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Le Siciliane di A: il derby siciliano finisce in parità. Messina e Palermo pari in tutto

Tutta la Sicilia col fiato sospeso per il derby che ha visto pareggiare giallorossi e rosanero

12 novembre 2004

MESSINA - PALERMO 0-0
Messina (4-4-2): Eleftheropoulos 6; Zoro 6 (48' st Eramo sv), Zanchi 5.5, Rezaei 6, Aronica 5.5; Ametrano 5.5 (31' st Rafael sv), C. Coppola 6.5, Donati 7.5, Iliev 6.5; N. Amoruso 6, Di Napoli 4 (31' st Yanagisawa 6.5). (12 Sorriso, 7 Gonias, 30 Cucciari, 58 D'Alterio). All.: Mutti 5.5.
Palermo (4-4-1-1): Guardalben 6; Zaccardo 5.5, Biava 6, Barzagli 6.5, Conteh 6.5; M. Gonzalez 6, Corini 5.5 (40' st Barone 6), Morrone 6, Santana 5 (30' st Grosso sv); Zauli 6 (17' st Farias 6); Toni 6. (1 Santoni, 6 Terlizzi, 20 Raimondi, 90 Brienza). All.: Guidolin 6.
Arbitro: Dondarini di Finale Emilia 5.
Note: angoli: 10-8 per il Palermo Recupero: 1' e 3' Ammoniti: Zauli, Rezaei e Zanchi per gioco scorretto Spettatori: 35.000. Prima dell'inizio della partita è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Umberto Mannocci, il primo allenatore ad avere portato il Messina in Serie A, scomparso sabato scorso.
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Messina e Palermo si dividono la posta in palio nel derby del centenario (il primo match risale al 1904) e portano a casa un punto che muove la classifica, al termine di un confronto che ha distillato emozioni, ma ha tenuto ugualmente con il fiato sospeso il pubblico del San Filippo.

Giallorossi e rosanero sono stati pari in tutto: un tempo per parte (il primo del Messina), un palo ciascuno e alcune recriminazioni. Insomma, uno 0-0 che non fa una piega e permette ai due tecnici di guardare avanti (il discorso riguarda più Francesco Guidolin che Bortolo Mutti) con un pizzico di ottimismo in più. Messina e Palermo non hanno fatto moltissimo per superarsi, ma non si sono mai accontentati e fino alla fine hanno cercato di piazzare il colpo vincente.

Le poche emozioni (rigori negati, pali colpiti) si sono concentrate tutte nel finale di una partita che rimarrà alla storia solo perchè per la prima volta metteva di fronte le due squadre nel campionato di Serie A. L'allenatore del Palermo sceglie la strada del turn-over, facendo riposare Barone e Grosso, finora sempre presenti nelle precedenti dieci sfide. Dentro Conteh, che non giocava dal 25 settembre (Juventus-Palermo 1-1), e Morrone. Sulle fasce viene proposta, e anche questa è una novità, la coppia tutta argentina formata da Santana e Mariano Gonzalez.

Il Messina risponde con due punte, Nicola Amoruso e Di Napoli, più il serbo Iliev, che è un attaccante di ruolo (o almeno lo era nel Partizan Belgrado), ma qui gioca sulla fascia sinistra. Mutti è in difficoltà, lo conferma il fatto che in un colpo solo deve rinunciare a Storari, Sullo, Mamede, Giampà, Zampagna, Mirko Conte, Luca Fusco e Parisi. Il tecnico giallorosso, pertanto, inserisce Aronica sulla fascia sinistra e conferma il greco Eleftheropoulos, ex Olympiakos, fra i pali.

La partita non offre molto: il Messina parte senza grandi ambizioni, il Palermo invece cerca subito (5') il colpaccio con un'azione partita dai piedi di Gonzalez, rifinita da Zauli e finalizzata da Toni, che trova pronto alla parata il portiere del Messina. I giallorossi, anche per via del campo allentato, stentano: ci pensa Iliev e trascinarli con alcuni spunti sulla sinistra che fanno ammattire Zaccardo. Al 15' il serbo lascia sul posto Biava e conclude fuori dal limite.

Gli uomini di Mutti sembrano sempre sul punto di decollare, ma non riescono a spiccare il volo. La montagna di sovrapposizioni, triangolazioni e grandi ripartenze (nonostante il campo) partorisce il topolino di una mezza occasione (tiro di Donati, smorzato da Biava, con parata di Guardalben). Il veleno sta nella coda: prima Zanchi intercetta con una mano una deviazione di Toni in piena area, poi Zoro, sempre all'interno dei sedici metri del Messina, frana su Gonzalez. Poco prima erano stati i giallorossi a reclamare il rigore per un contatto in area fra Biava e Amoruso.

Nella ripresa è ancora il Palermo che cerca di sorprendere il Messina con un pallone tagliato da destra a sinistra per Gonzalez che, a un paio di metri dalla porta, viene anticipato da Ametrano. Il derby non decolla, il Palermo cerca le fasce con maggior insistenza, ma il Messina si difende bene. Guidolin sostituisce Zauli con Farias, ma è Zaccardo a sfiorare il gol al 19' con un sinistro sporco che lambisce il palo, su punizione di Corini. Spiovono palloni nell' area di Eleftheropoulos, ma il Palermo non riesce a trovare la deviazione vincente.

Di Napoli è impercettibile, ma è pur vero che gli arrivano pochi palloni giocabili. Un cross di Coppola, al 27', costringe Conteh a una deviazione affannosa, e pericolosa, in angolo. Al 29' Toni spreca la più ghiotta palla-gol dell'intero match: viene servito in profondità da Farias, entra in area dalla destra e fa partire un diagonale rasoterra che si stampa sul palo a portiere battuto. L'ultima emozione (ma c'è anche un tiro di Barone deviato in angolo da Eleftheropoulos) viene dall'oriente: la regala il giapponese Yanagisawa, raccogliendo di testa un cross dalla sinistra di Aronica (unico palermitano in campo) e colpendo la traversa a portiere battuto.

- Mutti e Guidolin d'accordo: "Il pari va bene"

Fonte: La Sicilia.it

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12 novembre 2004
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