Le ricchezze del Salinas ospiti del Museo di Aidone
La scultura arcaica tra Selinunte e Morgantina e i preziosi ornamenti di epoca ellenistica
Ancora una volta il Museo Salinas si è spostato fuori porta! Alcune delle sue più belle oreficerie di età ellenistica e due metope arcaiche da Selinunte, splendidi esempi di scultura templare del VI sec.a.C., sono esposti al Museo di Aidone e vi resteranno fino al 31 ottobre.
L’iniziativa si inquadra nell’ambito della nuova politica culturale inaugurata a partire dallo scorso anno dal Museo Salinas, che tende a rinsaldare i legami della più antica istituzione museale della Sicilia con il territorio dell’isola, così come dimostrano anche le esposizioni temporanee, tuttora in corso, realizzate al parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento e al Museo Panitteri di Sambuca di Sicilia.
In particolare, le due metope, appartenenti a templi arcaici localizzati sull’acropoli di Selinunte, rappresentano una sfinge alata di profilo e la triade delfica, Apollo Latona e Artemide; esse furono rinvenute nel 1892, reimpiegate nella fortificazione, da Antonino Salinas.
Le due importanti opere colmeranno il vuoto lasciato temporaneamente dai ben noti acroliti che il 1 Aprile sono stati trasferiti al Museo Salinas per i necessari interventi di restauro a cura del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro, prima della loro "trasferta" all’EXPO di Milano, dove rappresenteranno la storia millenaria della Sicilia.
Inoltre, sempre al Museo di Aidone, ad alcune oreficerie cipriote dal Metropolitan Museum di New York, si affiancheranno diversi monili di età ellenistica provenienti da vari siti della Sicilia e conservati nel Museo di Palermo: tra gli altri, ricordiamo il diadema da Montagna dei Cavalli di Prizzi, alcune corone costituite da foglie d’oro da Tindari, diversi orecchini aurei rinvenuti sempre a Tindari e a Monte San Basilio di Scordia da cui proviene anche un bel pendente d’oro e granati.