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Le Siciliane di A: sconfitte il Palermo e il Messina, rispettivamente da Inter e Roma

Per il Messina un illusione durata poco, mentre Vieri ferma i rosanero

31 gennaio 2005

ROMA - MESSINA 3-2
Roma (4-3-3): Zotti 6, Ferrari 5 (1' st Panucci 6.5), Mexes 6, Dellas 6.5, Cufrè 5.5, Aquilani 5 (1' st Mancini 7), Dacourt 6.5, De Rossi 6, Totti 6.5, Montella 6.5, Cassano 6.5. (22 Pelizzoli, 19 Scurto, 21 D'Agostino, 26 Cerci, 11 Corvia). All.: Del Neri 7.
Messina (4-5-1): Storari 6, Zoro 5.5, Rezaei 6, Aronica 5, Parisi 6.5, Giampà 5.5 (19' st Cristante s.v.), Zanchi 6 (45' pt Sullo 5.5), Donati 6, Coppola 5.5, Iliev 6.5, Zampagna 6.5 (27' st Amoruso 5). (21 Eleftheropoulos, 30 Cucciari, 20 Yanagisawa, 11 Di Napoli). All.: Mutti 6.
Arbitro: Pieri di Lucca 5.5:
Reti: nel pt 12' Zampagna, 32' Parisi; nel st 11' Totti, 15' Cassano, 37' Mancini.
Note: angoli: 9-3 per la Roma. Recupero: 3' e 3'. Ammoniti: Dellas, Dacourt, De Rossi, Aronica e Zoro per gioco scorretto, Parisi, Iliev e Mancini per comportamento antiregolamentare, Totti per proteste. Spettatori: 47.000
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Una Roma assolutamente bifronte, inguardabile nel primo tempo e regale nella ripresa, sfrutta al meglio il turno favorevole offertole dal calendario e batte il Messina, con una rimonta dallo 0-2 al 3-2 finale che la fa entrare in piena zona-Champions League. Nulla lasciava presagire un epilogo del genere al termine dei primi 45 minuti, nei quali la squadra di Del Neri aveva offerto la peggior esibizione stagionale, più brutta perfino di alcune recite non all'altezza del recente passato.

Deve essersi arrabbiato di brutto il tecnico romanista durante l'intervallo, ma ha avuto anche l'indiscutibile merito di aver indovinato i due cambi che poi hanno prodotto gli effetti sperati, in particolare l'ingresso di Mancini al posto di un Aquilani oggi piuttosto in ombra. Dopo 11 minuti dall'inizio della ripresa Totti ha inaugurato gli scarpini del nuovo sponsor tecnico con un gol confezionato con l'aiuto di Cassano e Montella, e quello è stato il segnale della riscossa, perché la differenza con la Roma del primo tempo è stata proprio che il trio delle meraviglie ha cominciato a girare, e a giocare com'è nei suoi mezzi tecnici, ed il Messina ha potuto opporsi soltanto con il gioco duro (Aronica in particolare, e non si capisce perché il mediocre arbitro Pieri gli abbia risparmiato il secondo cartellino giallo).
Se alla ritrovata vena del trio offensivo si aggiunge un Mancini oggi davvero da Selecao si spiega perché la Roma alla fine abbia avuto la meglio su un Messina venuto all'Olimpico soprattutto per difendersi. Mutti aveva immesso un difensore in più, l'ex juventino Zanchi che finché è stato in campo ha seguito Totti come un'ombra, ma la squadra siciliana è stata anche capace anche di segnare due gol di pregevole fattura (Zampagna si è complimentato con se stesso dopo la prima realizzazione), anche se un po' fortunoso nel caso di Parisi, per il rimbalzo sul terreno che ha ingannato Zotti. Ma va anche tenuto conto che il tiro da lontano è la specialità dell'esterno sinistro che piace a molti, e tra gli altri proprio alla Roma. Il nuovo successo della squadra di Del Neri, dopo quello di Firenze, regala quindi ai giallorossi la certezza, se verranno mantenute le attuali posizioni, e il rendimento, di poter rientrare in Europa dalla porta principale.

