Le Siciliane di A. Il Messina tocca la Uefa con un dito. Il Palermo salvo nel II° tempo grazie a Barone
Meridione... isole comprese. Siciliane in casa contro Cagliari e Reggina
MESSINA - CAGLIARI 2-1
Messina (4-4-2): Eleftheropoulos 6, Zoro 5,5, Rezaei 6, Cristante sv (10' pt Fusco 7), Aronica 6, Rafael 5,5, Coppola 6, Donati 5,5, D'Agostino 6, Zampagna 5,5 (30' st Amoruso 6,5), Yanagisawa 5 (18' st Di Napoli 5). (60 Santoro, 23 Mamede, 17 Giampà, 10 Iliev). All.: Mutti 6.
Cagliari (4-5-1): Iezzo 6, Albino 6, Bega 6, Loria 5,5, Agostini 5,5, Budel 6,5, Conti 6, Gobbi 5,5 (33 st Esposito 5,5), Pisano 5,5, Alvarez 6,5, Bianchi 6. (22 Brunner, 6 Lopez, 13 Sabato, 19 Brambilla, 35 Maltagliati, 10 Zola). All.: Arrigoni 6.
Arbitro: Messina di Bergamo 5,5.
Reti: 46' pt D'Agostino (rigore), 7' st Alvarez, 43' st Amoruso.
Note: angoli: 8 a 2 per il Messina. Recuperi: 1' e 5'. Ammoniti: Agostini, Zoro, Aronica, Pisano per gioco falloso, Loria per proteste, Conti per ostruzione. Spettatori: 30.000 circa.
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Tre punti per quello che ormai non è più un sogno: il Messina è probabilmente in Coppa Uefa (nel caso in cui la finale di Coppa Italia sarà Inter-Udinese). Nello spareggio del San Filippo la squadra di Mutti non gioca una grande partita ma ci mette come al solito il cuore nel momento decisivo e conquista una vittoria storica. C'è grande caldo caldo al ''San Filippo'' e le squadre lo sentono in maniera evidente sin dall'avvio della gara.
Il giovane Cagliari, senza la stelle Zola ed Esposito in panchina, appare più motivato e in due occasione mette paura alla retroguardia giallorossa con Bianchi. Si fa subito male Cristante ed entra in campo Fusco che mancava per infortunio da otto mesi. Per lui un'ovazione e una prova straordinaria. Mutti deve rinunciare a Di Napoli (in panchina) e preferisce il giapponese Yanagisawa a Iliev e Amoruso. I primi venti minuti scorrono via senza sussulti: Zampagna è troppo molle, Yanagisawa non lo supporta a dovere e D'Agostino trova pochi varchi. Iezzo resta inoperoso.
Il Messina viene avvertito al 23' da un colpo di testa ravvicinato di Bianchi che chiama al tuffo Eleftheropoulos e al 26' da un sinistro di Conti poco fuori. E ancora Bianchi al 37' spara fuori da ottima posizione. Insomma il Messina non c'è e buon per i giallorossi che il Cagliari è piuttosto impreciso. Poi al 44' Loria decide di trascinare a terra Zampagna in area e l'arbitro assegna il rigore.
Tira D'agostino e segna ma Messina fa ripetere perchè qualcuno era entrato in area. D'Agostino replica. Cagliari determinato a inizio ripresa: dopo sette minuti vola Budel sulla sinistra e mette al centro per Alvarez che di testa non ha difficoltà a mettere in rete di testa. Il Messina non ci sta e Mutti manda in campo Di Napoli per il deludente Yanagisawa. Al 22' l'area sarda sembra un flipper ma il pallone finisce tra le braccia di Iezzo.
Zampagna soffre il caldo e Mutti lo manda negli spogliatoi per Amoruso. Ultimi dieci minuti al fulmicotone. Le due squadre provano a conquistare un successo che può valere la Coppa Uefa: e ci riesce il Messina al 43' quando Amoruso, dall'alto della sua esperienza, protegge un pallone in area e poi si gira freddando Iezzo.
PALERMO - REGGINA 1-1
Palermo (3-4-2-1): Guardalben 5.5, Zaccardo 5, Barzagli 4, Conteh 6 (31' st M. Ferri sv), Santana 6 (17' st M. Gonzalez 5), Barone 6.5, Corini 5.5, Grosso 7.5, Brienza 6, Zauli 6, Toni 6. (1 Santoni, 4 Morrone, 6 Terlizzi, 20 Raimondi, 22 Mutarelli). All.: Guidolin 5.
