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Le ruspe in azione a Salemi. Dura protesta di Vittorio Sgarbi contro il ministro dell'Interno

26 luglio 2012

Vittorio Sgarbi denuncia l'ennesima azione di violenza contro il patrimonio storico, artistico e architettonico italiano, stavolta a Salemi, in Sicilia, città di cui il critico d'arte è stato sindaco dal 2008 fino allo scorso 21 febbraio; qui i tre funzionari di una Commissione straordinaria (Leopoldo Falco, Nicola Diomede e Vincenzo Lo Fermo) hanno autorizzato la demolizione di un immobile, a poche centinaia di metri dal centro storico, che proprio la precedente amministrazione guidata da Sgarbi, ritenendolo simbolo della particolare architettura del suo tempo, aveva tentato di salvaguardare chiedendo, inutilmente, un vincolo di tutela. Nei giorni scorsi, invece del vincolo, sono arrivate le ruspe.

Ieri Vittorio Sgarbi, nel corso di una telefonata, ha protestato duramente con il ministro dell'Interno Cancellieri lamentando l'operato dei tre commissari, gli stessi che hanno recentemente annunciato di «voler sviluppare l'eolico», un settore che, secondo i risultati di vecchie e nuove indagini, è contrassegnato oltre che da un vorticoso giro di mazzette, anche dagli interessi della mafia, e sul quale Vittorio Sgarbi, da sindaco, aveva condotto una durissima battaglia a difesa del paesaggio, rifiutando, peraltro, cospicui «indennizzi» per gli impianti già realizzati prima del suo insediamento.

Il ministro Cancellieri ha annunciato una verifica. Nel frattempo Sgarbi, nell'annunciare che presenterà un esposto alla magistratura contro i commissari Leopoldo Falco, Nicola Diomede e Vinceno Lo Fermo, dichiara: «Il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, che contro il parere d'importanti esponenti della cultura italiana come Salvatore Settis, Tommaso Montanari, Pierluigi Cervellati ed Elio Garzillo, non si è preoccupata di impedire la distruzione di un monumento storico notevolissimo come il municipio di Sant'Agostino in provincia di Ferrara, ha soavemente sostenuto che "il Sud non si salva con la Polizia ma che bisogna trasformare in un volano di ricchezza monumenti e pietre antiche, innestando un sano processo economico su turismo e cultura". Sarà dunque per questa ragione che, avendolo io fatto in mondo radicale e dimostrato da sindaco a Salemi, e nonostante io le abbia portato i documenti di questa azione, ha deciso lo scioglimento del Comune di Salemi, uccidendo quella città e ogni slancio culturale e turistico dimostrato, per affidarne l'amministrazione a tre "poliziotti". Complimenti, non c'è che dire: per la Cancellieri la Cultura è una parola da contraddire nei fatti.
Nelle prossime settimane
- annuncia infine Sgarbi - si svolgerà a Racalmuto un incontro con uomini di cultura per definire, senza ipocrisia, un protocollo di verità».

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26 luglio 2012
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