Bisognerà vedere se però riuscirà a conservare tutte le sue stelle, anche oggi fondamentali: simbolo di questa situazione, e anche del successo odierno, è quel Cassano che il primo tempo lo ha trascorso a litigare con compagni (Cufrè) ed avversari (Zampagna in particolare), ma nel secondo tempo è stato autore di giocate da fuoriclasse autentico, e capace di sprecare un paio di gol già fatti che avrebbero reso vistoso il successo della sua squadra. Il Messina comincia bene, con l'uomo in più in difesa, un centrocampo folto ed Iliev (grandi mezzi tecnici anche per lui) a far perdere la testa a Cufrè e Ferrari. Da un'iniziativa del serbo, con cross trasformato da Zampagna in splendida girata, nasce il primo gol del Messina. Venti minuti dopo è il turno di Parisi, che batte Zotti con una fiondata da molto lontano. La Roma è l'ombra di se stessa, con De Rossi peggiore in campo (si riscatterà anche lui nella ripresa) e nei primi 45' mette insieme zero tiri nello specchio della porta.

Unico rimpianto un rigore reclamato per spinta di Rezaei a Montella al 35'. In chiusura il Messina potrebbe perfino triplicare, ma Zotti salva in uscita su Iliev. Cambia tutto nella ripresa, con l'ingresso di Mancini che trasforma i giallorossi e ridà smalto anche al tridente. Subito il brasiliano e Cassano, che sembra un altro (anzi, è tornato se stesso) hanno due buone occasioni, poi Cassano e Montella confezionano un assist che l'accorrente Totti (bello il suo destro) spinge in porta. La rete carica la Roma, perchè le fa capire che la rimonta è possibile. Il Messina picchia e basta, i padroni di casa insistono e Cassano pareggia al quarto d'ora su assist di Totti. Lo stadio esplode d'entusiasmo, ma in campo continua ad esserci troppo nervosismo e Totti rischia di farsi cacciare perchè risponde troppo infastidito alle provocazioni di Aronica. Cassano, così litigioso nel primo tempo, ora si mette a calmare gli animi.
C'è un bellissimo tiro da lontano di De Rossi che Storari devia in corner, e poi uno di Cassano alto di poco. Ci prova anche Mexes di testa, poi segna il Messina ma Donati ha calciato dopo il fischio dell'arbitro. Sull'azione successiva segna la Roma con Mancini, che evita due avversari dopo essere stato servito da Montella. E' il trionfo tanto atteso dal tifo romanista, quel gol che era nell'aria. Poi ne spreca uno Cassano ma per i tifosi alla fine è Carnevale, nonostante l'Olimpico fosse una ghiacciaia poco adatta a far festa.


PALERMO - INTER 0-2
Palermo (3-5-1-1): Guardalben 4, Biava 5.5, Terlizzi 5.5 (25' st Possanzini 6), Barzagli 6, Zaccardo 5.5, Barone 5 (1' st Mutarelli 5.5), Corini 6, Morrone 5.5, Grosso 6.5, Brienza 6 (34' st Santana 6), Toni 6. (1 Santoni, 19 M. Gonzalez, 20 Raimondi, 81 M. Ferri). All.: Guidolin 4.
Inter (4-3-3): Toldo 7.5, J.Zanetti 6, Cordoba 6, Materazzi 5.5, Favalli 6, Veron 6.5, C. Zanetti 6, Cambiasso 6, Stankovic 5.5 (25' st Kily Gonzalez sv), Martins 7 (47' st Zè Maria sv), Vieri 7.5 (31' st Cruz 6). (15 Carini, 3 Burdisso, 5 Emre, 11 Mihajlovic). All.: Mancini 6.5.
Arbitro: Trefoloni di Siena 5.
Reti: nel pt 5' Vieri; nel st 13' Vieri.
Note: angoli: 5-4. Recupero: 0' e 2'. Ammoniti: Stankovic, C. Zanetti e Favalli per gioco falloso; Biava per proteste. Spettatori: paganti 34.047 per un incasso di 562.073,19 euro.
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Nell'attesa del ritorno in campo di Adriano tocca a Vieri il compito di sobbarcarsi il peso delle ambizioni dell'Inter e di trainare la squadra di Roberto Mancini (che porta a 34 la serie di partite senza sconfitte) verso le zone alte della classifica. Bobo-gol, in una delle serate palermitane più fredde e umide che si ricordino, risponde alle sfide del gol lanciate nel pomeriggio da Totti contro il Messina o Del Piero contro l'Atalanta.
E lo fa con una doppietta che lo porta a quota 99 reti segnate in campionato con la maglia nerazzurra, mortificando le velleità di un Palermo volenteroso, ma distratto e maldisposto nei confronti del dispositivo tattico predisposto da Guidolin. Il tecnico rosanero cambia uomini e schema, scegliendo la strada dei tre difensori e dei cinque centrocampisti dietro un rifinitore (Brienza) e un attaccante (Toni). Il gol-lampo di Vieri (che interrompe l'imbattilità interna dei rosanero, durata 418'), però, fa saltare solo dopo pochi minuti i piani dei padroni di casa che accusa il colpo e fanno fatica a organizzarsi. I rosanero sembrano in balia di Martins, che quando parte fa davvero male, e dei calci piazzati di Veron che provoca il gol e in altre due circostanze (al 1', con pallone sull'esterno della rete; al 46', ma Vieri e Cordoba mancano l'impatto sotto porta) fa rabbrividire Guardalben.

