Le Siciliane di A. Buona prova del Palermo contro la Sampdoria, mentre Il Messina perde con la Roma
SAMPDORIA -PALERMO 0-2
Sampdoria (4-4-2): Antonioli 6, Zenoni 5, Falcone 6, Sala 5,5, Pisano 6, Gasbarroni 6 (21' Foti sv), Volpi 7, Palombo 6, Tonetto 6,5 (29' st Dalla Bona sv), Flachi 5, Colombo 5 (1' st Kutuzov 5)(1 Castellazzi, 32 Pavan, 29 Mingozzi, 11 Marchesetti). All.: Novellino 6.
Palermo (4-3-2-1): Agliardi 6, Zaccardo 6 (10' st Conteh 6), Barzagli 6, Biava 6, Grosso 7, Mutarelli 7, Corini 7, Barone 6, Brienza 5,5 (11' st Tedesco sv, 32' st Codrea sv), Di Michele 6,5, Caracciolo 5 (13 Lupatelli, 19 Gonzalez, 77 Rinaudo, 99 Godeas). All.: Papadopulo 5.
Arbitro: Ayroldi di Molfetta 6.
Reti: nel st 12' Mutarelli, 21' Di Michele.
Note: angoli 5 a 3 per la Sampdoria. Recupero: 2' e 3'. Espulsi: al 47' pt l'allenatore del Palermo Papadopulo per proteste. Ammoniti: Barone, Falcone, Zaccardo, Pisano per gioco scorretto, Flachi per simulazione. Spettatori: 22000 circa, di cui 1308 paganti.
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Il Palermo, persa giovedì sera l'Europa contro lo Schalke 04, ha tutta l'intenzione di riconquistarla. I rosanero di Papadopulo reagiscono con una buona prova di carattere espugnando Marassi grazie a due splendidi gol di Mutarelli e Di Michele. La Samp è in piena crisi di risultati e pur non demeritando, colleziona la quinta sconfitta consecutiva. Prima del vantaggio dei palermitani infatti la partita era stata sostanzialmente equilibrata.
Novellino deve rinunciare a Castellini, che si è fratturato le ossa nasali nell'amichevole infrasettimanale. Al suo posto gioca Sala. Assente anche Diana, non al meglio delle condizioni, e sostituito dall'ex Gasbarroni. In avanti Colombo vince il ballottaggio con Kutuzov per un posto al fianco di Flachi.
Papadopulo deve fare meno di Accardi e Santana: il difensore è alle prese con una sospetta distrazione muscolare, mentre l'argentino lamenta i postumi di una botta alla schiena. Il tecnico rosanero conferma in porta Agliardi dopo l'esordio di domenica scorsa, recupera pienamente Grosso e si affida in attacco nuovamente ad Andrea Caracciolo supportato da Di Michele e Brienza.
Partenza a ritmo blando con le due squadre che si studiano e che badano a chiudere gli spazi. Diversi i passsaggi sbagliati. Il primo tiro in porta arriva al 12' ed è del Palermo: Brienza trova spazio da posizione centrale, tira dal limite mandando fuori alla sinistra di Antonioli. Con il passare dei minuti cresce la formazione rosanero che schiaccia i blucerchiati nella propria metà campo. Al 22' ci prova Grosso con una forte conclusione dalla distanza che Antonioli blocca. La Samp replica al 25' con un tiro di Colombo di punta che Agliardi respinge in corner.
Cerca le fasce l'undici di Novellino che cerca il gioco prevalentemente con Gasbarroni e Tonetto nel tentativo di rifornire Flachi. Dall'altra parte molto attivo Brienza che si procura spazi e va al tiro, come al 35' quando con un esterno di sinistro manda di poco fuori. La più grande emozione arriva nel recupero con Gasbarroni che lanciato da Flachi divora un gol fatto perdendo l'attimo giusto per il tiro, quindi Corini respinge di testa sulla linea di porta. Papadopulo protesta segnalando un giocatore del Palermo a terra e viene espulso.
