Le Siciliane di A. Pareggio con brivido al Barbera. Etnei vincenti con il minimo sforzo
La partita vista dal tifoso
Il cuore oltre gli ''ostacoli''. Si gli ostacoli che ieri corrispondevano al nome di sfortuna, imprecisione, paura, rabbia.
Un finale thrilling degno di un film di Hitchcock. Un Palermo che dopo un inizio timoroso ha preso in mano la partita e l'ha portata avanti. E poi un palo di Amauri, Jankovic che sotto porta invece di ''spingere'' il pallone in rete ha perso il senso della realtà, Simplicio che a due passi butta il pallone fuori... insomma un Palermo diverso da Empoli. Almeno era in campo.
Poi l'espulsione di Biava, e al minuto 92 Amoruso in contropiede buca la difesa del Palermo. Sconforto in tutti i tifosi, ma ecco che ritorna il cuore oltre gli ostacoli. Ultimo respiro: Jankovic crossa tutti i rosa in aerea, sbuca il testone di Amauri ed è 1-1. Gran sospiro di sollievo.
Rimane l'amarezza di avere buttato una vittoria. Alla prossima... [A.G.]
PALERMO - REGGINA 1-1
Palermo (4-3-2-1): Fontana 6, Cassani 6.5 (24' st Cavani 5.5), Biava 5.5, Barzagli 6, Capuano 5.5 (3' st Zaccardo 5.5), Diana 6, Guana 5.5 (10' st Migliaccio 6), Simplicio 6, Bresciano 6.5, Jankovic 6, Amauri 6.5. (1 Agliardi, 4 Gio. Tedesco, 18 Carbonaro, 77 Rinaudo). All.: Colantuono 5.5.
Reggina (4-4-1-1): Campagnolo 6, Lanzaro 6, Valdez 6, Cherubin 6, Aronica 6, Vigiani 5 (10' st P.M. Alvarez sv), E.O. Barreto 6, Cascione 6, Hellfredsson 6, Cozza 6 (18' st Ceravolo 6), Amoruso 6 (50' st Tognozzi sv). (22 Novakovic, 11 Joelson, 13 Stadsgaard, 34 Missiroli). All.: Ficcadenti 6.
Arbitro: Gava di Conegliano Veneto (Treviso) 4.
Reti: nel st 47' Amoruso, 49' Amauri.
Note: angoli 5-1 per il Palermo. Recupero: 1' e 5'. Espulso: nel st 43' Biava per somma di ammonizioni (secondo giallo per gioco falloso). Ammoniti: Guana e Biava per gioco falloso, Amauri per proteste. Spettatori: paganti 22.845, per un incasso di 355.718,42 euro.
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Il Palermo non sa più vincere, ma questa volta è riuscito quantomeno a non uscire dal campo sconfitto. Dopo avere vissuto una settimana di passione, per via della pesante sconfitta (3-1) di Empoli e della successiva eliminazione dalla Coppa Uefa, i rosanero non sono riusciti ad andare oltre uno sbiadito 1-1 contro una Reggina che ancora è alla ricerca della sua prima vittoria in questo campionato. I padroni di casa non sono stati fortunati, ma non hanno fatto nemmeno poi tanto per entrare nelle grazie della Dea bendata e meritarsi tre punti alla vigilia della sosta di domenica prossima. È accaduto tutto nei minuti di recupero, con la Reggina brava e fortunata a trovare la rete del vantaggio, ma incapace di gestire il tesoro accumulato con il minimo sforzo, quindi raggiunta da una prodezza in acrobazia di Amauri, che toglie Colantuono dai tizzoni e forse salva addirittura la sua panchina.
Il cartello 'lavori in corso' è ancora in bella evidenza e, durante la sosta, il tecnico dovrà lavorare ancora parecchio per dare alla sua creatura una fisionomia ben definita, un'identità vera e propria, in vista della trasferta di Udine e del big-match casalingo contro la corazzata Inter.
Il confronto di giovedì sera, in Coppa Uefa ha lasciato nelle gambe e nella testa dei giocatori del Palermo pesanti strascichi. Colantuono alla vigilia aveva chiesto ai suoi di girare pagina e di cancellare i maledetti rigori che hanno determinato l'eliminazione contro il Mladà Boleslav. Il tecnico, che deve per forza rinunciare a Caserta (squalificato) e Miccoli (infortunato), cambia qualche pedina. L'ossatura della squadra, però, rimane invariata e forse anche per questo l'avvio non è dei più brillanti.
Poiché la Reggina si limita al controllo delle operazioni nella zona nevralgica del campo, la partita stenta a decollare. Solo sporadiche iniziative, qualche velleitaria conclusione e tanta imprecisione nella misura dei passaggi. Simplicio e Jankovic, quando possono, cercano la via della rete con conclusioni dalla distanza, ma Campagnolo è sempre attento. Di pericoli veri la sua porta, tuttavia, non ne corre. Al 21' si fa vedere anche la Reggina: Cozza fa spiovere il pallone nell'area del Palermo, dove Amoruso beffa Barzagli, facendosi scavalcare dala sfera, e poi conclude alto.
