Le siciliane di A. La prima vittoria del Palermo a Cagliari. Sconfitta interna per il Catania ad opera della Fiorentina
Il Palermo vince al Sant'Elia di Cagliari, con un gol del campione del mondo Zaccardo, nei minuti iniziali della partita.Controllo tranquillo del match con piccole fiammate da parte del Cagliari, ma la logica della partita, fin da subito, ha tracciato il verdetto finale.
La partita vista dal ''tifoso'': se il Palermo spingeva un po' di più poteva tranquillamente vincere con un margine più largo. Ma tant'è. Accontentiamoci di questo.
Ora si deve tornare a vincere al Barbera, e mercoledì ci aspetta un ''viaggio all'inferno'': ci viene a trovare il ''Diavolo Rossonero''. [A.G.]
CAGLIARI - PALERMO 0-1
Cagliari (4-4-2): Fortin 6.5; Ferri 6, Canini 6, Bianco 6, Del Grosso 6; Foggia 6, Conti 6.5, Parola 6 (33' st Marchini sv), D'Agostino 6 (14' st Budel 6.5); Larrivey 6 (14' st Acquafresca 6.5), Matri 6. In panchina: Marruocco, Pisano, Agostini, Biondini. Allenatore: Giampaolo 6.
Palermo (4-4-2): Fontana 6; Diana 6.5, Barzagli 6, Rinaudo 6 (33' st Cassani sv), Zaccardo 7; Bresciano 6, Simplicio 6, Migliaccio 6, Caserta 6 (17' st Guana 6); Amauri 6, Miccoli 6 (23' st Cavani sv). In panchina: Agliardi, Tedesco, Jankovic, Brienza. Allenatore: Colantuono 6.5
Arbitro: Saccani di Mantova 6.
Rete: 14' pt Zaccardo.
Note: giornata nuvolosa, terreno in buone condizioni. Spettatori: 12 mila circa. Ammoniti: Conti, Caserta. Angoli: 5-3 per il Cagliari. Recupero: 0' pt; 3' st.
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Il Palermo si conferma squadra formato trasferta e ottiene il suo primo successo della storia al Sant'Elia di Cagliari, la numero 200 in serie A. I rosanero, già vittoriosi a Livorno e in Coppa Uefa contro il Mlada Boleslav, si ripetono anche in Sardegna al termine di una prova attenta e concreta. Festeggia male il rinnovo del contratto fino al 2010 Marco Giampaolo perchè il suo Cagliari, che pure aveva cominciato bene, non reagisce come dovrebbe una svolta in svantaggio e sembra lontana parente di quella squadra ammirata contro la Juve.
Giampaolo perde per 40 giorni Lopez al centro della difesa, e quindi esordio stagionale per Canini; recuperato Foggia, regolarmente al suo posto dopo la febbre; un turno di riposo per l'acciaccato Fini e per Pisano, che va in panchina; attacco affidato a Larrivey e Matri. Colantuono, sempre alle prese con problemi in difesa, come in Coppa Uefa arretra Diana sulla destra e sposta Zaccardo a sinistra; a centrocampo Bresciano e Caserta sulle due fasce; in attacco Miccoli e Amauri, mentre Cavani, titolare nelle prime tre partite, va in panchina.
Inizio a ritmi bassissimi con le due squadre che si studiano: la prima occasione arriva su calcio piazzato dopo 4' con una grande esecuzione di Foggia e ottima risposta in angolo di Fontana. Ancora cagliari al 6' con un colpo di testa di Matri a smarcare D'Agostino, il centrocampista salta un difensore e va al tiro dal limite spedendo alto di un soffio. Gioca meglio la formazione di Giampaolo che insiste e va più volte alla conclusione.
Il Palermo sembra fin troppo timido, ma al primo vero tentativo al 14' passa in vantaggio: Migliaccio dal vertice destro serve Zaccardo sulla sinistra, completamente dimenticato dalla retroguardia di casa, il difensore aggancia al volo e batte Fortin. Il Cagliari subisce il colpo e ha difficoltà a costruire gioco soprattutto sulle fasce. Al 30' Larrivey scambia al limite con Matri, la sua conclusione sfiora il palo. Dall'altra parte gli risponde subito Bresciano, gran conclusione del centrocampista che Fortin respinge ottimamente in angolo. Al 39' sinistro di Del Grosso parato a terra da Fontana.
Al 40' gran destro di Miccoli al volo di collo esterno, Fortin si distende sulla sua destra e mette in angolo. Con il passare dei minuti è il Palermo a giocare sempre meglio, pur mancando in fase conclusiva. Il primo tempo si chiude senza recupero. Ad inizio riprea stessi 22 in campo. In apertura occasione per Larrivey che elude il controllo di Rinaudo e calcia sul primo palo di poco fuori.
