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Le Siciliane di A. Il Palermo (in crisi) cade col Siena. Il Catania fuori casa sconfitto dalla Roma

21 gennaio 2008

PALERMO - SIENA 2-3
La partita vista dal tifoso
Domenica scorsa ho invocato la brutta giornata, nata storta e finita peggio.
Oggi invoco la mera sfortuna, perché non è possibile perdere con una squadra avversaria che tira 3 volte in porta e segna 3 gol! Il Palermo di tiri ne fa 12 per partorire 2 gol, 1 rigore sbagliato, un paio di parate del portiere, un gol clamorosamente sbagliato da Simplicio...
Attenzione, le colpe sono anche dei rosanero, non è solo sfortuna, perché non si possono incassare 33 gol in 17 partite!
Ci vuole maggiore attenzione in difesa, maggior filtro a centrocampo e, perché no, un po di coraggio in più da parte del nostro allenatore. Perché ha rinnegato il tridente? Perché abbiamo perso a Genova con la Sampdoria? Prenda esempio da Ancellotti. Domenica ha vinto con il trio brasilero, lo ha riproposto, ha rivinto. Se esistono delle idee che funzionano si deve perseverare. Non è possibile cambiare per una sconfitta. Il risultato è stato un Palermo più pungente nel secondo tempo con le tre punte.
Comunque finiamo il girone d'andata in buona posizione di classifica.
Domenica andiamo a trovare la Roma. Speriamo bene.
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

Palermo (4-4-2): Fontana 5,5, Cassani 5 (1' st Capuano 5), Biava 5,5, Barzagli 5, Zaccardo 4,5, Guana 5 (2' st Tedesco 5,5), Migliaccio 5, Simplicio 4,5 (1' st Cavani 5,5), Caserta 5,5, Miccoli 5,5, Amauri 6,5 (1 Agliardi, 17 Jankovic, 23 Bresciano, 77 Rinaudo). All.: Guidolin.
Siena (4-3-1-2): Manninger 6, Rossettini 6,5, Portanova 6,5, Loria 6,5, De Ceglie sv (22' pt Rossi 6), Jarolim 6, Codrea 5,5, Vergassola 6, Locatelli 7 (5' st Alberto 6), Forestieri 7,5 (45' st Ficagna sv), Maccarone 6,5 (31 Eleftheropoulos, 6 Scardovelli, 9 Corvia, 70 Caetano). All.: Beretta.
Arbitro: Dondarini di Finale Emilia 6.5.
Reti: 4' pt Amauri, 5' pt Locatelli, 11' pt Maccarone, 31' st Miccoli (rigore), 33' st Loria.
Note: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 22.542 per un incasso di 346.132,92 euro. Ammoniti: Loria, Guana. Amauri, Manninger, Portanova, Alberto. Angoli: 13-5 per il Palermo. Recupero: 3' pt, 4' st.
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Il Siena riscatta lo stop con l'Inter portando via tre punti preziosissimi a Palermo. Per la formazione di Guidolin è la seconda sconfitta consecutiva (terza compresa la Coppa Italia). Il risultato di parità sarebbe stato quello più giusto, se gli episodi non avessero penalizzato in modo eccessivo il Palermo. Ciò non toglie nulla ai demeriti dei rosanero che confermano tutti i limiti di una difesa di burro, mentre il gioco latita e fa riferimento solo alle invenzioni dei singoli. Onore ai bianconeri che hanno avuto il merito di saper reagire ogni qualvolta si sono trovati in situazioni di difficoltà.
Guidolin cambia e rinuncia al tridente togliendo Cavani per fare spazio a Caserta; altre novità in difesa con l'inserimento di Cassano a destra e lo spostamento di Zaccardo a sinistra, mentre Capuano va in panchina; Bresciano recupera dopo la botta alla coscia ma parte dalla panchina; indisponibile Pisano, mentre Diana, vicino alla cessione, resta a casa. Beretta deve rinunciare allo squalificato Galloppa, sostituito da Jarolim; Rossettini in difesa rileva l'affaticato Bertotto, vincendo il ballottaggio con Ficagna; out anche Frick, gioca Forestieri.
Indisponibili anche Chiesa, Grimi, De Lazzari e i neo arrivati Porta e Rigano, per problemi di tesseramento.

