Le Siciliane di A [I giornata]
Che inizio... (Palermo-Napoli 0-3). Che inizio!!!! (Roma-Catania 2-2)
La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti!
Ci ritroviamo dopo qualche mese di stop (?), nel quale abbiamo gioito per la Nazionale, con il secondo posto all'Europeo e con gli atleti italiani alle Olimpiadi. Ora torna il campionato di serie A con le sfide della prima giornata dove le squadre siciliane hanno iniziato in maniera diametralmente opposta.
Ho dato lo stesso titolo al Palermo ed al Catania perché questo è il mio stato d'animo: inizio disastroso per i rosanero, capaci di perdere 0-3 con il Napoli, inizio spettacolare per i rossazzurri capaci di andare a pareggiare con la Roma per 2-2, andando 2 volte in vantaggio.
Parliamo del Palermo: ci siamo lasciati con la banda del buco in difesa, peggior difesa della serie A, e ricominciamo con 3 gol subiti. Niente gioco, forma approssimativa, idee zero, voglia ancora meno.
E Sannino a sbracciarsi in panchina, con la faccia sconsolata.
Mah! Vero, mancavano diversi giocatori, i nuovi acquisti non erano tutti in campo, ma la condizione fisica e la voglia e quella che più mi ha deluso.
Il Napoli, se giocava per tutta la partita con l'intensità di alcuni tratti, avrebbe realizzato una caterva di gol.
Ma era la prima! Aspettiamo fiduciosi il prosieguo.
Ed ancora complimenti al Catania, che ha messo sotto la Roma di Zeman, che ha pareggiato solo grazie a due gioielli di Osvaldo e Nico Lopez.
A lunedì prossimo. [A.G.]
PALERMO - NAPOLI 0-3
PALERMO (3-5-2): Ujkani 5, Cetto 6, Von Bergen 5.5, Munoz 5.5, Pisano 5.5, Barreto 5.5 (dal 35' st Budan sv), Donati 5 (dal 10' st Arevalo Rios 5), Brienza 6 (dal 29' pt Migliaccio 6), Bertolo 5, Hernandez 4, Miccoli 6 (99 Benussi, 3 Di Matteo, 7 Viola, 15 Milanovic, 22 Brichetto, 29 Garcia, 50 Sanseverino, 89 Morganella). All.: Sannino 5.
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6.5, Campagnaro 6.5, Cannavaro 6, Britos 6, Maggio 7, Behrami 6.5, Inler 6.5 (dal 32' st Vargas 6), Hamsik 7.5 (dal 44' st Donadel sv), Aronica 6, Insigne 6 (dal 16' st Dzemaili 6), Cavani 6 (22 Rosati, 2 Grava, 15 Colombo, 21 Fernandez, 55 Gamberini, 77 Bariti). All.: Mazzarri 7.
Arbitro: Orsato di Schio 6.
Reti: nel pt al 48' Hamsik, sel st al 34' Maggio e al 43' Cavani.
Note: angoli 6 a 5 per il Palermo. Recupero: 4' e 4'. Ammoniti: Von Bergen, Aronica e Barreto per gioco falloso, Bertolo e De Sanctis per comportamento non regolamentare. Spettatori: 20.781 per un incasso di 319.187 euro.
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Viaggia sull'asse Hamsik-Maggio la prima vittoria del Napoli, corsaro al Barbera contro il Palermo, ancora sperimentale, di Sannino. Ai campani bastano le azioni sulla destra dello slovacco e dell'azzurro per scardinare la difesa rosanero.
La svolta della gara arriva nei minuti di recupero della prima frazione con Maggio che serve Hamsik in area. Il "tenore" non si fa scappare l'occasione e con un bolide sotto l'incrocio fulmina Ujkani. Lo slovacco ricambia il favore nella ripresa, dopo alcune sfuriate dei rosa, e serve il compagno con un lancio lungo trenta metri. Stop, tiro e partita in cassaforte. Prima del sipario arriva anche Cavani che non fallisce il comodo colpo di testa su assist di Vargas.
Sannino deve rinunciare a Mantovani e Ilicic, infortunati, e si copre con un 3-5-2 robusto. Difesa con Cetto, Von Bergen e Munoz, a centrocampo esordisce Brienza e in avanti la collaudata coppia Miccoli-Hernandez. Senza Pandev, squalificato, Mazzarri si affida a Insigne e Cavani. In un primo tempo giocato a sprazzi da entrambe le squadre, è il Napoli ad avere la meglio dopo aver sprecato una clamorosa occasione al 40' con Cavani: traversa piena da un metro su assist di testa di Maggio.
Un Palermo ordinato, ma senza fantasia, è riuscito a tenere testa ai più quotati avversari per oltre 45 minuti, avendo anche l'occasione di andare in vantaggio. Al 32' una punizione di Miccoli trova la testa di Pisano, appostato nell'area piccola. Il colpo, a botta sicura, incoccia il corpo di De Sanctis, uscito alla disperata. Ma è il Napoli a fare la partita e a rendersi pericoloso dopo un primo quarto d'ora di studio.
Tra il 17' e il 19' i rosanero riescono per due volte a sventare gli attacchi partenopei prima con Ujkani che respinge la spizzata di Insigne su cross di Campanaro dalla destra e poi con Cetto che si immola per fermare un irresistibile Cavani che con un doppio dribbling si era infilato in area. Tanti muscoli e poca testa per il Palermo che alla mezz'ora deve rinunciare anche a Franco Brienza. Sfortunato ritorno per il centrocampista di Cantù che esce per un guaio muscolare. Al suo posto entra Migliaccio, applaudito dal pubblico nonostante un'estate passata ad aspettare il trasferimento richiesto.