Il Cagliari tiene più l'iniziativa, il Palermo si fa apprezzare per un buon possesso palla e manovra palla a terra, tuttavia i difensori rossoblu rientrano bene e chiudono gli spazi. Al 14' doppio cambio di Giampaolo che inserisce Acquafresca e Budel al posto di Larrivey e D'Agostino. Colantuono risponde poco dopo con Guana al posto di Caserta. Al 20' bella conclusione di destro di Bianco bloccata da Fontana. Nel Palermo dentro anche Cavani per Miccoli. Al 29' Simplicio spreca una buona occasione tirando dal limite invece si servire un compagno.
Al 28' grande occasione per il Cagliari con Conti che racoglie una corta respinta della difesa rosanero e calcia a botta sicura, provvidenziale la deviazione di Zaccardo in angolo. Ultimi cambi con Marchini al posto di Parola nel Cagliari e Cassani per Rinaudo nel Palermo. I rossoblù sembrano stanchi e stentano a costruire azioni interessanti e il finale è tutto del Palermo. Al 43' è invece Bresciano a fallire una buona occasione per il raddoppio. Poco dopo lo stesso Bresciano, lanciato da cavani sulla sinistra, manca l'appuntamento con il gol. [La Sicilia]
CATANIA - FIORENTINA: 0-1
Catania: Polito; Sardo (30' st Silvestri), Terlizzi, Stovini, Vargas; Baiocco, Edusei (24' st Babu), Tedesco; Martinez (36' st Sabato), Mascara; Spinesi. In panchina: Bizzarri, Izco, Nardini, Biagianti. Allenatore: Atzori (Baldini squalificato)
Fiorentina: Frey; Ujfalusi, Dainelli, Kroldrup, Balzaretti; Kuzmanovic, Donadel, Montolivo (13' st Pazienza); Santana (18' st Semioli), Pazzini (24' st Vieri), Mutu. In panchina: Lupatelli, Potenza, Gobbi, Osvaldo. Allenatore: Prandelli
Arbitro: Giannoccaro di Lecce
Rete: 4' pt Mutu
Note: giornata di sole, terreno di gioco in cattive condizioni. Espulsione diretta per Baiocco al 34' del secondo tempo. Ammoniti: Terlizzi, Spinesi, Martinez, Tedesco, Montolivo e Santana. Angoli: 5-4. Recuperi: pt 1'; st 5'.
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Seconda sconfitta consecutiva per il Catania, che al Massimino cede il passo alla Fiorentina per 1-0. Il gol decisivo lo mette a segno Mutu nei primi minuti del match, ma il risultato è ingiusto nei confronti dei siciliani. La truppa di Baldini (anche oggi squalificato per via del calcione rifilato a Di Carlo) chiude i viola nella propria metacampo per tutto il secondo tempo, trovando però un Frey in giornata di grazia e non riuscendo a riequilibrare il risultato.
I siciliani scendono in campo con il solo Spinesi in avanti, supportato però da Mascara e Martinez
Turn-over per Prandelli, che lascia a casa Pasqual e Liverani, mentre propone Balzaretti e Kroldrup. Nel tridente dei toscani c'è spazio anche per Santana.
Partenza fulminante quella dei viola, che dopo quattro minuti sono già in vantaggio. Mutu è bravo a staccare di testa su calcio d'angolo. Il rumeno ci riprova al 14' su punizione, ma Polito dice no. Nel mezzo un Catania che dopo i primi minuti di sbandamento riordina le idee, con Martinez e Mascara che sembrano in grado di poter impensierire Frey. Al 9' un diagonale dell'uruguaiano finisce tra le braccia del portiere francese
Il pallino del gioco è comunque in mano agli uomini allenati da Prandelli, mentre il Catania si fa vivo al 28' con una punizione di Vargas potente ma centrale. Il peruviano sulla sinistra impensierisce non poco Ujfalusi e prova a suonare la riscossa per i siciliani, la cui spinta però si spegne con l'avvicinarsi dell'intervallo
Nella ripresa gli uomini di Baldini partono volenterosi ma la manovra è confusionaria. Al 10' Tedesco vede Frey fuori dai pali e tenta di beffarlo con un pallonetto che il francese devia in angolo. Lo stesso centrocampista al 16' mette al centro un pallone su cui Martinez non arriva per un soffio. Rossazzurri che assediano i viola: al 20' una girata potente di Mascara trova Frey pronto a respingere, ma i toscani sembrano davvero alle corde. I pericoli per Frey tornano alla mezz'ora, con Mascara che schiaccia di testa a botta sicura e il francese che risponde da grande portiere. L'espulsione di Baiocco rende ancora più difficile il compito del Catania, che allo scadere ci prova ancora con Mascara: il tiro del piccolo attaccante finisce alto sulla traversa, dove si spengono anche i sogni dei tifosi catanesi di poter ottenere un pareggio che alla luce di quanto visto in campo avrebbero meritato. [la Repubblica]