Le Siciliane di A. Una sesta giornata di ritorno positiva sia per il Palermo che per il Catania
PALERMO - EMPOLI 2-0
Palermo (3-5-2): Fontana 6, Zaccardo 6, Barzagli 6,5, Rinaudo 7, Cassani 6,5, Tedesco 6 (dal 11' st Guana 6), Migliaccio 6,5, Simplicio 6,5 (dal 37' st Caserta s.v.), Balzaretti 6,5, Cavani 4,5 (dal 21' st Bresciano 6), Amauri 7. (1 Agliardi, 10 Miccoli, 17 Jankovic, 21 Biava). All.: Guidolin 6,5.
Empoli (4-3-2-1): Bassi 5, Antonini 6, Marzoratti 5,5 (dal 15' st Tosto 5,5), Pratali 6, Raggi 6, Moro 5,5, Marchisio 6 (dal 1' st Abate 6,5), Budel 6, Buscè 6,5, Vannucchi 5,5, Saudati 4,5 (dal 39' st Volpato s.v). (23 Balli, 4 Rincon, 8 Marianini, 17 Musacci). All.: Malesani 5.
Arbitro: Banti di Livorno 6,5.
Reti: nel pt al 14' Simplicio, al 38' Rinaudo.
Note: Ammoniti: Cavani, Migliaccio e Moro per gioco scorretto. Recupero: 1' e 5'. Angoli: 7 a 2 per il Palermo. Spettatori: 22mila circa.
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In casa continua la serie positiva del Palermo, con la terza vittoria consecutiva in campionato come non succedeva dal 2006. Davanti al proprio pubblico i rosanero riescono a battere anche l'Empoli, che negli ultimi tre incontri contro gli uomini di Guidolin aveva raccolto nove punti.
L'apriscatole della partita è una papera di Bassi che ingenuamente regala il gol del vantaggio ai rosanero, bravi poi a raddoppiare su una delle pochissime azioni in avanti. La buona notizia per Guidolin è la ritrovata tenuta della difesa, grazie anche all'inserimento di Rinaudo al posto dell'infortunato Biava. Ma se Fontana non ha dovuto effettuare praticamente nessun intervento, le colpe sono soprattutto dell'Empoli, troppo leggero davanti e con poche idee a centrocampo.
Guidolin ripropone la coppia d'attacco Cavani-Amauri che ha ben figurato contro il Milan domenica scorsa. Dietro di loro spazio a Tedesco e Simplicio che affiancano l'infaticabile Migliaccio. Sulle fasce Cassani e Balzaretti a dare fastidio ad Antonini e Raggi che li attendono sulla trequarti rosanero. L'Empoli di Malesani si affida in avanti a Buscè e Vannucchi chiamati ad agire tra le linee senza dare punti di riferimento alle spalle della punta Saudati. A centrocampo, al posto dello squalificato Giovinco, chance per Marchisio, affiancato da Moro e Budel.
Si fa vedere subito il Palermo al 6' con un colpo di petto smarcante di Amauri per Cavani che, defilato sulla destra, non riesce a impensierire Bassi. I rosanero continuano ad attaccare a testa bassa ma senza grandi idee e ci vuole un regalo del portiere per andare in vantaggio. Al 14' l'estremo difensore toscano non riesce a trattenere un debole colpo di testa di Cavani, sul pallone si avventa Simplicio che realizza da due passi.
L'Empoli cerca di riorganizzarsi, ma non riesce a pungere. Il match così latita a centrocampo tra un errore e l'altro da entrambe le parti. Marchisio e Tedesco alzano le dighe in mezzo con il risultato che non passa più nessuno e qualcuno in tribuna comincia sbadigliare.
La gara si sveglia improvvisamente al 38' quando Rinaudo si prende la sua rivincita sul tecnico Guidolin ed esplode la rabbia per mesi di panchina con un colpo di testa, su un corner dalla sinistra di Balzaretti, che non lascia scampo a Bassi. In chiusura della prima frazione i rosanero hanno l'occasione per mettere una seria ipoteca sulla partita, quando al 46' Cavani smarcato dal funambolico Amauri si fa ribattere la conclusione centrale dal portiere empolese.
Nella ripresa Malesani prova a dare maggiore trazione in avanti inserendo l'esterno offensivo Abate al posto di Marchisio. Gli risponde Guidolin che all'11' cambia Tedesco con Guana, per dare maggiore freschezza a centrocampo. L'Empoli deve recuperare e si butta in avanti, anche se con poca lucidità. Il risultato è che la partita diventa nervosa e fioccano le ammonizioni per i rosanero. La gara si trascina stancamente fino al 23' quando ci riprova Rinaudo di testa, ma stavolta la conclusione è fiacca e viene bloccata senza problemi da Bassi.
