Le Siciliane di A. Cuore e carattere rosanero al Marassi di Genova. Prima sconfitta in casa per gli etnei
GENOA - PALERMO 3-3
La partita vista dal tifoso
Grande cuore e grande carattere da parte del Palermo che ha sfoderato la ''partita'' uscendo fuori gli attributi al Marassi contro il Genoa.
Alcuni giocatori che mercoledì scorso al Barbera erano ''apparsi'' come degli ectoplasmi, sono ri-diventati dei veri giocatori di calcio: Simplicio entra in tutte e tre le azioni da gol dei rosanero; Cavani fa' vedere di che pasta è fatto (cioè un ''campioncino'' che deve giocare sempre e non ad intermittenza); Amauri che a causa di un problema fisico non riesce a correre in maniera adeguata, non trova impedimenti nel saltare più in alto di tutti e colpire di testa per il pareggio dei rosa.
Ma (purtroppo c'è un ma) la difesa... punto dolente: tre gol presi altri evitati solo da un grande vecchio ''Jimmy'' Fontana, che non può continuamente fare i miracoli.
Urgono provvedimenti altrimenti vedremo partite spettacolari del Palermo con caterve di gol fatti ma anche subiti.
E così non si va da nessuna parte.
Buon calcio a tutti. [A.G.]
Genoa (3-4-3): Rubinho 6, Konko 6.5, Bovo 6.5 (32' st Bega sv), Lucarelli 6, Rossi 6.5, Paro 6.5, Juric 6.5, Fabiano 5.5 (22' st Milanetto 5.5), Leon 7, Borriello 7, Sculli 6.5 (6' st Di Vaio 6). (73 Scarpi, 5 Coppola, 8 Danilo, 9 Figueroa). All.: Gasperini 6.5.
Palermo (4-4-2): Fontana 7.5, Zaccardo 6.5, Biava 6.5, Barzagli 6.5, Capuano 6.5 (28' st Pisano s.v.), Diana 6 (25' st Brienza 6.5), Guana 7, Simplicio 7, Caserta 6 (40' st Jankovic s.v.), Amauri 6.5, Cavani 6.5. (1 Agliardi, 77 Rinaudo, 16 Cassani, 4 Tedesco). All.: Colantuono 6.5.
Arbitro: Gervasoni di Mantova 6.
Reti: nel pt 8' Simplicio; nel st 14' e 21' Leon, 31' Brienza, 37' Borriello, 46' Amauri.
Note: angoli 12-2 per il Genoa. Recupero: 1' e 4'. Ammoniti: Borriello e Capuano per comportamento non regolamentare; Milanetto, Amauri, Guana, Bega per gioco scorretto; Paro per proteste. Spettatori: 24.000.
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Finisce 3-3 tra Genoa e Palermo al termine di una partita combattuta e giocata da entrambe le squadre con grande intensità. Il Genoa colleziona nel complesso più occasioni da rete e avrebbe anche meritato il successo, ma va elogiato il carattere di questo Palermo di Colantuono che non si arende mai e che ancora una volta colpisce nei minuti finali.
Entrambe hanno motivo per recriminare: il Palermo per avere arretrato troppo il baricentro una volta in vantaggio e il Genoa per la poca attenzione in difesa. Per il resto strepitosa prestazione di Leon da una parte (doppietta) e di "nonno" Fontana dall'altra.
Gasperini, fresco di rinnovo contrattuale fino al 2012, risolve a favore di Fabiano il ballottaggio con Danilo; in attacco scelto il trio leon-Borriello-Sculli; gli indisponibili sono Santos e Papa Waigo. Colantuono restituisce il posto da titolare ai difensori Zaccardo, Biava e Capuano; a centrocampo sugli esterni tornano Diana e Caserta, mentre Cavani è la spalla di Amauri; assenti Bresciano, Migliaccio e Miccoli, nuovamente infortunato.
Inizio veemente del Palermo che gioca di prima e in velocità, sfruttando soprattutto le fasce. All'8' rosanero già in vantaggio: gran giocata di Simplicio sulla linea di fondo dalla destra, pallone in mezzo con Cavani che spinge in rete anticipando Konko.
Il Genoa reagisce con un gran pressing e la partita si fa davvero bella. Al 13' gran parata di Fontana che si salva in angolo su un tiro potente di Leon. Le occasioni fioccano da una parte e dall'altra: al 17' destro di Konko che trova ancora pronto Fontana.
Al 19' uno scatenato Simplicio supera Bovo e poi conclude a rete su Rubinho mancando una favorevole occasione per il raddoppio. Al 20' ancora una bella parata di Fontana direttamente su calcio d'angolo battuto da Leon e indirizzato sul secondo palo. Al 25' buon pallone per Sculli che però da posizione decentrata colpisce malamente.
Non c'è un attimo di pausa, il Genoa con il passare dei minuti fa la partita e il Palermo è sempre pericoloso in contropiede come al 31' quando Rossi si salva in angolo su cross di Caserta indirizzato a Cavani. Al 36' cross di Paro e colpo di testa di Borriello fuori di un soffio. Al 38' Borriello si tuffa in area, giusta l'ammonizione per simulazione che gli costerà la squalifica con la Reggina. Si salva miracolosamente il Palermo al 40' quando Borriello davanti alla porta viene anticipato di un soffio da Capuano. Al 46' ancora "San" Fontana salva il risultato mandando in angolo un gran tiro a girare di Sculli.
A inizio ripresa il tema non cambia con il genoa in avanti e il Palermo fin troppo schiacciato nella propria area. Gasperini al 6' inserisce Di Vaio per Sculli, mentre Fontana compie l'ennesimo miracolo su un bolide di Juric. Al 14' arriva il meritato pareggio grazie a una splendida esecuzione su punizione di Leon che supera imparabilmente Fontana.
