Le Siciliane di A. Il Palermo si accontenta del pareggio. Il Messina, punito dall'Atalanta
Palermo e Cagliari per un derby delle isole finito 0-0. Il Messina beffato dall'ultima in classifica
CAGLIARI - PALERMO 0-0
Cagliari (4-3-3): Iezzo 6, Lopez 6, Maltagliati 6, Loria 6, Agostini 6,5, Abeijon 6, Conti 6 (33' st Budel sv), Gobbi 6,5, Esposito 5,5 (29' st Alvarez sv), Zola 6 (25' st Albino sv), Bianchi 6. (22 Brunner, 14 Pisano, 13 Sabato, 19 Brambilla). All.: Arrigoni 5.
Palermo (4-3-2-1): Guardalben 6, Conteh 6 (42' st Ferri sv), Barzagli 6, Biava 6, Grosso 6,5, Santana 6, Corini 6, Barone 6,5, Brienza 6 (11' st Gonzalez 6), Zauli 5,5, Toni 5,5 (32' st Mutarelli). (1 Santoni, 6 Terlizzi, 4 Morrone, 20 Raimondi). All.: Guidolin 6.
Arbitro: Rosetti di Torino 6.
Note: angoli: 5-3 per il Palermo. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Corini, Grosso, Biava, Gobbi e Abeijon per gioco scorretto. Spettatori: 14 mila.
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Tante emozioni all'inizio, tanti sbadigli alla fine. Al Sant'Elia finisce 0-0 il derby delle Isole e alla fine è un pareggio che accontenta Cagliari e Palermo che si sono affrontate sotto un sole estivo nella classica partita di fine stagione. I rosanero di Guidolin sono apparsi più intraprendenti e meritavano di passare in vantaggio nel primo tempo, ma i sardi hanno dimostrato che, anche quando non sono in grande giornata, e privi di tre titolari riescono comunque a tenere bene il campo, confermando di meritare l'ottavo posto in classifica.
Cagliari senza gli squalificati Bega e Langella, sostituiti rispettivamente da Loria e Bianchi, mentre Suazo, ancora infortunato, non è andato neppure in panchina. Palermo senza l'infortunato Zaccardo, sostituito da Conteh, che si sistema sulla destra della linea difensiva, mentre dalla parte opposta Grosso (alla sua 100/a presenza in A) tiene a bada Esposito. Fa un gran caldo al Sant'Elia, ma il fattore climatico (al quale le due squadre isolane sono probabilmente abituate) non impedisce a Cagliari e Palermo di affrontarsi a viso aperto e confezionare, nel primo tempo, un susseguirsi incredibile di occasioni da gol, ben quattro a testa.
Clamoroso il palo colpito da Toni, al 4', liberato solo davanti a Iezzo da un retropassaggio errato di Loria. Ancora il bomber rosanero protagonista, in negativo, al 14', quando spara alto, da due passi, su cross rasoterra dalla sinistra di Grosso. Al 20' è il Cagliari a costruire una nitida occasione: Zola lancia Esposito sulla destra, cross teso di quest'ultimo verso il centro dell'area dove prima Gobbi non ci arriva e poi Agostini, solo davanti a Guardalben, calcia clamorosamente fuori. Ancora Palermo pericoloso in chiusura di primo tempo. Su angolo di Corini, al 36', Toni salta più alto di tutti ma sul colpo di testa, con Iezzo battuto, viene respinto sulla linea di porta da Agostini.
Siciliani più intraprendenti anche in avvio di ripresa, con il Cagliari in difficoltà a ripartire vista la contemporanea assenza di due contropiedisti come Langella e Suazo. Zola, reduce da un lungo infortunio, non è al top della condizione, e a parte qualche applauditissimo tocco di classe, non incide, mentre Esposito sulla destra non riesce a sfondare. I rossoblù sembrano aver smarrito quel dinamismo e quella lucidità che li avevano permesso di confezionare, in casa, una serie impressionate di vittorie.
Il Palermo, dal canto suo, dopo l'ottimo primo tempo, decide alla fine di tirare i remi in barca e di accontentarsi del pari. Solo due, i brividi nella ripresa (a parte i soliti fischi del pubblico all'indirizzo di Arrigoni, al momento della sostituzione di Zola, stavolta con Albino). Al 23' Esposito tenta il pallonetto su Guardalben calciando però troppo alto. Al 34' su punizione-cross dalla sinistra del neo entrato Albino, Abeijon colpisce bene di testa ma il portiere rosanero c'è e neutralizza la conclusione dell'uruguaiano.
