Le Siciliane di A. Sconfitte entrambe le squadre siciliane: Milan-Palermo 2-1, Empoli-Catania 2-0
MILAN - PALERMO 2-1
La partita vista dal tifoso
Bella partita dei rosanero ieri sera al Meazza contro i campioni del mondo del Milan.
Volevo una partita "importante" ed il Palermo l'ha fatta. E' andato in vantaggio, è stato raggiunto, ha difeso il risultato con ordine, ha provato ad andare di nuovo in vantaggio con uno stratosferico Amauri (voleva mettersi in mostra con la sua prossima squadra?), non ha avuto un rigore grande quanto lo stadio, di contro non hanno fischiato il rigore a favore del Milan, forse due, alla fine la solita disattenzione difensiva.
Contro il Milan e con Inzaghi in campo non puoi... non puoi lasciare da solo il falco delle aree di rigore.
Gol al 92' e sconfitta. Onorevole ma sempre sconfitta.
Comunque sono contento, perché il Palermo ha dimostrato di essere una squadra.
Pressing, gioco, attacco, occasioni. Ehi! di fronte c'era il Milan, non una squadra qualunque.
Forza ragazzi mercoledì riprendiamo il cammino.
Buon calcio a tutti. [A.G.]
Milan (4-3-1-2): Kalac 6, Oddo 6, Bonera 6.5, Kaladze 6, Jankulovski 5.5 (39' st Favalli sv), Gattuso 6, Pirlo 6, Ambrosini 7, Kakà 6 (1' st Gourcuff 6), Pato 5.5, Gilardino 5.5 (27' st Inzaghi 7). (29 Fiori, 17 Simic, 5 Emerson, 32 Brocchi). All.: Ancelotti.
Palermo (3-5-2): Fontana 7, Zaccardo 6, Barzagli 5.5, Biava 5.5, Cassani 5.5, Guana 6, Migliaccio 5.5, Bresciano 6.5 (10' st Simplicio 6.5), Balzaretti 6, Cavani 5.5 (43' st Tedesco sv), Amauri 6.5. (1 Agliardi, 77 Rinaudo, 20 Caserta, 17 Jankovic, 10 Miccoli). All.: Guidolin.
Arbitro: Giannoccaro di Lecce 5.
Reti: nel pt 9' Bresciano, 24' Ambrosini; nel st 46' Inzaghi.
Note: angoli 6-3 per il Palermo. Recupero: 2' e 4'. Ammoniti: Guana, Balzaretti e Kakà per gioco falloso. Spettatori: 50.643.
--------------------------------------
Contro un Palermo ben organizzato, il Milan ha vinto con un gol dell'immancabile Pippo Inzaghi al 46' della ripresa ed ha agganciato la Fiorentina nella corsa per il quarto posto, anche se ha perso Kakà, infortunato.
Il gol iniziale di Bresciano ha costretto il Milan ha inseguire e tuttavia i rossoneri hanno preso in mano la partita, pareggiando con Ambrosini e impegnando il bravissimo Fontana in due o tre occasioni in parate molto difficili.
Il Palermo, dopo il pareggio, ha mantenuto la calma e ha chiuso ai rossoneri tutte le strade verso il gol; in contropiede ha poi creato qualche pericolo alla difesa milanista, specie nella ripresa. È stato difficile per il Milan andare al tiro: i rosanero si sono difesi con ordine, anche se ci sono stati due mani in area non sanzionati dall'arbitro; c'è stato anche un fallo su Amauri, nel finale, prima del gol decisivo di Pippo Inzaghi, favorito da un clamoroso errore della difesa rosanero (40 gol presi).
Prima gli attaccanti rossoneri avevano fatto poco: si era visto solo uno scatto di Pato e qualche tiro da lontano di Pirlo. Il risultato ha punito troppo severamente un buon Palermo. Ancelotti, senza Bonera, Maldini, Seedorf, Dida e Ronaldo, ha confermato Kalac in porta, ha chiamato Bonera a fare il centrale e Jankulovski terzino sinistro, con Pato e Gilardino in avanti, sostenuti da Kakà, fin quando non si è infortunato. Guidolin ha optato per il rientrante Guana e Bresciano a centrocampo, mentre Amauri è tornato in attacco dopo aver scontato la squalifica.