Reggina (3-5-1-1): Soviero 7.5, Zamboni 6 (41' pt Piccolo 6), De Rosa 6.5, Franceschini 6.5, Cannarsa 6, Mesto 7, Paredes 6.5, Mozart 6, Balestri 7, Gia. Tedesco 5.5 (18' st Borriello 5), Bonazzoli 6.5 (44' Nakamura sv). (1 Pavarini, 30 Ceravolo, 31 Cosenza, 32 Missiroli). All.: Mazzarri 6.5.
Arbitro: Pieri di Lucca 4.
Reti: nel pt 36' Mesto; nel st 49' Barone.
Note: recupero: 4' e 5'. Angoli: 11-3 per il Palermo. Ammoniti: Mesto e Soviero per ostruzionismo, Borriello e De Rosa per gioco falloso. Spettatori: 33.046 per un incasso di 549.452,19 euro.
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Sale a sei turni il digiuno di vittorie del Palermo, che non riesce più a ritrovare la strada del successo, smarrita il giorno del derby contro il Messina. Contro una Reggina arcigna, ben disposta in campo, cinica ed essenziale per oltre 90', ma non per tutti i 99' di gioco, i rosanero hanno rischiato un tracollo casalingo che non avrebbero meritato, soprattutto per la rabbia messa in mostra nel finale e per il numero d occasioni (almeno una dozzina) costruite nell'ultima parte del match. Solo al 49' della ripresa i padroni di casa sono riusciti ad agguantare il pareggio, proprio all'ultimo assalto di un interminabile assedio che ha messo a dura prova il pacchetto arretrato degli amaranto.
E' stato un assalto all'arma bianca con pochi eguali, che solo per la mancanza della necessaria lucidità degli stoccatori in maglia rosanero (Toni su tutti) non ha prodotto una valanga di reti. Il Palermo, che non vince da oltre un mese, vuole chiudere in fretta il discorso-Uefa. Se possibile, oggi stesso. Per questo, almeno nei primi minuti, sembra voglioso e determinato. Ma è solo un'impressione. Ben presto, forse per il caldo e un po' per la stanchezza derivante da una stagione vissuta sempre col piede schiacciato sull'acceleratore, però, il ritmo dei rosanero cala vistosamente e la Reggina si adegua. Ma ha già un gol di vantaggio.
Ne viene fuori un primo tempo tutt'altro che spassoso, quasi privo di sussulti o di fraseggi apprezzabili. Di giocate a effetto nemmeno l'ombra. E' una partita di fine stagione, brutta e noiosa. C'è poca voglia di andare oltre il compitino e lo spettacolo ne risente. Fra l'8' e l'11' il Palermo, prima di entrare in letargo, ci prova con Brienza (destro sbagliato da buona posizione) e su angolo di Corini (Soviero alza in angolo). Al 9' Zamboni pesca in area Bonazzoli che incrocia da destra verso sinistra, ma il pallone si perde a lato. Zauli, su sponda di Toni, impegna Soviero, poi c'è solo spazio per il gol della Reggina che, a dispetto de gran caldo, gela la schiena dei tifosi rosanero (determinante l'errore nella scelta di tempo del centrale Barzagli, che libera al tiro Bonazzoli).
Il secondo tempo si apre con una conclusione velenosa di Paredes (2'), che sfiora la traversa. Il Palermo si riversa nella metà campo avversaria, nel tentativo di riacciuffare almeno un pareggio, ma va a cozzare contro il muro dei calabresi, che non concedono spazi. Squadra senza idee, quella di Francesco Guidolin, che butta palloni in area, sperando nella stoccata vincente del solito Toni. Oppure cerca la strada del tiro da fuori, come fanno Santana al 9' e Grosso al 21', ma Soviero è sempre attento. Al 14' si accende una furibonda mischia nell'area della Reggina, vanno al tiro un po' tutti, ma il muro davanti a Soviero regge bene.
Al 26' gli ospiti potrebbero chiudere il match ma, sugli sviluppi di un'azione portata avanti da Mesto e perfezionata da Bonazzoli, il nuovo entrato Borriello non riesce a inquadrare la porta. E' l'ultima incursione della Reggina che, da quel momento in poi, viene schiacciata nella sua area: il Palermo, fra il 35' e il 45', colleziona una decina di palle-gol limpidissime, con Toni, Barzagli, Barone, Zaccardo, ancora Toni e ancora Barone, ma Soviero appare insuperabile. All'ultimo assalto decide Barone, al primo gol in rosanero.
Fonte: La Sicilia
La classifica di serie A
Juventus 82 Milan 77 Inter 68 Udinese 60 Sampdoria 60 PALERMO 51 MESSINA 47 Cagliari 43 Livorno 43 Lazio 42 Lecce 42 Reggina 42 Bologna 41 Roma 41 Parma 40 Siena 39 Chievo 39 Fiorentina 38 Brescia 38 Atalanta 35