Le Siciliane di A. Il Messina ferma la Juve dei record. Il Palermo fermo con il Chievo ad uno 0-0

MESSINA - JUVENTUS 2-2
Messina (4-4-2): Caglioni 6; Zanchi 6, Rezaei 6, Aronica 6.5, Cristante 6; Rafael 6, Coppola 6.5 (24' st Nocerino 6), Donati 6 (39' st Antonelli sv), Biondi 6.5 (29' st Sullo sv); Floccari 7.5, Nanni 6. In panchina: Pansera, Innocenti, Tummiolo, Yanagisawa. Allenatore: Mutti 6.5
Juventus (4-4-2): Buffon 7; Pessotto 5, Kovac 5, Cannavaro 4.5, Balzaretti 5.5; Camoranesi 6.5 (19' st Mutu 6), Vieira 5.5, Emerson 5.5, Nedved 6.5; Del Piero 6.5 (8' st Thuram 6), Ibrahimovic 6.5 (40' st Trezeguet sv). In panchina: Abbiati, Giannichedda, Blasi, Olivera. Allenatore: Capello 6.
Arbitro: Farina di Novi Ligure 6.5.
Reti: 3' pt Floccari, 18' pt Ibrahimovic, 36' st Mutu (rig), 41' st Floccari.
Note: pomeriggio sereno, terreno in cattive condizioni. Spettatori: 38.000 circa. Espulso al 7' st Cannavaro per doppia ammonizione. Ammoniti: Zanchi, Cannavaro, Vieira, Coppola, Camoranesi. Angoli: 6-2 per il Messina. Recuperi: 0' pt e 4' st.

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Il ''piccolo'' e rimaneggiato Messina, ferma sul 2-2 la Juve dei record. Capello aveva fiutato il pericolo, temeva che la sua squadra si sentisse già campione dopo la vittoria di San Siro e il più 12 in classifica. Probabilmente, però, non si aspettava un Messina così autoritario e ben messo in campo da Mutti e sicuramente non pensava di subire l'exploit di Sergio Floccari, classe '81, ex Rimini, mai un gol in A e sabato protagonista di una splendida doppietta. Le attenuanti per "Don Fabio" ci sono, difesa in emergenza, squadra in 10 dopo l'espulsione di Cannavaro all'8' della ripresa e qualche giocatore di troppo fuori forma o con la testa altrove.
E dire che il Messina di sabato era in grande emergenza, con Mutti costretto a rinunciare agli infortunati Parisi, D'Agostino e Muslimovic e agli squalificati Storari, Di Napoli e Sculli. Centrocampo inventato con la coppia brasiliana Rafael-Bondi sulle fasce e con Donati e Coppola in mezzo. In avanti l'inedito tandem offensivo Nanni-Floccari. Da Capello ci si aspetta un corposo turn-over in vista della Champions, "Don Fabio", invece, privo di Birindelli, Zebina, Zambrotta, Chiellini e Zalayeta, concede un turno di riposo soltanto a Thuram e Trezeguet e in difesa si affida a Kovac che affianca Cannavaro. In avanti Del Piero e Ibrahimovic. I primi minuti della Juve confermano i timori della vigilia di Capello, i suoi hanno ancora la testa a San Siro o già a Brema dove mercoledì affronteranno il Werder in Champions League.

Nei primi minuti, infatti, in campo c'è solo il Messina che già al 3' passa in vantaggio con il primo gol in A di Floccari: splendido l'assist di Donati, bello il destro ad incrociare dell'ex punta del Rimini. La Juve soffre in difesa, Cannavaro e Kovac non si trovano e soffrono la fisicità di Nanni, Pessotto e Balzaretti concedono troppo sulle fasce, ma anche Emerson e Vieira vanno in difficoltà, pressati da Coppola e Donati. L'unica nota lieta per Capello arriva da Buffon, decisivo all'8' su Nanni che aveva sorpreso i due centrali bianconeri. Non sembra vero, ma la capolista è in ginocchio e sembra anche in giornata no quando, al 13', Ibrahimovic spedisce in curva un delizioso assist di tacco di Camoranesi.
Brutto errore, ma Ibra si riscatta al 18' battendo Caglioni con un bel diagonale destro a conclusione di un'azione da rugby, avviata da Del Piero e proseguita da Camoranesi e Nedved. Dopo 20 minuti scoppiettanti la partita si addormenta. La Juve, sicuramente più ordinata rispetto all'avvio, non forza, il Messina attende di agire in contropiede e negli ultimi 25' succede poco, anche se tra i bianconeri si mette in mostra un Nedved ispirato e già in forma Champions League. Nella ripresa nessun cambio, questa volta parte forte la Juve, splendida, al 2', l'apertura di Nedved che beffa tutta la difesa messinese e serve Del Piero, bello il destro del capitano che, però, sfiora soltanto il sette. All'8' Cannavaro completa la sua giornata no atterrando Rafael, beccandosi il secondo giallo, lasciando i suoi in 10 e costringendo Capello a sacrificare Del Piero.

Il difensore napoletano è comunque fortunato, perché un minuto dopo Floccari perde il tempo per il tiro dopo aver saltato Buffon e spreca la palla del 2-1. Messina in superiorità numerica, ma deciso a non concedere il fianco alla Juve che, però, non spinge più di tanto anche perchè non è per nulla in giornata almeno in 6-7 dei suoi uomini e per altro gioca in 10. Ibrahimovic è abbandonato a se stesso, ma fa comunque reparto da solo: al 30' Aronica lo atterra in area di rigore, Farina lascia correre, ma 5' più tardi concede la massima punizione per il fallo di Rafael sempre su Ibrahimovic.
Fuori Del Piero (sacrificato dopo l'espulsione di Cannavaro), sul dischetto va Mutu che batte Caglioni e firma il 2-1. La partita sembra chiusa, ma il Messina trova la forza per reagire e, al 41', ancora Floccari batte Buffon di testa firmando il 2-2 e una doppietta che non dimenticherà mai.
Messina si conferma campo tabù per la Juve, l'anno scorso finì 0-0, quest'anno 2-2, complimenti a Mutti.