Partenza decisa del Palermo che si porta subito in avanti: Amauri prova dopo pochi secondi a sorprendere il Siena con un gran destro da fuori che finisce di poco alto. Al 4' i rosanero passano: punizione dalla destra di Miccoli e colpo di testa vincente di Amauri. Non c'è tempo di festeggiare perché il Siena pareggia immediatamente: cross di De Ceglie in area, Locatelli sfrutta un rimpallo e batte Fontana. Tutto da rifare per il Palermo che si riporta in avanti e schiaccia il Siena nella propria metacampo.
Peccato che la difesa del Palermo sia in coma profondo: seconda azione del Siena e secondo gol: cross di Rossettini dalla destra, Maccarone anticipa Barzagli e di destro batte Fontana. Le emozioni si susseguono una dopo l'altra e anche la retroguardia del Siena è in vacanza: al 14' rigore per il Palermo per un ingenuo intervento di Loria su Guana: dal dischetto Miccoli spiazza il portiere ma colpisce la traversa; urge un po' di sale ai rosanero.

Al 19' miracolo di Manninger su un colpo di testa ravvicinato di Amauri. Dopo 22' cambio obbligato per Beretta che perde De Ceglie ed inserisce Rossi. Il ritmo rallenta dopo i primi minuti scintillanti. Subentra il nervosismo in casa Palermo, Amauri lotta come un leone, ma la maggior parte dei compagni non lo aiuta. Al 37' si rivede il Siena: Rossettini va a recuperare un pallone che sembrava fuori, cross per Forestieri che brucia sul tempo Barzagli  e spedisce alto davanti a Fontana.
Al 46' gran giocata di Barzagli che si fa spazio da solo in area e dà a Simplicio una palla da rigore che il brasiliano incredibilmente sbaglia. Doppio cambio nel Palermo ad inizio ripresa con Capuano e Cavani al posto di Cassani e Simplicio; in pratica Caserta e Zaccardo si spostano nelle loro naturali posizioni. Nel Siena si fa male anche Locatelli che lascia il posto ad Alberto. L'assedio del Palermo dura solo 10', poi i rosanero allentano la pressione e mostrano poche idee.

Al 21' ci pensa il solito Amauri a svegliare i rosanero con una gran rovesciata dal limite che si stampa sulla  traversa. Al 27' entra Tedesco per Guana, per il paleremitano è la presenza numero 500. Al 30' punizione di Miccoli e tocco di mano di Maccarrone: anche questa volta Dondarini indica il dischetto e Miccoli si fa perdonare firmando il 2-2. Anche questa volta è solo un lampo perché il Siena come nel primo tempo reagisce segnando: Loria trova un'incornata di testa fenomenale che beffa Fontana all'angolino. Il portiere del Palermo al 40' salva la propria porta su un destro di Forestieri. [Fonte: La Sicilia]