A inizio ripresa Novellino propone Kutuzov al posto di Colombo. Partenza vivacissima, diversamente dalla prima frazione: Flachi non trova la mira di testa e Biava, sempre di testa, trova l'ottima risposta di Antonioli. Al 5' è Volpi, con una punizione centrale, ad impensierire Agliardi. Due cambi in casa rosanero con Conteh e Tedesco (fischiatissimo dal pubblico doriano), al posto di Zaccardo e Brienza.
Al 12' il Palermo passa in vantaggio con un gran sinistro al volo di Mutarelli, che sfrutta una sponda di Caracciolo. La Samp cala sul piano mentale e non riesce a reagire a dovere, mentre il Palermo acquista coraggio e raddoppia al 21' con un gran gol di David Di Michele che parte dalla sinistra, si accentra e con il destro fa secco Antonioli.
I blucerchiati reagiscono e al 25' Agliardi è bravo a dire di no a Flachi, mentre Tedesco spreca al 28' in contropiede l'occasione per il tris. Lo stesso Tedesco deve però lasciare il campo a Codrea dopo un intervento falloso di Pisano. Al 38' vicina al gol la Samp Flachi, con tre conclusioni ravvicinate di Sala e Dalla Bona, respinte dalla retroguardia rosanero. Nel finale gol, regolare, annullato a Di Michele.
ROMA - MESSINA 2-1
Roma (4-2-3-1): Curci 6, Panucci 5.5, Bovo 6, Kuffour 5, Rosi 6, De Rossi 7.5 (39' st Kharja sv), Aquilani 6.5, Alvarez 6 (41' st Tommasi sv), Perrotta 7, Mancini 6, Taddei 5.5 (30' st Okaka 6) (21 Eleftheropoulos, 26 Cerci, 33 Freddi, 36 Seppani). All.: Spalletti 6.5.
Messina (4-2-3-1): Storari 6, Zoro 6, Innocenti 5.5, Rezaei 5, Parisi 5 (28' st Antonelli sv), Sullo 5.5 (22' Nocerino sv), Aronica 5.5, Sculli 5.5, D'Agostino 5.5, Floccari 6.5, Muslimovic 5 (18' st Di Napoli 6.5) (88 Caglioni, 10 Bondi, 9 Nanni, 87 Gosher), All.: Mutti 5.5.
Arbitro: Bergonzi di Genova 6.
Reti: nel pt 7' Perrotta; nel st 11' Aquilani, 24' Di Napoli.
Note: angoli: 13-2 per la Roma. Recupero: 1' e 5'. Ammoniti: Sullo, Sculli e Nocerino per comportamento scorretto, Rosi per comportamento non regolamentare Spettatori: 33.000.
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Il Messina forse non è l'avversario più adatto per poter dire che la Roma riprende a sognare. A vincere però sì, ed è quello che basta alla squadra di Spalletti che dopo la battuta d'arresto di Ascoli e l'eliminazione dalla Coppa Uefa nel doppio confronto con il Middlesbrough, aveva bisogno dei tre punti per ritrovare serenità e soprattutto restare agganciata al treno per il quarto posto buono per la Champions. Missione compiuta, senza le prodezze che avevano fatto gridare alla Roma dei miracoli, quella della striscia record che in undici giornate aveva catapultato i giallorossi dall'incubo al sogno appunto. All'Olimpico finisce 2-1, tra gli applausi.
Tanti quelli rivolti a Daniele De Rossi, il piccolo eroe della serata: perché il centrocampista si merita un voto in più per la sua azione da libro Cuore. È stato lui a confessare all'arbitro Bergonzi che il gol del momentaneo 2-0 al 35' del primo tempo era stato più che aiutato dalla sua mano. Il direttore di gara la rete però l'aveva assegnata, complice anche la mancata segnalazione del guardalinee. De Rossi non aveva esultato, ed è lui stesso ad ammettere a Bergonzi che così il gol non vale. Marcia indietro dell'arbitro, che annulla la rete, e stretta di mano per il fair play a De Rossi. Ma per il giocatore la gara non si chiude così bene: finisce a terra nel finale, ed è costretto a uscire dolorante alla caviglia.
