Le Siciliane di A. Conquista rosanero con una prova tutta coraggio. Prima vittoria degli etnei in campionato
La partita vista dal tifoso
Che dire dopo aver visto la partita: che alla fine il coraggio viene premiato... che un po' di fortuna ci vuole... che... possono essere tanti i che, ma conta solo il risultato: 2-1 al 93' ad opera di quel folletto del Salento che si chiama Fabrizio Miccoli.
Prima soltanto Milan: fraseggi, ricami, accelerazioni, traverse e tanti sbagli.
Ed il Palermo? Sempre lì. Non ha mollato mai... E poi i cambi. Cavani e Jankovic che rivoltano la partita come un calzino...
Bravo Colantuono! [A.G.]
PALERMO - MILAN 2-1
Palermo (4-3-1-2): Fontana 6.5, Diana 7, Zaccardo 6, Barzagli 6.5, Cassani 5.5 (29' st Rinaudo 6), Migliaccio 6.5, Simplicio 5.5, Caserta 6 (16' st Jankovic 6), Bresciano 6.5 (16' st Cavani 6), Miccoli 7, Amauri 6. (1 Agliardi, 4 Gio. Tedesco, 14 Guana, 19 Brienza). All.: Colantuono 7.
Milan (4-3-2-1): Kalac 5, Oddo 6.5, Nesta 6, Kaladze 5.5, Jankulowski 5.5, Gattuso 6, Pirlo 6.5, Emerson 6 (31' st Brocchi sv), Kakà 7, Seedorf 6.5, Gilardino 5 (31' st F. Inzaghi sv). (29 Fiori, 2 Cafù, 17 Simic, 19 Favalli, 20 Gourcuff). All.: Ancelotti 6.
Arbitro: Farina di Novi Ligure 5.
Reti: nel pt 10' Seedorf; nel st 28' Diana, 48' Miccoli.
Note: angoli: 12-4 per il Milan. Recupero: 2' e 3'. Ammoniti: Emerson, Simplicio per gioco falloso. Spettatori: 30.761, per un incasso di 629.741,92.
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Il calcio è bello, imprevedibile, ma anche crudele e strano. Quello che è accaduto a Palermo ha quasi dell'incredibile. Il Milan campione d'Europa in carica domina in lungo e in largo in ogni zona del campo, dimostra di poter mettere sotto il Palermo, colpendo due pali, collezionando un poker di palle-gol limpidissime (fra cui due salvataggi sulla linea), segna un gol, restando in vantaggio per più di un'ora, poi subisce il pareggio dal giocatore che fino a quel momento era stato fra i peggiori in campo, cioè Diana (servito da Amauri che si aggiusta il pallone con un braccio), quindi va sotto all'ultimo assalto, con Miccoli al 93'. I tifosi palermitani si stropicciano gli occhi, increduli, di fronte a questa impresa straordinaria (e fortunosa) della loro squadra contro la formazione più forte del vecchio continente. Doveva essere una disfatta, è stato un trionfo.
Ancelotti, nella tormentata vigilia di questa prima trasferta siciliana della stagione, era stato chiaro, lanciando inequivocabili segnali di riscatto: basta con i pareggi, serve solo la vittoria. Un'ambizione, la sua, subito suffragata da un atteggiamento mentale bellicoso dei campioni d'Europa, che si concretizza dopo soli 10', allorchè la premiata ditta Seedorf-Kakà-Gilardino confeziona la rete del vantaggio rossonero: Seedorf avvia l'azione e serve Gilardino che, spalle alla porta, cede la sfera a Kakà, il brasiliano vede Seedorf nel cuore dell'area e lo pesca con un tocco millimetrico. Per l'olandese è facile scavalcare Fontana con un pallonetto.
Il gol subito, dopo due partite senza macchia, anziché scuotere il Palermo, lo narcotizza e lo fa quasi sprofondare. I rosanero restano negli spogliatoi e sembrano andare incontro a una disfatta in piena regola. Solo una conclusione verso Kalac, che al 20' respinge la conclusione di Cassani, poi recupera la propria posizione in porta per neutralizzare anche un debole colpo di testa di Migliaccio. Il Palermo è tutto qui. Il Milan capisce che la serata è propizia e prova a chiudere il match con Gilardino al 21' (conclusione al volo, solo davanti a Fontana, con palla alta); Kakà, che al 24' va via a tre avversari, ma non riesce a scavalcare Fontana con un pallonetto; con Seedorf, la cui conclusione di destro a rientrare si stampa sull'incrocio dei pali.
Nel finale il Palermo regala due lampi: una punizione di Miccoli ben parata da Kalac e una fuga senza successo dello stesso bomber tascabile, che va via anche a Kalac, ma il suo cross da sinistra non trova Amauri. Nella ripresa il copione, almeno inizialmente, rimane lo stesso: il Milan fa la partita e il Palermo resta a guardare. Per poco, dopo soli 3', i rosanero non capitolano per la seconda volta: Fontana è bravo a salvare su Seedorf. Nel Palermo funziona poco il centrocampo, il Milan domina con Pirlo ed Emerson, ma spesso pecca di narcisismo.
I rossoneri regalano scampoli di bel gioco, di tecnica sopraffina, sono maestri nel possesso palla e ai padroni di casa non rimane altro che sperare nel destino. Che li premia al 20' in due diverse occasioni, dopo che Simplicio ci ha provato dalla distanza con un rasoterra di poco a lato: prima Pirlo costringe Fontana a deviare una sua conclusione sulla traversa (e sono due); sul successivo corner, un'incornata di Nesta costringe Simplicio a salvare sulla linea. Lo 0-2 non arriva e non arriverà mai.