ROMA - CATANIA 2-0
Roma:
Doni; Cicinho, Mexes, Ferrari, Cassetti; De Rossi, Pizarro; Taddei (22'st Aquilani), Giuly (32'st Antunes) Mancini (42'st Esposito); Vucinic. In panchina: Curci, Brighi, Della Penna, Unal.  Allenatore: Spalletti.
Catania: Polito; Sardo, Silvestri, Terlizzi, Vargas; Izco (18'st Edusei), Baiocco, Biagianti (18'st Tedesco); Martinez (12'st Spinesi), Mascara, Colucci. In panchina: Bizzarri, Gazzola, Llama, Millesi. Allenatore: Baldini.
Arbitro: Orsato di Schio.
Reti: 8'pt Giuly; 12'st De Rossi (R).
Note: pomeriggio di sole, terreno in perfette condizioni, spettatori 50.000. Ammoniti: Mexes, De Rossi, Terlizzi, Sardo, Baiocco, Giuly, Mascara. Angoli: 6-5 per la Roma. Recupero: 1', 3'.
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La Roma batte il Catania e continua a sperare in un passo falso dell'Inter. All'Olimpico, non c'è il festival del gol dell'anno scorso (7-0) che tanto fece arrabbiare Pulvirenti ma un più modesto 2-0.
Priva di Totti, costretto dalla febbre a saltare la festa per i suoi 200 gol in giallorosso, e con una rosa ridotta all'osso per acciacchi di natura varia, la Roma fa più del suo dovere, trascinata da Ludovic Giuly che segna l'1-0. Nella ripresa è De Rossi a blindare il risultato con un rigore preciso e potente che smorza le ambizioni di un Catania sempre presente ma poco pungente.
Dire che la Roma è in emergenza è un eufemismo. Di Totti si è già detto, Panucci e Tonetto sono squalificati, Juan è infortunato e Perrotta, influenzato, non va nemmeno in panchina. Uomini contati per Spalletti, che piazza Vucinic di punta, Cassetti e Cicinho sugli out difensivi e Ferrari al centro con Mexes.

Undici confermato per Baldini, che ha Stovini squalificato e Spinesi, non al meglio, in panchina: confermato il modulo offensivo con il tridente (Martinez, Colucci e Mascara) e i tre a centrocampo che devono reggere il confronto con la mediana a due di casa (De Rossi-Pizarro).
Prima della partita arrivano allo stadio le notizie dei tre accoltellati tra i tifosi del Catania: due sono stati colpiti ai glutei, il terzo è stato ferito in modo grave alla schiena. In campo regna il fair-play, come testimoniano le immagini dell'abbraccio pre-gara tra i due mister. A far pendere il piatto della bilancia a favore dei giallorossi, che l'anno scorso ne fecero ben sette, è Giuly che fa gol, suggerisce, conclude e permette a Vucinic di ricavarsi spazio e gloria tra i centrali etnei non impeccabili in fase di chiusura. L'1-0 romanista arriva all'8', con un diagonale di Taddei che sbatte sul palo e la ribattuta di piatto di Giuly. Il Catania sbanda quando la Roma agisce di prima, anche se Cicinho e Cassetti vengono frenati da Martinez e Colucci.

Vucinic è ovunque e ingaggia con Polito un autentico duello rusticano: la curva gradisce ma il raddoppio non arriva. E allora il Catania piano piano si scuote, facendo venire brividi autentici con un bel colpo di testa di Terlizzi (25') e un tiro dal limite di Silvestri (30') su cui Doni mette una pezza. Lo stesso Silvestri, al 27', aveva regalato a Mancini un pallone d'oro, che il brasiliano sprecava malamente. Ripresa con il Catania che pare più brillante e con Mascara pericoloso in un paio di occasioni.

Tocca a Spinesi dare più peso all'attacco siciliano ma quando Baldini cambia del tutto il volto del suo centrocampo con gli inserimenti di Edusei e Tedesco, la Roma è già sul 2-0. La frittata la combina al 10' Terlizzi, che sbaglia l'anticipo su Taddei e poi lo fa cadere in area prendendolo per il pantaloncino.
Orsato non ci pensa un attimo così come De Rossi, che spara all'incrocio.
Si rivede all'Olimpico, dopo quattro mesi, Aquilani ed esordisce in campionato anche Antunes. Ma fino alla fine succede davvero poco, ad eccezione di una sberla di Mancini che Polito sventa in corner e una botta di Esposito nel recupero. [Fonte: la Repubblica]

- La classifica di serie A

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21 gennaio 2008
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