Fra il 30' e il 34', il Palermo va più volte a un passo dalla rete del vantaggio, prima con Jankovic (che rinuncia a colpire di testa a pochi passi dalla porta, preferendo un controllo di piede che non sortirà gli effetti sperati), successivamente con Amauri (colpo di testa che impegna Campagnolo), poi con Simplicio (conclusione di poco a lato, dopo un rimpallo vincente di Diana), infine ancora con Amauri (gran destro rasoterra che si stampa sul palo). Il gol sembra nell'aria, ma rimane un sogno.
Nella ripresa il Palermo appare meno prigioniero dei propri timori e già al 2' sfiora l'1-0 con Diana (respinta di piede di Campagnolo) e Jankovic, che si fa ribattere la conclusione da un difensore. Con il passare dei minuti il Palermo torna a giocare sottoritmo, complice la stanchezza per i 120' e più di passione trascorsi giovedì sera. La Reggina non fa molta fatica per restare imbattuta, anzi al 35' sfiora (punizione velenosa di Barreto di poco fuori e parata di Fontana su conclusione ravvicinata da Hallfredsson) il colpaccio, e alla fine porta a casa un punto pesantissimo, che alza il morale e aiuta guardare avanti con rinnovata fiducia.
Gli ultimi 5' sono pirotecnici: i calabri passano con Nick Amoruso, ben servito da Ceravolo, ma probabilmente al di là della linea difensiva del Palermo, ma si fanno raggiungere da Amauri, che con la Reggina sembra avere un conto aperto. [La Sicilia]
CATANIA-LIVORNO 1-0
Catania (4-3-3): Polito; Sardo, Stovini, Terlizzi, Vargas; Izco, Baiocco (27' st Tedesco), Biagianti (16' st Edusei); Martinez (45' st Sabato), Spinesi, Mascara. In panchina: Bizzarri, Silvestri, Sottil, Morimoto. Allenatore: Baldini
Livorno (4-3-1-2): Amelia; Balleri, Knezevic, Grandoni, Pasquale; Filippini A., Giannichedda (14' st De Vezze), Vidigal; Diamanti (1' st Alvarez); Tavano, Bogdani (23' st Rossini). In panchina: De Lucia, Rezaei, Filippini E., Dhorasoo. Allenatore: Spinosi (Orsi squalificato)
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Rete: 20' pt Sardo.
Note: tempo variabile, terreno di gioco in cattive condizioni. Espulso Balleri per doppia ammonizione. Ammoniti: Vidigal, Knezevic, De Vezze, Sardo e Biagianti. Angoli: 4-1. Recuperi: pt 0'; st 5'.
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In un colpo solo il Catania ritrova il suo allenatore e i tre punti. Nel giorno in cui Baldini torna in panchina dopo la squalifica seguita ai fatti di Parma, gli etnei battono 1-0 un Livorno sempre più in crisi e solo in fondo alla classifica. Il gol vincente lo mette a segno Sardo, che tutto solo stacca nel cuore dell'area labronica.
In partenza siciliani in campo con il tridente formato da Spinesi, Martinez e Mascara, mentre il Livorno piazza Diamanti dietro le due punte Bogdani e Tavano.
Nei primi minuti il gioco è in mano al Catania ma la prima vera occasione è per il Livorno e capita tra i piedi di Tavano. L'ex dell'Empoli approfitta di uno svarione di Terlizzi, vola verso la porta etnea e riesce anche a evitare Polito, ma si allunga troppo il pallone e l'occasione sfuma.
L'1-0 per i padroni di casa arriva al 20' e lo firma Sardo: il terzino rossoblu, al suo primo centro in serie A, stacca di testa in piena area livornese e batte Amelia. Pochi minuti dopo arriva l'occasione per il 2-0, ma il contropiede condotto da Mascara e Spinesi finisce con un esterno debole da parte di quest'ultimo.
Il vantaggio fa bene al Catania, che fa girare la palla con molta scioltezza mentre il Livorno appare confusionario e arruffone, capace di farsi vivo dalle parti di Polito soltanto con innocui cross.
Nella ripresa gli ospiti ci mettono buona volontà ma nulla più. Il Catania si limita a controllare e a ripartire con Mascara e Martinez. Al 19' si fa vivo Pasquale, ma il suo diagonale finisce a lato. Alla mezz'ora giallo in area etnea: mischia con tiro di Grandoni respinto forse con un braccio da un difensore, ma Rocchi lascia proseguire. E' l'unico brivido di un match condotto sempre con tranquillità dall'undici di Baldini, con la strada del Livorno che si fa sempre più in salita dopo l'espulsione di Balleri. Nel finale qualche patema d'animo per il pubblico del Massimino, ma nonostante i cinque minuti di recupero concessi da Rocchi il risultato non cambia. [Repubblica.it]