A mettere i brividi al portiere dell'Empoli è invece una rasoiata di Balzaretti al 30', deviata in calcio d'angolo, che si spegne a pochi centimetri dal palo. L'Empoli non riesce a reagire e così è il Palermo ad avere l'ultima chance al 46' con un tiro da fuori di Amauri che Balli intercetta mettendo il pallone in corner. Si chiude così, dopo tre vittorie consecutive in serie A, il filotto dei toscani, che si arrendono alla maggiore concretezza rosanero.
CATANIA - MILAN 1-1
Catania (3-5-2): Polito 5, Silvestre 6.5, Silvestri 6.5, Stovini 6.5, Sardo 5.5 (14' st Spinesi 7), Baiocco 6, Edusei 6, Colucci 6.5, Vargas 6.5, Martinez 6.5 (39' st Alvarez sv), Mascara 6 (1 Bizzarri, 3 Sabato, 13 Izco, 22 Alvarez, 23 Terlizzi, 27 Biagianti). All.: Baldini.
Milan (4-3-1-2): Kalac 6, Cafù 5.5 (22' st Oddo 6), Bonera 6, Maldini 6, Favalli 6, Brocchi 6 (34' st Gattuso s.v.) Emerson 5.5, Ambrosini 6, Seedorf 6, Pato 6.5, Inzaghi 5.5 (32' st Gilardino s.v). (29 Fiori, 17 Simic, 20 Gourcuff, 43 Paloschi). All.: Ancelotti.
Arbitro: De Marco di Chiavari 6.
Reti: nel st al 10' Pato, al 18' Spinesi.
Note: angoli: 4-3 per il Catania. Recupero: 2' e 4'. Ammoniti: Stovini, Favalli, Colucci, Cafu, Baiocco, Brocchi, Silvestri e Gattuso per gioco falloso. Spettatori: 21 mila.
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Il Catania rialza la testa. Reduci da quattro sconfitte consecutive e da un lungo periodo negativo, i rossazzurri tornano a farsi apprezzare uscendo ancora una volta imbattuti contro il Milan nel quarto scontro diretto stagionale tra campionato e Coppa Italia e andando molto più vicini alla vittoria di quanto non abbiano fatto i rossoneri.
Il cambio di modulo giova agli etnei, che con il 3-5-2 imbrigliano gli avversari, rischiano poco e sfruttano meglio le fasce. Le buone notizie riguardano anche i singoli. A cominciare dal buon debutto dell'argentino Silvestre, subito sicuro nella difesa a tre, per arrivare al grande protagonista della serata: Gionatha Spinesi.
Finito in panchina per scelta tecnica, il Gabbiano si riscatta nel migliore dei modi: entrato in campo subito dopo il gol di Pato, il bomber pisano colpisce al primo pallone giocabile con un bel colpo di testa che vale il pari. Il legno colpito da Mascara e i gol annullati, tra qualche protesta, a Silvestri e Colucci alimentano i rimpianti in casa catanese.
In campo, si fronteggiano due undici inediti. Baldini, che in porta dà fiducia a Polito, fa debuttare Silvestre e propone l'annunciato 3-5-2 con Sardo e Vargas sulle fasce e Martinez-Mascara in attacco. Ancelotti, con Kakà e Nesta infortunati, manda in panchina Gattuso, concede un turno di riposo a Pirlo, Kaladze e Jankulovski e manda dentro dal primo minuto Cafu, Bonera, Favalli e Brocchi.
Il primo tempo riserva poche emozioni. Il Catania, quando può, si affaccia in avanti approfittando di un centrocampo rossonero con troppe lacune. Martinez è di certo il più ispirato, Inzaghi c'è, ma non punge quando il Milan attacca, mettendo a lato in girata e di testa due palle comunque non comodissime (24' e 26').
Polito non trema certo al 27' su un rasoterra di Pato, mentre invece rischia grosso al 32' e al 35': nella prima occasione, Seedorf, servito da una grande invenzione di Pato, grazia il portiere avversario, favorendone l'uscita; nella seconda Inzaghi sbaglia lo stop di petto nell'area etnea mandando in fumo una chance niente male.
In avvio di ripresa, Martinez, al 7', non riesce a sfruttare un rimpallo favorevole, ma 3' dopo è il Milan a far saltare il banco. La prodezza è di Pato, che controlla e fa partire un gran diagonale di destro che sorprende Polito. Baldini rompe gli indugi e spedisce a lottare nell'area rossonera Spinesi. Al 17' è Inzaghi a segnare, ma l'arbitro annulla per un evidente fuorigioco.
La rete buona è di Spinesi: il Gabbiano riporta la sfida in parità, schiacciando di testa tutto solo un bel cross di Vargas. Il Catania insiste e mette in difficoltà il Milan. Al 24' gli etnei vanno in rete con Silvestri che segna dopo che Mascara colpisce la traversa, ma il difensore etneo si vede annullato il gol per un contatto con Bonera.
Altro gol annullato al 30', quando Colucci insacca di testa, ma si vede fischiare un fuorigioco millimetrico. L'ultima emozione la regala Polito, che a tempo scaduto si fa sfuggire la palla, ma per sua fortuna nessuno del Milan ne approfitta.
Fonte: La Sicilia