La partita si fa interessante, soprattutto dopo gli ingressi in campo del serbo Jankovic e dell'uruguayano Cavani. Il Palermo diventa squadra a trazione anteriore, Colantuono rischia il tutto per tutto, lasciando ai soli Simplicio e Migliaccio il compito di coprire i buchi a centrocampo. Avrà ragione, nonostante i rischi non manchino per i suoi. Al 28' il pari: Amauri raccoglie un cross dalla destra di Simplicio, controllando forse con un braccio, e serve Diana, che si avventa sul pallone e insacca la rete dell'1-1. Il finale è da antologia, ma solo per il Palermo: l'undici di caa passa in vantaggio nel recupero grazie a una bomba di Miccoli, su punizione dai 18 metri, che sorprende Kalac sul palo alla sua sinistra. Il tiro piazzato era stato concesso per un fallo di Pirlo su Diana.
CATANIA - EMPOLI 1-0
Catania (4-3-3): Polito 6.5, Sardo 6 (40' st Silvestri sv), Terlizzi 6.5, Stovini 7, Vargas 6, Izco 7, Edusei 6.5, G. Tedesco 6, Martinez 7.5 (40' st G. Colucci sv), Spinesi 5, Mascara 7 (35' st Babù sv). (1 Bizzarri, 3 Sabato, 15 Morimoto, 27 Biagianti). All. Baldini (squalificato, in panchina Atzori).
Empoli (4-3-2-1): Balli 7, Raggi 5.5, Marzoratti 5, Piccolo 5, Tosto 6 (10' st Buscè 6), Marianini 5.5 (25' st Saudati 5.5), Moro 6 (11' st Vannucchi 6), Marchisio 6, Antonini 5.5, Abate 6, Volpato 5. (1 Bassi, 14 Adani, 15 Vanigli, 18 Giacomazzi). All. Cagni.
Arbitro: Marelli di Como.
Rete: nel st 3' Martinez.
Note: angoli 10-6 per il Catania. Recupero 2' e 5'. Espulsi G. Tedesco (44' st) e Marzoratti (48' st) per gioco violento. Ammoniti Sardo, Saudati, Marchisio e Vannucchi per gioco falloso, Terlizzi per comportamento non regolamentare. Spettatori 15.887 (paganti 1.639, abbonati 14.248), incasso 31.170 euro.
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E' la sera di Jorge Martinez. Il Catania si sblocca centrando la prima vittoria in campionato e tornando al successo al Massimino dopo otto mesi di digiuno. A fare la differenza é il trequartista uruguaiano, autore non solo della rete che decide la gara, ma di una lunga serie di iniziative che, unite a quelle del collega di reparto Mascara, regalano qualità alla manovra rossazzurra e fanno saltare i dispositivi di gioco dell'Empoli, che dopo un primo tempo equilibrato perde la bussola e non riesce a organizzare una reazione efficace.
Baldini conferma l'undici schierato contro la Fiorentina con l'unica eccezione di Izco al posto dello squalificato Baiocco. Ampio turnover per Cagni che propone in attacco Volpato, sostenuto da Antonini e Abate. Il primo tempo è avaro di occasioni da rete. Le due squadre giocano con discreto piglio, ma non riescono mai a impensierire davvero Polito e Balli.
Il Catania si rammarica soprattutto al 28', quando, su una punizione di Vargas, Martinez manca l'impatto col pallone da ottima posizione. L'Empoli, dal canto suo, prova ad affacciarsi in avanti con Abate, protagonista di alcune accelerazioni stoppate in extremis dalla difesa avversaria, e Marchisio, autore di un paio di conclusioni che si perdono sul fondo.
I rossazzurri sfondano in avvio di ripresa. Al 3' Martinez raccoglie una punizione di Tedesco, s'infila tra le maglie della difesa avversaria e batte Balli. Gli ospiti reclamano per un tocco di mano dell'uruguaiano nel controllo della palla, ma Marelli convalida. Cagni mette subito dentro Buscè e Vannucchi per dare vigore alla manovra dei suoi. Al quarto d'ora, Polito si oppone a un tiro dalla distanza di Buscè.
E' però la squadra di Baldini a sfiorare il raddoppio tre volte nell'arco di un minuto. Al 21', Izco serve Mascara, il cui pallonetto viene deviato sul fondo da Balli con un prodigioso colpo di reni. Sul corner che ne segue, Martinez stacca di testa a colpo quasi sicuro, ma ancora Balli si oppone con un gran riflesso. Ancora un angolo e ancora un'inzuccata di Martinez: stavolta Balli è battuto, ma c'è Vannucchi sulla linea a salvare.
Tra gli ospiti entra pure Saudati, che al 30' calcia in porta dal limite: Stovini chiude in scivolata. Tre minuti e tocca a Polito mostrare i riflessi su una botta di Vannucchi. Il portiere rossazzurro si ripete con una buona uscita su Volpato al 37' e quattro minuti più tardi se la cava su una mischia gigante accesasi davanti alla sua porta sugli sviluppi di un corner dalla destra.
Al 44' il Catania resta in dieci per l'espulsione di Tedesco, reo di un'entrata piedi uniti su Raggi, ma nel recupero Marelli pareggia i conti mostrando il cartellino rosso a Marzoratti per un fallo da tergo su Colucci.
Fonte: La Sicilia