La partita è cominciata, dopo le schermaglie iniziali, con il gol di Bresciano su assist di Migliaccio da destra: il tocco dell'australiano è stato deviato da Oddo col petto sulla destra di Kalac. Prendere un gol dopo soli 9' è stato un handicap di non poco conto per il Milan cui le partenze in salita spesso non giovano. Tanto più che l'attacco rossonero, di questi tempi, non è molto disinvolto.
La buona serata di Kakà, la spinta di Oddo e Jankulovski per vie esterne, ma soprattutto gli inserimenti di Ambrosini dalle retrovie hanno tuttavia dato la possibilità alla squadra di Ancelotti di arrivare dove Pato e Gilardino, ben controllati, non sono arrivati. Dopo una micidiale bordata di Kakà che ha costretto Fontana a una grande parata, è arrivato al 22' il pareggio: traversone di Oddo da destra e bell'intervento di sinistro di Ambrosini, dimenticato dalla difesa rosanero. Palla in rete da due passi.
A questo punto, nonostante le buone giocate dal funambolico Amauri in fase di alleggerimento, il Milan ha preso in mano la partita schiacciando il Palermo in area di rigore. Su due punizioni di Pirlo (30' e 31'), Fontana ha risposto da campione, poi c'è stato un mani abbastanza chiaro di Barzagli in area non rilevato dall'arbitro, un tiraccio alto di Jankulovski dal dischetto dopo una mischia e un altro tentativo di Ambrosini di testa senza esito.
Insomma, dopo la falsa partenza, il Milan si è impossessato del comando della gara, anche se ha trovato sul suo cammino il bravissimo Fontana, nonno volante di un Palermo che ha badato solo a difendersi. Un problema al ginocchio occordo a Kakà ha costretto Ancelotti a sostituire il brasiliano con Gourcuff (impreciso, salvo che in occasione del gol finale). Il Milan ha ripreso ad attaccare, ma il Palermo non ha cambiato atteggiamento: centrocampo fitto (bene Migliaccio e Guana) e contropiede. Guidolin ha sostituito il dolorante Bresciano con Simplicio, autore subito di una travolgente azione offensiva senza esito pratico.
Senza le volate di Kakà, il Milan ha cercato nei lanci di Pirlo la spinta per passare, ma tutto è diventato difficile per i rossoneri perchè raramente gli attaccanti hanno saltato l'uomo. Vi è riuscito Pato al 18' e il suo bel tiro è stato deviato da Zaccardo. C'è stato un altro mani di Biava in area, non visto, e un traversone di Simplicio da sinistra su punizione non controllato da Zaccardo per un nonnulla al 20' a due passi da Kalac.
Una grande occasione l'ha avuta Cavani che al 24' ha spaccato centralmente la difesa rossonera e ha tirato alto da venti metri. Ancelotti a questo punto ha fatto entrare Inzaghi al posto di Gilardino. I siciliani hanno protestato al 45' per un intervento di Gattuso sui Amauri in area. Poi il colpo di scena: Gourcuff da sinistra, Inzaghi solo sulla sinistra (ma in posizione regolare), in tuffo di testa ha dato la vittoria al Milan.
EMPOLI - CATANIA 2-0
Empoli (4-2-3-1): Bassi 7, Antonini 6.5, Marzoratti 6, Pratali 6, Tosto 6.5 (24' st Raggi sv), Marchisio 6.5 (40' st Marianini sv), Budel 6.5, Buscè 6.5, Vannucchi 6 (15' st Moro 6), Giovinco 7.5, Saudati 6 (23 Balli, 4 Rincon, 6 Abate, 27 Volpato). All.: Malesani.
Catania (4-3-3): Polito 5, Alvarez 5.5, Terlizzi 5, Stovini 6, Vargas 6, Izco 6 (25' st Colucci 5), Edusei 5, Baiocco 6, Martinez 6, Spinesi 4.5, Mascara 6 (18 Rossi, 20 Gazzola, 3 Sabato, 5 Silvestre, 27 Biagianti, 11 Pià). All.: Baldini.
