Le Siciliane di A. Due belle partite quelle del Palermo e del Catania, ma una follia di massa ha rovinato tutto
La partita vista dal tifoso... indignato
Sono molto indignato!
Ora parlerò solo del calcio giocato, del calcio che ci tiene incollati davanti alla tv o alla poltroncina dello stadio, quel calcio che ci fa inveire contro l'arbitro se non ci da' un rigore o se il nostro giocatore sbaglia un gol davanti la porta... Quel Calcio dove al 90simo tutto finisce.
Quel Calcio che sabato sera ho visto dalla tv con i miei amici e, udite udite, anche con le mogli!, perché il Palermo e il Napoli hanno dato vita ad una bellissima partita, con pali, occasioni da gol, portieri che effettuano parate salvapartita ed infine un palermitano di Pallavicino che decide la gara con 2 gol dopo che il Napoli era passato in vantaggio... Il Calcio con la C maiscola.
Alla fine applausi per tutti i giocatori in campo, per tutti, e applausi anche da parte del presidente Zamparini.
Ma tutta la gioia è terminata ieri a pranzo: tragica morte di un ragazzo in un autogrill durante un diverbio tra un gruppo di tifosi.
Ma che c'entra una lite tra tifosi che finisce in tragedia per un colpo di pistola partito per sbaglio ad un poliziotto (una tragedia, lo ripeto) con tutto quello che è successo a Bergamo, Milano e poi la sera a Roma?
Chi ha causato tutto quello che è purtroppo avvenuto, aspettavano solo il momento opportuno per scatenare l'inferno insensato, che sembra non vuole aver fine. Una follia di massa che non ha niente a che vedere con il gioco, con il tifo, ma che è solo delinquenza e... follia...
Oggi non mi sento di augurare buon calcio a tutti, perché sembra sia diventato impossibile... [A.G.]
PALERMO - NAPOLI 2-1
Palermo (4-3-2-1): Fontana 7, Zaccardo 5.5, Biava 6.5, Barzagli 6, Capuano 5.5 (11' st Pisano 5.5), Diana 6, Gio. Tedesco 7 (28' st Cassani sv), Simplicio 6 (39' st Jankovic sv), Caserta 6, Brienza 7.5, Cavani 6. (1 Agliardi, 53 Cossentino, 67 Velardi, 77 Rinaudo). All.: Colantuono 6.5.
Napoli (3-5-2): Iezzo 6, Contini sv (23' st Maldonado 5, 29' st Calaiò sv), P. Cannavaro 5.5, Domizzi 6, Garics 6, Hamsyk 6.5, Gargano 6.5, Bogliacino 6.5, Savini 5.5, Lavezzi 6.5, Zalayeta 6 (37' st Sosa sv). (22 Gianello, 2 Grava, 4 Montervino, 24 Dalla Bona). All.: Reja 6.
Arbitro: Rosetti di Torino 6.
Reti: nel st 9' Bogliacino, 12' Gio. Tedesco, 22' Gio. Tedesco.
Note: angoli: 5-3 per il Palermo. Recupero: 2' e 6'. Ammoniti: P. Cannavaro, Maldonado per gioco falloso, Hamsyk per proteste, Jankovic, Caserta per ostruzionismo. Spettatori: 25.138, per un incasso di 398.709,92 euro.
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Dopo un mese e mezzo esatto, il Palermo interrompe il proprio digiuno di vittorie e riconquista tre punti. I rosanero, che hanno confermato i progressi sul piano caratteriale già messi in mostra domenica scorsa a Genova, hanno superato di slancio il Napoli, ribaltando nel giro di 13' il vantaggio di Bogliacino. Nonostante cinque assenze pesantissime (Bresciano, Miccoli, Guana, Amauri e Migliaccio), i padroni di casa si sono riscattati alla grande, aggiudicandosi l'atteso derby delle due Sicilie vietato ai tifosi partenopei e al loro tradizionale folklore, ma ugualmente pirotecnico, vibrante e di buoni contenuti tecnici.
Il primo tempo si gioca su ritmi molto alti: Palermo e Napoli non si risparmiano e alla fine saranno in tutto nove le occasioni da gol confezionate dalle due squadre (5 a favore degli ospiti, 4 dei padroni di casa). Difficile stabilire, nella rivisitazione degli episodi salienti, chi dei due dovrebbe mordersi di più le mani, visto che il Palermo colpisce addirittura due pali, fra il 20' e il 21'. C'è grande agonismo in campo, ma anche una certa dose di fair-play, tutto a beneficio dello spettacolo, che resta sempre attraente. Gli applausi, ben presto, si sostituiscono ai fischi piovuti sul capo di Colantuono durante e dopo il match contro il Parma.
Davanti agli occhi del presidente Zamparini, il Palermo parte con il piede sull'acceleratore, ma è il Napoli ad andare vicino al gol al 10' con Lavezzi, che raccoglie una corta respinta dei difensori avversari e, dall'interno dell'area, impegna Fontana in una parata difficilissima vicino al palo di destra. Cavani, poco dopo il quarto d'ora impegna Iezzo, mentre Hamsyk spreca il pallone dell'1-0 all 8', calciando alto a tu per tu con Fontana, al culmine di una bella triangolazione Gargano-Bogliacino.