Al 16' si rivede il Palermo in contropiede con Cavani che supera tutti in dribbling, esita nel tirare e finisce a terra. Veementi le proteste del Palermo e a farne le spese è il ds Foschi, espulso. Al 21' il Genoa ribalta la situazione: Leon entra in area supera Capuano e mette dentro, c'è anche il tocco del difensore rosanero.
Colantuono inserisce Brienza e Pisano al posto di Diana e Capuano. Al 31' il Palermo pareggia: punizione dalla sinistra di Simplicio e colpo di testa di Brienza piazzato sul secondo palo. Le emozioni sono tutt'altro che finite: al 37' il Genoa torna in vantaggio con Borriello pescato da Konko in area, l'attaccante non può fare altro che mettere dentro. Al 46' il 3-3: punizione di Simplicio e colpo di testa vincente di Amauri. [La Sicilia]
CATANIA - ATALANTA 1-2
Catania (4-3-3): Polito; Silvestri (2' st Gazzola), Sottil, Stovini, Vargas; Izco (14' st Colucci), Baiocco, Tedesco (33' st Morimoto); Martinez, Spinesi, Mascara. In panchina: Bizzarri, Sabato, Biagianti, Llama. Allenatore: Baldini.
Atalanta (4-4-1-1): Coppola; Rivalta, Carrozzieri, Capelli, Manfredini; Ferreira Pinto, Guarente, Tissone (40' st Bernardini sv), Langella (21' st Padoin); Doni; Floccari (27' st Inzaghi). In panchina: Ivan, Belleri, Muslimovic, Pellegrino. Allenatore: Del Neri
Arbitro: Pierpaoli di Firenze
Reti: 12' st Langella, 14' st Langella, 37' st Spinesi
Note: Pomeriggio sereno, terreno scivoloso. S pettatori: 16.000 circa. Al 24' pt Doni manda fuori un calcio di rigore. Ammoniti: Sottil, Carrozzieri, Baiocco, Guarente, Coppola, Doni. Angoli: 7-3 per il Catania. Recuperi: 1' pt e 4' st.
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Uno-due di Langella, Catania al tappeto e Atalanta sempre più in alto. I nerazzurri vincono 2-1 al Massimino grazie alla doppietta dell'ex cagliaritano che nello spazio di due minuti (12' e 14' della ripresa) decide la gara e regala tre punti preziosi alla squadra di Del Neri. Per il Catania una sola buona notizia: il ritorno al gol di Spinesi che all'83' illude i suoi segnando il gol del 2-1. Il risultato non cambia e l'Atalanta, che nel primo tempo aveva fallito un rigore con Doni, porta a casa una vittoria tutto sommato meritata. Una bella soddisfazione per Del Neri che nella scorsa stagione proprio dal Catania era stato spedito con il suo Chievo in serie B, perdendo lo scontro diretto dell'ultima di campionato.
Senza De Ascentis e Zampagna e gli infortunati Costinha, Bellini e Talamonti, Del Neri conferma il 4-4-1-1 con Doni alle spalle dell'unica punta Floccari. Il Catania non rinuncia al 4-3-3, anche Baldini deve fare i conti con qualche defezione, in difesa si affida a Silvestri e Sottil, mentre in avanti il tridente è quello titolare con Spinesi punta centrale, Martinez e Mascara.
Le due squadre si affrontano a viso aperto e al 5' Spinesi sbaglia una clamorosa occasione di testa da pochi passi. Mascara con due conclusioni (6' e 8') si guadagna gli applausi del pubblico di casa. L'Atalanta non sta a guardare, Tissone e Guarente garantiscono equilibrio e buone trame, mentre sugli esterni pungono Langella e Ferreira Pinto. Quest'ultimo, al 21', sfiora il gol con un destro che deviato da Stovini finisce sul palo con Polito battuto.
E' il momento dell'Atalanta, sul corner successivo Carrozzieri spara in curva da due passi. Un minuto dopo, Floccari (ottima la sua gara) si guadagna un rigore saltando Sottil che poi lo atterra. Dal dischetto va lo specialista Doni, Polito spiazzato, ma palla clamorosamente fuori. Il Catania si salva, prende coraggio dopo 10 minuti di dominio nerazzurro, ma al 31' Mascara sbaglia da pochi metri calciando alto a tu per tu con Coppola. Al 35' ci prova Langella che spreca un buon contropiede allungandosi la palla.
Finisce qui un buon primo tempo, nella ripresa Baldini perde subito Silvestri per infortunio e fa entrare Gazzola. Non è fortunato il difensore etneo perché proprio sulla sua fascia arrivano i due gol di Langella che decidono la gara. Il risultato si sblocca al 12': il cross di Doni viene deviato da Sottil proprio sui piedi di Langella, Polito è bravo a respingere il primo tentativo, ma nulla può sul successivo. Il colpo del ko arriva appena due minuti più tardi. A sinistra c'è una prateria per la falcata di Langella che di sinistro infila Polito.
Il Catania non ha la forza di reagire, l'uno-due dell'Atalanta è un duro colpo. Baldini inserisce prima Colucci e poi Morimoto. Al 36' ci prova Vargas di sinistro, Coppola si salva in angolo. E' una scintilla che dà coraggio ai siciliani e, un minuto dopo, Spinesi si sblocca con un gran destro che batte Coppola. Dopo una serie di prestazioni da dimenticare, il "gabbiano" torna al gol, ma per Baldini e il suo Catania è l'unica buona notizia della domenica. Vince l'Atalanta che espugna il Massimino, porta a casa la seconda vittoria esterna della stagione e sale a quota 18 punti...in piena zona Uefa. [Repubblica.it]
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