Le Siciliane di A. Mentre il Palermo festeggia l'ingresso in coppa Uefa, il Messina perde senza consegunze
Rosanero in coppa Uefa. Il Messina perde una partita svogliata contro il Brescia
Sono state centinaia le persone che hanno festeggiato per le strade di Palermo l'ingresso, matematicamente certo, dei rosanero in coppa Uefa.
E' una data storica per il Palermo, dopo aver conquistato nella passata stagione la massima serie dopo 32 anni di assenza, adesso, da matricola, la squadra di Guidolin ottiene a una giornata dalla fine del campionato la matematica certezza di un posto in Europa.
Maurizio Zamparini non è del tutto soddisfatto: ''Sono contento per l'Uefa, ma potevamo arrivare in Champions''. ''Purtroppo dopo la partita con la Sampdoria qualcosa si è inceppato - prosegue il presidente del Palermo - Sono andate avanti le squadre che forse avevano più esperienza di noi''.
Con il tecnico Francesco Guidolin il divorzio sembra ormai certo: ''In questa settimana ho già contattato 3-4 allenatori'', spiega il massimo dirigente dei rosanero. Guidolin, invece, è l'immagine della felicità: ''E' uno dei giorni più belli della mia vita - ha detto il tecnico - voglio pubblicamente mandare un abbraccio a tutta la mia squadra, alla società ed in particolar modo al pubblico palermitano''.
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BRESCIA - MESSINA 2-1
Brescia (3-5-2): Castellazzi 6, Martinez 6.5, Di Biagio 7, Domizzi 6, Sculli 5.5 (45' st Berretta sv), Stankevicius 6, Milanetto 7, Zambrella 5 (1' st Schopp 6), Wome 6.5, Nygaard 5.5, Vonlanthen 6 (4' st Mannini 6). (12 Agliardi, 16 Mareco, 6 Zoboli, 14 Hamsyk). All.: Cavasin 6.
Messina (4-4-2): Eleftheropulos 6 (1' st Santoro 6), Zoro 5.5, Rezaei 5, Fusco 5.5, Aronica 5.5, Giampà 5.5, Coppola 5.5 (31' st Cucciari sv), Mamede 5.5, Donati 6, Amoruso 6, Zampagna 5.5 (31' st Di Napoli sv). (58 D'Alterio, 32 Rafael, 20 Yanagisawa, 10 Iliev). All: Mutti 5.5.
Arbitro: De Santis di Roma 6.5.
Reti: nel st 17' Di Biagio, 27' Milanetto, 45' Amoruso.
Note: angoli: 6-2 per il Brescia. Recupero: 3' e 2'. Ammoniti: Schopp per gioco falloso. Spettatori 15.000.
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Le motivazioni del Brescia hanno avuto la meglio sulle non-motivazioni del Messina: tutto come da copione, quindi. E forse non è nemmeno un caso che le due reti che hanno regalato al Brescia la possibilità di andare a giocarsi ogni speranza di salvezza a Firenze, siano arrivati da due schemi collaudati, ovvero due corner calciati da Wome e piazzati entrambi sul primo palo. Tutto ciò, in una gara nella quale il Brescia, nonostante gli ampi spazi in lungo e in largo dei quali ha potuto godere, ha notevolmente faticato a scovare la via del gol: l'assenza dello squalificato Caracciolo (sostituito non proprio egregiamente da Nygaard), là davanti, si è notevolmente avvertita.
Come si è avvertita una buona (e comprensibile) dose di paura che per almeno un tempo ha attanagliato il Brescia, tale da fargli compiere errori di troppo sotto porta. Se il Brescia sorride per aver acquisito una ulteriore chance di salvezza, traguardo impensabile fino ad un paio di mesi fa, dall'altra parte il Messina certo non piange. Anzi: i siciliani sorridono addirittura per aver salutato il positivo debutto del diciottenne portiere Santoro (subentrato la posto di Eleftheropoulos, infortunatosi dopo uno scontro di gioco con Sculli), e il ri-debutto di Josè Mamede, all'esordio stagionale dopo un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi da gioco per circa otto mesi.
Rispetto alle formazioni annunciate, nel Brescia c'è un difensore in meno, Zoboli, e un centrocampista in più, Sculli. Tutto confermato invece nelle file della Reggina. Chi si aspetta un Brescia a testa bassa, rimane deluso: la squadra di Cavasin ha sì il pallino del gioco in mano, ma sbaglia parecchio e ogni manovra finisce per smarrirsi sulla trequarti. Al 18' la prima nota di cronaca vede Nygaard tentare un destro dal limite che termina fuori di poco. E' al 26' però che arriva la prima vera clamorosa occasione: Milanetto lancia Vonlanthen in profondità che si trova a tu per tu con Eleftheropoulos.
Lo svizzero vuole però strafare, cerca il numero e la palla termina malamente a lato. Il Messina oppone resistenza debolissima ed un minuto dopo Milanetto si trova a tentare la conclusione da poco oltre il limite: fuori. La ripresa vede Cavasin mischiare le carte a sua disposizione: fuori un impalpabile Zambrella e dentro Schopp, fuori Vonlanthen e dentro Mannini. Risultato? E' un Brescia più pimpante. Nulla di eclatante, ma sicuramente più incisivo. Schopp e Milanetto fanno assaggiare la serie A a Santoro che subisce la sua prima rete nella massima serie al 17': corner di Wome sl primo palo e testa di Di Biagio che firma il suo nono gol stagionale.
Dieci minuti dopo, su azione fotocopia, l'inzuccata vincente è invece di Milanetto, al primo centro stagionale. La partita si trascina così verso la fine: da segnalare, al 43', Di Biagio che va sotto la curva sud occupata dai tifosi del Brescia per spegnere sul nascere scintille nate tra gruppi di sostenitori di casa e quelli del Messina. La chiusura, è per Amoruso che al 45' fissa il risultato sul 2-1 con un bel diagonale di destro.
Fonte: La Sicilia
La classifica di serie A
Juventus 83 Milan 78 Inter 71 Udinese 61 Sampdoria 60 PALERMO 52 MESSINA 47 Roma 44 Cagliari 44 Livorno 44 Lazio 43 Lecce 43 Reggina 43 Chievo 42 Bologna 41 Brescia 41 Parma 41 Siena 40 Fiorentina 39 Atalanta 35