CHIEVO - PALERMO 0-0
Chievo (4-4-2): Fontana 6; Moro 6, Mandelli 6, D'Anna 6, Lanna 6; Semioli 5.5 (43' st Luciano sv), Brighi 5.5, Giunti 6.5, Franceschini 5.5; Amauri 5.5 (27' st Obinna sv), Tiribocchi 5.5 (14' st Pellissier 6). In panchina: Squizzi, Zanchetta, Gemiti, Scurto. Allenatore: Pillon 6.
Palermo (4-3-2-1): Andujar 6.5; Zaccardo 6, Terlizzi 6, Barzagli 6, Grosso 6.5; Barone 6, Corini 6 (31' st Tedesco sv), Mutarelli 6; Gonzalez 7 (38' st Santana sv), Di Michele 6.5; Caracciolo 5.5 (27' st Makinwa sv). In panchina: Lupatelli, Brienza, Santana, Conteh, Rinaudo. Allenatore: Papadopulo 6.
Arbitro: Brighi di Cesena 6.
Note: giornata di pioggia, terreno in brutte condizioni. Spettatori: Ammoniti: Terlizzi, Giunti, Zaccardo, Mutarelli, Corini, Brighi. Angoli: 7-5. Recupero: 1' pt, 3' pt.

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Niente reti al Bentegodi tra Chievo e Palermo, risultato che premia oltremisura i gialloblù di Pillon. I rosanero giocano un'ottima partita sul piano tattico, tengono stabilmente l'iniziativa, mancano in concretezza per la poca precisione in zona gol. Il Chievo, che conquista un pareggio utilissimo per la zona Uefa, gioca decisamente al di sotto delle proprie potenzialità, limitato dall'ottima prova del Palermo, oltre che dalla giornata di scarsa vena dei suoi uomini migliori. Pillon risolve a favore di Brighi il ballottaggio a centrocampo con Zanchetta. Indisponibile l'infortunato Malagò che si aggiunge a Sammarco e Cossato. Per il resto formazione invariata rispetto a Treviso.

Papadopulo può contare su Barzagli, che ha superato i problemi muscolari accusati contro lo Slavia. Accanto a lui al centro della difesa spazio a Terlizzi, vista la squalifica di Biava. In avanti Caracciolo, supportato da Gonzalez e Di Michele. Partenza più aggressiva da parte del Palermo che mantiene costantemente il possesso della palla e si propone con passaggi di prima e scambi in verticale. Pressing stretto da parte del Chievo, abile a chiudere tutti gli spazi. Una occasione gol per parte nel giro del primo quarto d'ora: al 12' Di Michele, approfittando di un pallone messo in area da Gonzalez e toccato da Lanna, mette incredibilmente fuori davanti la porta. Immediata la replica del Chievo: Tiribocchi, sfrutta un errore di Barzagli, tira a botta sicura, Andujar devia in angolo.
Gonzalez e Di Michele sono molto vivaci in avanti e creano sovente problemi alla retroguardia gialloblù. La partita è bella, non mancano i capovolgimenti di fronte, anche se è il Palermo a tenere prevalentemente l'iniziativa, mentre il Chievo appare rinunciataria, un lontano parente di quello visto solitamente al Bentegodi. Al 39' bellissima azione tutta di prima del Palermo, spreca tutto Gonzalez che riceve palla in area e al volo spara altissimo. Il Palermo non sfrutta la netta superiorità e il primo tempo si chiude a reti inviolate. Non ci sono sostituzioni ad inizio ripresa.

La prima occasione è per il Palermo al 4': Di Michele vede il movimento di Caracciolo e lo serve al centro dell'area, l'attaccante prova l'esterno sinistro in acrobazia mandando fuori. Non cambia l'atteggiamento del Chievo che subisce continuamente l'iniziativa degli avversari che mancano però della necessaria incisività per andare a rete. All'11' ci prova la formazione di Pillon: ottima intuizione di Amauri dalla destra che pesca Semioli in posizione di attaccante il quale liscia il pallone. Spazio al primo cambio con il bomber Pellissier al posto di Tiribocchi.
Al 20' Di Michele prova il pallonetto su Fontana e per un soffio manda alto. Al 21' altra grande occasione per il Palermo con un ottimo pallone messo al centro da Zaccardo per Gonzalez che al volo con un destro manda alto di un soffio. Entrano i due nigeriani in panchina: Obinna per Amauri nel Chievo e Makinwa per Caracciolo nel Palermo. Per il resto Palermo prevalentemente in avanti, ma poche occasioni limpide.

''Non siamo stati sufficientemente lucidi sotto porta, ma è importante verificare che la squadra stia crescendo di partita in partita''. Il tecnico del Palermo Papadopulo è deluso dallo 0-0 contro il Chievo: ''Forse oggi il risultato di parità ci sta un pò stretto - dice il tecnico - ma è certo che se giochiamo sempre così ne vinceremo parecchie. Il Chievo non si accontenta della quota salvezza e ha le carte in regola per puntare ad un campionato importante come noi: abbiamo 12 partite a disposizione e possiamo scalare posizioni in classifica''.

Fonte: La Sicilia

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