estive'', spiega Giuseppe Piano Mortari, direttore operativo di Assofin. E secondo le stime dell'associazione, se le vendite non fossero state aiutate dal credito al consumo ci sarebbe stato un calo del 28 per cento.

Dai rilevamenti svolti da ''GPF&A'' su commissione Assofin, nella classifica degli acquisti a rate al primo posto resiste l'automobile (48 per cento), seguono gli elettrodomestici - dal frigorifero alla tv all'Hi-fi - con il 27 per cento. Il 16 per cento dei finanziamenti viene chiesto per comprare mobili per la casa, per rinnovare il salotto o la camera dei ragazzi.
Al quarto posto il computer e l'elettronica, segue l'acquisto rateizzato del motorino. Circa il due per cento del volume complessivo di credito al consumo riguarda la spesa per vestiti e scarpe. In dicembre, complice il Natale, boom di pagamento a rate per l'acquisto di MP3, file digitale per ascoltare musica, e di telefonini Umts, quelli che fanno i video.

''È opinione diffusa - dice Giuseppe Piano Mortari - che la rata sia il simbolo dell'impoverimento delle famiglie ma noi non crediamo che sia così. L'offerta di tassi di interesse piuttosto bassi garantisce un buon rapporto costo-beneficio. Con rate distribuite in un anno di appena 50 o 100 euro al mese posso avere subito un bel divano oppure un motorino nuovo''.

Eppure il risparmio degli italiani si è ulteriormente ridotto nel 2004. ''È cambiato il modo di tenere e gestire il proprio gruzzolo - insiste Piano Mortari - c'è meno liquidità e non si investe più in Bot ma in azioni, polizze di vario tipo. Appunto fino a dieci anni fa per fare un acquisto impegnativo bastava svendere dei Bot ora quest'operazione non ha più senso. Per comprare la lavatrice è più vantaggioso accedere a un piccolo prestito finalizzato''. E moltissimi commercianti offrono proposte e servizi bancari negli stessi centri di vendita.

Dietro il boom delle rate, afferma Assofin, non ci sono soltanto le ragioni dell'economia, un ruolo determinante lo giocano le dinamiche demografiche. ''Un tempo, la prima auto te la regalavano papà e lo zio - dice il direttore operativo - prima eravamo un'Italia di famiglie, ora di individui. Un giovane costretto a lasciare la propria città per lavoro non può che campare a rate''.
Il valore medio di un finanziamento per mobili e arredi è di 2.700 euro e di 12 mila euro per l'acquisto dell'auto. Per il 2005 è previsto un incremento del 12 per cento sui valori del 2004, ancora un balzo in avanti del 15 per cento nel 2006.

Articolo di Elsa Vinci, la Repubblica del 4 gennaio 2005

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25 gennaio 2005
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