Nemmeno il tempo di rifiatare e Tedesco timbra il palo, raccogliendo di testa un cross dalla sinistra di Capuano. Passano pochi secondi e un tiro di Brienza dai 18 metri si stampa sullo stesso montante alla sinistra di Iezzo. Non è serata. Ma non sembra esserla nemmeno per il Napoli, come testimonia Zalayeta, il cui colpo di testa a pochi metri da Fontana finisce alto di poco. Una punizione del solito Brienza finisce alta al 37' e al 42' Lavezzi - da non più di 8 metri - spara addosso a Fontana, sempre bravo e reattivo. Il tempo si chiude ancora con Brienza che cerca la via della rete, ma Iezzo fa ancora buona guardia.
Il secondo tempo appare ancor più promettente del primo: il Napoli passa dopo 9' con Bogliacino che raccoglie di testa un cross dalla destra di Lavezzi e, dopo un violento scontro con Zaccardo, deposita il pallone alle spalle di Fontana. La squadra di Reja non fa in tempo a godersi l'1-0, perchè Giovanni Tedesco ristabilisce la parità con un gran tiro a parabola (c'è però una deviazione) che fa esplodere di gioia il Barbera. Lo stesso idolo di casa, nato a cresciuto a poche centinaia di metri dallo stadio e poi emigrato per motivi calcistici, confeziona il raddoppio con una deviazione su corner di Brienza (poi corsa verso il figlio alle spalle della porta e abbraccio da libro Cuore) che vale la vittoria e pone fine al gelo fra tifosi e squadra.
Il finale è vietato a chi soffre alle coronarie: il Napoli si tuffa disperatamente in avanti, rischia sui contropiede del Palermo, ma sfiora in diverse occasioni il pari che avrebbe anche meritato, ma non è riuscito a raggiungere perchè una volta tanto il dispositivo di difesa del Palermo è apparso inespugnabile. Anche questo fa parte dei progressi palesati dai rosanero che, dopo la buona prestazione di Genova, sono riusciti anche a scrollarsi di dosso la sindrome del Barbera. E così, i fischi hanno lasciato spazio ai cori d'incitamento. Basta poco per cambiare il destino di un allenatore. [La Sicilia]
TORINO - CATANIA 1-1
Il Catania non molla mai. Torino, occasione persa
di Alessandro Ruta (www.gazzetta.it, 11 novembre 2007)
Non ha ancora vinto in trasferta, il Catania, ma è una squadra che non molla mai, nemmeno in dieci e nemmeno sotto di un gol. Il Torino se n'è accorto ben presto. D'altronde, se non si chiudono le partite la beffa è sempre dietro l'angolo. Ma i granata, più che per il risultato, si devono preoccupare dell'infermeria, sempre più affollata. Rosina si è fatto male agli adduttori; ben più grave l'infortunio a Di Michele, il cui ginocchio ha avuto una brutta torsione su intervento di Polito. Bravi, comunque, gli uomini di Baldini, abili a raddrizzare un match in salita con una prestazione tutto cuore. Finisce 1-1.
ROSINA CRAC - Novellino prima ancora che al Catania deve pensare agli assenti. Ultimo, Matteo Sereni: in porta per granata va quindi Fontana. Ovviamente, arriva a partita in corso l'ennesima tegola. Rosina tenta uno scatto e si fa male agli adduttori quasi subito. Cambio, dentro Malonga. Qui gli ospiti approfittano dell'attimo di sbandamento del Torino. E' un mini-assedio di cinque minuti che si chiude con un incredibile errore di Spinesi di testa, su cross di Edusei. Poi i padroni di casa si scuotono e sono dolori: Ventola si trasforma in Vialli e in rovesciata colpisce la traversa. La palla resta lì ed è proprio Malonga, seppur cincischiando un po', a scaricare l'1-0 in rete. Partita ribaltata in un amen.
NERVOSISMO - Nel Catania cresce il nervosismo. Al 25' Spinesi cade in area: rigore o simulazione? Stefanini sceglie la seconda opzione, anche se forse un non-fischio sarebbe stato meglio. Nel dubbio Vargas va dall'arbitro e lo applaude. Male: il cileno si becca l'espulsione. Baldini a quel punto decide di lasciare tutto così com'è. Oddio, Mascara terzino destro pare un azzardo, e infatti il Torino crea almeno altre tre palle-gol prima dell'intervallo, non concretizzate. A quel punto il tecnico dei siciliani butta dentro Sardo per Colucci, che tornava titolare dopo sei mesi.
DORMITA - Tante occasioni sbagliate poi alla fine le paghi. Così il Catania, sornione a inizio ripresa, al primo affondo trova il pari. Cross al rallenty di Sabato sul quale nessun difensore del Torino interviene. Spinesi fa pure velo, involontario, e Fontana rimane spiazzato. In agguato c'è Martinez che, a porta vuota, non può esimersi dall'appoggiare in rete. Il pari del Catania è uno shock per Novellino, che poco prima si era coperto con Grella al posto di Malonga. Scelta sciagurata, a posteriori. E' shock anche l'infortunio di Di Michele, su cui frana Polito in uscita bassa. Il ginocchio dell'attaccante si piega sinistramente, ma il portiere catanese, che ha preso il pallone, comunque non ha colpe. La partita di fatto finisce lì. Da applausi, a prescindere, il gesto di Polito, che dopo il fischio finale corre negli spogliatoi per informarsi sulle condizioni del collega.