Il Palermo, anche nella ripresa, è tutto sulle spalle di Miccoli, unico a provarci a ripetizione da fuori area. Sannino fa entrare il nuovo arrivato Rios per dare verve a un centrocampo senza idee. Non è un caso che le occasioni migliori capitano sui piedi di due difensori, Pisano e Cetto, e su azioni da fermo.
Proteste al 20' per un fallo di Maggio sul centrale argentino del Palermo che è riuscito a tirare in caduta. Per Orsato è solo calcio d'angolo. Passa il tempo e il Napoli non punge. L'ultima speranza dei rosa, prima del raddoppio di Maggio che chiude la gara, è sui piedi del capitano che alla mezz'ora sfiora la rete con un potente destro rimpallato da Aronica in corner. Al 43' arriva anche il sigillo del "matador" che mette la sua firma sulla netta vittoria degli azzurri di Mazzarri.
ROMA - CATANIA 2-2
ROMA (4-3-3): Stekelenburg 6, Piris 5, Burdisso 6, Leandro Castan 5.5, Balzaretti 6.5, Bradley 5, De Rossi 5.5, Pjanic 5 (27' st Florenzi s.v.), Lamela 5.5 (27' st Marquinho s.v.), Osvaldo 6.5, Totti 5 (40' st Lopez 6.5). (1 Lobont, 3 Marquinhos, 11 Taddei, 46 Romagnoli, 77 Tachtsidis, 14 Bojan). All.: Zeman 5.5.
CATANIA (4-3-3): Andujar 6, Alvarez 5, Bellusci 6.5, Legrottaglie 6.5, Marchese 7, Biagianti 6 (40' Sciacca s.v.), Lodi 7, Almiron 6.5, Barrientos 6 (16' st Castro 6), Bergessio 5.5 (31' Antenucci s.v.), Gomez 7.5. (1 Frison, 29 Terracciano, 3 Spolli, 33 Capuano, 30 Salifu, 16 Llama, 24 Ricchiuti, 15 Morimoto, 35 Doukara). All.: Maran 7.
Arbitro: De Marco di Chiavari 5.5
Reti: nel pt 29' Marchese; nel st 14' Osvaldo, 24' Gomez, 47' Lopez.
Note: angoli 11-2 per la Roma. Recupero: 1' e 4'. Ammoniti: Bradley, Burdisso, Marquinho, Alvarez, Marchese per gioco scorretto. Spettatori: 55.000.
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Un punto pesante messo da parte, ma anche due sfumati per un'inezia. L'esordio in campionato del Catania lascia alla formazione di Maran sensazioni contrastanti.
Gli etnei tornano da Roma con un 2-2 (stesso risultato della passata stagione) che vale senza dubbio non poco anche perchè frutto di una prestazione complessivamente più che positiva, ma anche con il grande rimpianto per non aver portato a casa una vittoria ormai a un passo e svanita solo nei minuti di recupero, quando una giocata individuale di Nico Lopez e una traversa colpita da Castro una manciata di secondi più tardi hanno negato ai rossazzurri la prima vittoria esterna della storia contro i giallorossi in campionato.
Un vero peccato per la squadra guidata da Maran, che sfiora un debutto in A da sogno. Alla sua prima panchina nella massima serie, il tecnico trentino vede i suoi giocare con personalità e spigliatezza per l'intero primo tempo contro una formazione gasata dall'effetto Zeman e da ben 55 mila spettatori in tribuna all'Olimpico.
Lo sbandierato assalto all'arma bianca dei capitolini, in realtà, non crea problemi al Catania, che con il suo rodato 4-3-3 regge senza affanni gli attacchi poco incisivi di Totti e compagni e non rinuncia a ripartire approfittando della brillantezza di Gomez e di una fase difensiva avversaria che, come tradizione zemaniana, è tutt'altro che irreprensibile.
Dopo aver messo i brividi a Stekelenburg con un potente destro dalla distanza di Almiron, gli etnei passano sugli sviluppi di una punizione calciata da Almiron e sporcata da Osvaldo: la palla arriva a Marchese (oltre la linea dei difensori avversari), che, come lo scorso anno, fa centro. A parte una conclusione ravvicinata di Lamela respinta accidentalmente da Osvaldo, la Roma riesce a combinare poco sino all'intervallo rischiando ancora grosso quando Gomez duetta bene con Barrientos ma in area non riesce a superare Stekelenburg con un rasoterra.
Solo nella ripresa i rossazzurri accusano qualche sofferenza contro i capitolini, che alzano i ritmi, spingono di più, soprattutto a sinistra, colpiscono il palo con un colpo di testa di Osvaldo e trovano il pari con una spettacolare rovesciata dello stesso Osvaldo su imbeccata di De Rossi. L'Olimpico si esalta, i giallorossi sembrano credere alla vittoria, ma il Catania tiene duro affidandosi a un copione che conosce bene, si riporta in avanti e colpisce ancora con Gomez, il migliore in campo, che s'inserisce sulla sinistra, raccoglie il servizio di Lodi (in fuorigioco di rientro) e batte Stekelenburg con un preciso diagonale.
A questo punto sembra davvero fatta perché la Roma accusa il colpo e perde pure l'acciaccato Totti. L'uscita del capitano si rivela però un episodio propizio per i padroni di casa: Zeman butta nella mischia Nico Lopez e l'uruguaiano s'inventa al secondo minuto di recupero il 2-2 con un sombrero che fa fuori Alvarez e brucia Andujar. Nel folle finale, gli etnei avrebbero anche la possibilità di tornare a segno, ma Castro, entrato al posto di Barrientos, colpisce la traversa a Stekelenburg battuto.
Fonte: Lasiciliaweb Sport
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