Arbitro: Brighi di Cesena 5.5.
Reti: 35' pt Giovinco, 33' st Budel.
Note: angoli: 9 a 3. Recupero: 2' e 4'. Ammoniti: Marchisio, Martinez e Giovinco per gioco scorretto, Marzoratti per proteste. Spettatori: paganti 5.712 di cui abbonati 4.489, per un incasso totale di 46.636 euro.
--------------------------------------
Niente da fare. Il Catania non reagisce e la situazione si complica sempre più. I rossazzurri collezionano a Empoli la settima sconfitta esterna consecutiva e il quarto stop di fila in campionato.
Numeri eloquenti, che testimoniano la crisi della formazione allenata da Baldini. In un incontro dal valore doppio perchè contro una diretta concorrente nella lotta per non retrocedere, gli etnei non trovano la svolta auspicata, ma, al contrario, subiscono per larghi tratti gli avversari, ispirati dal guizzante Giovinco e molto più tonici e pericolosi.
Una sconfitta meritata, che preoccupa sia per le conseguenze in classifica, dove i catanesi perdono ulteriore terreno (la terz'ultima posizione è a un solo punto), sia per la prova modesta. Il Catania soffre oltre il lecito, resta sulla difensiva per tutto il primo tempo e quando nella ripresa, pur senza esprimere una manovra convincente, riesce finalmente a proporsi in avanti recrimina per una traversa colpita di testa da Mascara e per lo sciagurato errore di Spinesi dal dischetto.
Malesani schiera i suoi con il 4-2-3-1. In attacco c'è il solo Saudati, supportato dalla mobilità di Giovinco, Vannucchi e Buscè. Baldini non abbandona il suo 4-3-3, schierando la formazione previsa con il trio d'attacco formato da Spinesi, Mascara e Martinez.
Partono bene i padroni di casa, che nei primi dieci minuti comandano il gioco e si affacciano più volte dalle parti di Polito. All'11' Giovinco si esibisce in un tiro al volo da buona posizione, ma Polito ha un buon riflesso e devia in angolo. Il Catania non riesce ad adeguarsi ai ritmi alti imposti dai toscani. Il primo tiro verso Bassi è di Baiocco al 21', ma il pallone sibila a lato del palo.
La partita però la fanno i padroni di casa: ogni volta che Giovinco e compagni spingono sull'acceleratore i catanesi vanno in affanno. Come al 36', quando il gioiellino scuola Juve supera in un lampo l'incerto Terlizzi e fulmina da fuori area Polito, in ritardo, siglando la sua quarta rete stagionale. La reazione del Catania non c'è. La manovra degli uomini di Baldini appare confusa e basata più sulle idee dei singoli che su corali azioni di gioco.
La ripresa si apre con una punizione di Mascara di poco alta sopra la traversa. Il Catania, rarmente lineare in fase di impostazione, avanza e colpisce la traversa al 13' con Mascara (colpo di testa su cross di Vargas). La risposta empolese arriva pochi minuti dopo con un colpo di testa di Tosto, respinto sulla linea da Spinesi.
A questo punto il match subisce un'improvvisa fiammata: nel giro di tre minuti l'Empoli si vede annullare un gol per un dubbio fuorigioco e il Catania usufruisce di un rigore per fallo di Pratali su Martinez: Spinesi, però, si fa parare il tiro, debole e poco angolato, da Bassi.
Dopo lo scampato pericolo l'Empoli si rimette a macinare gioco e al 30' Saudati, su cross di Giovinco, di testa manca un gol facilissimo. Tre minuti dopo arriva il 2-0: il colpo del ko per il Catania lo piazza Budel con un missile da fuori area su cui Polito non riesce ad arrivare. Partita chiusa, ma nel finale c'è ancora il tempo per Giovinco di mancare il 3-0 a porta vuota.
Fonte: La Sicilia
- La classifica di serie A