ATALANTA - MESSINA 2-1
Atalanta (3-5-2): Calderoni 6.5, Rivalta 6.5, Natali 6.5, Sala 6, Motta 6, Mingazzini 6.5 (15' st Migliaccio 6), Bernardini 7, Marcolini 6.5, Adriano 6 (27' st Capelli 6), Lazzari 5.5 (1' st Budan 6.5), Makinwa 6. (1 Taibi, 19 Montolivo, 77 Pagano, 9 Sinigaglia). All.: Rossi 7.
Messina (4-2-3-1): Eleftheropoulos 6.5, Zoro 6.5, Rezaei 6, Cristante 6, Aronica 6, Donati 6.5, Cucciari 6.5, Giampà 5.5 (19' st Iliev 5.5), D'Agostino 5.5 (9' st Rafael 6), Di Napoli 5.5 (9' st Yanagisawa 6), Zampagna 6. (60 Santoro, 58 D'Alterio, 25 Fusco, 18 Amoruso). All.: Mutti 6.
Arbitro: Racalbuto di Gallarate 6.5.
Reti: nel pt 36' Zampagna, nel st 3' Adriano, 8' Bernardini.
Note: angoli: 7-2 per l'Atalanta. Recupero: 2' e 3' Ammoniti: Sala, Cucciari e Aronica per gioco pericoloso Note: spettatori 15 mila circa.
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Al termine del primo tempo di Atalanta-Messina la situazione dei bergamaschi pareva compromessa, con tutti e due i piedi in serie B. La squadra nerazzurra aveva, sì, mantenuto a lungo l'iniziativa e anche sfiorato il gol su una punizione di Adriano respinta dalla traversa ma, sul capovolgimento di fronte, si era ritrovata sotto di un gol, per via di una conclusione di Zampagna, deviata in modo decisivo da Sala.
Tutt'altra musica, invece, nella ripresa. La formazione di Delio Rossi, con Budan al posto di Lazzari, a fianco di Makinwa, ha mostrato ben altra aggressività, avrebbe potuto pareggiare dopo soli 52' (decisivo, però, l'intervento del portiere messinese su una deviazione di testa di Mingazzini), ha raggiunto l'1-1 al 3' grazie ad Adriano, con pallone ribadito in gol da Marcolini, anche se aveva già superato la linea bianca. L'Atalanta ha insistito e, cinque minuti dopo, ha messo a segno il colpo del ko, con Bernardini, abile a sfruttare un passaggio di Makinwa.
I nerazzurri avrebbero potuto prendersi i restanti 40 minuti meno complicati, se le sue punte fossero state meno precipitose nelle conclusioni. Nei minuti finali, poi, è stato Sala a mangiarsi una ghiotta occasione: liberissimo, su centro di Marcolini, il difensore atalantino ha calciato debolmente a lato. E' arrivata, comunque, una vittoria che tiene aperta la speranza per l'Atalanta. Il Messina, dopo essersi trovato in svantaggio, ha giocato con una certa determinazione in attacco senza però riuscire ad impensierire il portiere Calderoni che in un paio di circostanze ha dimostrato grande sicurezza.
La squadra di Mutti è mancata in attacco dove nessuna delle punte che sono state ruotate nel corso della gara ha offerto un apporto apprezzabile mentre è stato notevole il lavoro a centrocampo sia di Donati che di Cucciari. Certamente l'assenza di un uomo come Coppola si è fatta sentire. L'Atalanta deve moltissimo al suo regista (in questa circostanza anche realizzatore) Bernardini ma tutta la squadra ha mostrato una grande forza d'animo agguantando un risultato importante che le tiene aperte le porte della salvezza anche se tutto si deciderà domenica prossima sul campo della Fiorentina, un vero e proprio spareggio-salvezza.
Sicuramente, nella squadra bergamasca, merita una citazione particolare in difesa con Rivalta e Natali mentre in attacco è stato decisivo l'inserimento di Budan, giocatore che Delio Rossi potrà forse decidere di utilizzare con maggiore insistenza nelle prossime partite. Con lui in campo, l'Atalanta riesce a dare un po' di profondità al suo gioco offensivo.
Fonte: La Sicilia
La classifica di serie A
Juventus 79 Milan 76 Inter 65 Udinese 59 Sampdoria 59 PALERMO 50 MESSINA 44 Cagliari 43 Livorno 43 Bologna 41 Lazio 41 Lecce 41 Reggina 41 Roma 40 Parma 40 Siena 39 Fiorentina 37 Chievo 36 Brescia 35 Atalanta 34