Il Palermo invoca con convizione il rigore prima per un intervento di Cordoba su Brienza, poi quando Zaccardo viene sgambettato mentre insegue un pallone destinato a fondo campo, ma in entrambi i casi Matteo Simone Trefoloni di Siena sorvola. All'11' sale in cattedra Luca Toni che s'inventa una rovesciata su assist di Brienza e impegna Toldo; il portiere dell'Inter si ripete 6' più tardi su una punizione di Grosso indirizzata sotto l'incrocio. Poco prima della mezz'ora è ancora Martins a partire a velocità supersonica, ma questa volta l'uscita di Guardalben è efficace e tempestiva, poi il Palermo spreca la più ghiotta delle occasioni. E' Brienza (39') a raccogliere una corta respinta in tuffo di Toldo, ma indirizza debolmente verso la porta e la difesa interista allontana la minaccia.
Un tiro dello stesso Brienza di poco fuori consegna agli archivi un primo tempo nel quale l'Inter con il minimo sforzo ha ottenuto il massimo. Nella ripresa Guidolin inserisce Mutarelli al posto di un confuso Barone e conferma lo stesso modulo dei primi 45'. Stankovic, già ammonito, al 4' scalcia Zaccardo, facendo inviperire il pubblico del 'Barbera', subito dopo Veron sfiora il raddoppio ancora su calcio piazzato: questa volta Guardalben è attento. Ancora un minuto e Vieri devia di tacco a pochi metri dalla linea di porta, dopo che Martins si era liberato al tiro, ma Corini si sostituisce a Guardalben e salva il sicuro 2-0.

Il Palermo rischia troppo e si propone poco contro un'Inter essenziale che non va per il sottile, concedendo poco o nulla alla platea. I nerazzurri (per l'occasione in completa tenuta bianca) mettono in ghiaccio i tre punti al 13': incursione di Stankovic sulla sinistra e cross arretrato per Christian Vieri che irrompe da dietro e batte Guardalben con un rasoterra centrale. La partita, in pratica, finisce qui. Al Palermo rimane solo la magra soddisfazione di un assalto senza convinzione: il risultato è un gran bolide di Fabio Grosso che incoccia la gamba di un difensore e finisce in angolo. E' la prima sconfitta dei rosanero contro una delle grandi del campionato, dopo i pareggi con gli stessi nerazzurri, la Juventus, la Roma e il Milan.

Fonte: La Sicilia


La classifica di serie A

Juventus  50 
Milan  42 
Inter  35 
Udinese  34 
Roma  33 
Sampdoria  32 
Reggina  30 
PALERMO  29 
Cagliari  29 
Lecce  28 
Bologna  27 
MESSINA  27 
Livorno 26 
Chievo  25 
Fiorentina  23 
Lazio  23 
Parma  22 
Siena  19 
Brescia  19 
Atalanta  11 

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31 gennaio 2005
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