Il Messina, sulla carta avversario decisamente più debole, ha però lottato: anche se ha aspettato 45 minuti prima di provare a rientrare in partita. Non sono bastate alcune iniziative nel finale, nè la rete al 24' di Di Napoli, appena entrato per sostituire un Muslimovic pressochè inesistente. Bravo invece il portiere, quasi incolpevole sulle due reti giallorosse, ma che ha impedito che il risultato potesse essere di gran lunga peggiore per i siciliani. Per il Messina di Mutti la lotta per la salvezza si fa dura.
La Roma deve fare i conti con le numerose assenze: da quella di Francesco Totti che sembra però accelerare i tempi di recupero dell'infortunio al ginocchio. Il capitano ha seguito la gara in tribuna con Mexes, con il quale aveva firmato il 2-0 dell'andata contro i siciliani. Giallorossi privi anche di Chivu fermato da una distorsione al ginocchio nella sfortunata gara con il Middlesbrugh, Montella e Cufrè, si sono presentati con Taddei unica punta, e Bovo titolare nella difesa priva del francese. Stesso modulo anche per il Messina di Mutti, con Muslimovic solo in avanti.
Ma è la porta dei siciliani a scandire i tempi della prima frazione: gli ospiti si vedono poco, più preoccupati a difendersi dalle incursioni e dai contropiedi giallorossi. Veloce infatti la Roma che al 7' prova subito a portarsi in vantaggio con De Rossi: ma il tiro è troppo centrale e fiunisce facile tra le mani di Storari. Il portiere dei siciliani non si ripete però qualche secondo dopo quando, uscito per anticipare la possibile offensiva dei giallorossi, si fa beffare da Perrotta che di testa mette dentro la palla del'1-0 su un bel cross di Panucci.
Il Messina già piuttosto sottotono accusa il colpo. La Roma però non riesce a concretizzare le tante azioni gol che avrebbero potuto chiudere la partita. Occasione mancata al 14' da Mancini su passaggio di Alvarez, e ancora al 20' di nuovo il tandem Panucci-Perrotta sfiora il raddoppio: ma stavolta il colpo di testa non centra la porta. Al 30' è Storari a evitare il 2-0: prima para il tiro centrale di Aquilani servito da Alvarez, in crescita, e si ripete su Perrotta che di rimpallo aveva provato a trovare l'angolo giusto. Urlo liberatorio per il portiere del Messina e risultato invariato.
In avvio di ripresa il Messina prova a reagire: una punizione di Parisi finisce tra le mani di Curci. Ma all'11' la Roma trova ancora la via del gol, con Aquilani che da fuori area sigla il raddoppio e poi va esultare. Dopo un quarto d'ora il Messina sfrutta un contropiede, Di Napoli prova il tiro, para Curci, poi la palla gli sfugge di mano e finisce dentro. Il Messina però non si dà pace e anche Mutti dalla panchina prova a far girare la panchina: è tardi. La Roma torna a vincere: tre punti per stare dietro alla Fiorentina e inseguire la Champions. E sabato c'è la sfida al Delle Alpi con la Juventus.
Fonte: La Sicilia
La classifica di serie A
Juventus 77 Milan 67 Inter 65 Fiorentina 59 Roma 58 Chievo 44 Livorno 44 Lazio 42 PALERMO 40 Sampdoria 37 Ascoli 36 Siena 35 Parma 35 Reggina 31 Cagliari 30 Empoli 29 Udinese 28 MESSINA 27 Lecce 18 Treviso 15