Le Siciliane di A [XXVII giornata]
Senza parole... (Palermo-Roma 0-1). Il Catania va sempre più in alto (Catania-Fiorentina 1-0)
La partita vista dal tifoso...
Siamo in attesa che il nostro personalissimo e fidato tifoso ritorni a voler commentare i fatti calcistici dei rosanero. Per adesso è ancora silenzio...
PALERMO - ROMA 0-1
PALERMO (4-3-1-2): Viviano 6, Pisano 5.5, Munoz 4.5, Mantovani 5.5, Balzaretti 6, Acquah 5.5 (dal 42' st Vazquez sv), Donati 6, Barreto 5.5, Zahavi 5 (dal 1' st Ilicic 5.5), Budan 5 (dal 1' st Hernandez 6), Miccoli 5.5. (33 Tzorvas, 15 Milanovic, 7 Della Rocca, 14 Bertolo). All.: Mutti 5.
ROMA (4-3-3): Lobont 6.5, Rosi 6.5, Kjaer 6.5, Heinze 6.5, Josè Angel 6.5, Gago 6 (dal 42' st Simplicio sv), De Rossi 6.5, Greco 6 (dal 34' st Marquinho sv), Borini 7, Totti 6, Lamela 7 (dal 35' st Bojan sv). (18 Curci, 25 M. Ricci, 2 Cicinho, 40 Piscitella). All.: Luis Enrique 6.5.
Arbitro: Banti di Livorno 6.
Reti: nel pt al 3' Borini.
Note: recupero 2' e 4'. Angoli: 7-4 per il Palermo. Ammoniti: Barreto, Pisano, Munoz, Heinze per gioco falloso; Lobont per comportamento non regolamentare; Miccoli per proteste. Spettatori: 16.451 per un incasso di 235.335 euro.
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Una rete di Fabio Borini dopo 3' permette alla Roma di vincere a Palermo e di riscattarsi dopo la sconfitta nel derby contro la Lazio. Per il Palermo, invece, secondo stop consecutivo in casa dopo quello con il Milan, il terzo di fila sommato a quello di Siena.
Passano soltanto 3' e la Roma si porta in vantaggio con Borini, alla nona rete stagionale: l'attaccante giallorosso viene pescato in area da un pregevole assist di Lamela, s'inserisce alle spalle di Munoz (che aveva perso malamente palla) e supera Viviano in uscita. Subito in svantaggio, il Palermo cerca di prendere le misure alla Roma, ma ha difficoltà a creare situazioni pericolose davanti a Lobont, in campo al posto dello squalificato Stekelenburg.
Due falli costano invece altrettanti gialli a Barreto e Pisano: entrambi salteranno il prossimo match col Lecce (nella ripresa stessa sorte per Miccoli). La Roma di Luis Enrique fa la gara, tiene palla ed al 23', ancora con Lamela che si libera di Munoz in area, arriva vicina alla rete, ma Viviano questa volta para il sinistro dell'argentino. Pochi minuti dopo, Lobont è costretto a salvarsi in angolo su un insidioso tiro-cross insidioso di Miccoli e deve poi ripetersi al 44' sul sinistro improvviso da 20 metri di Mantovani.
Nella ripresa, Mutti mette dentro Hernandez per Budan e Ilicic per Zahavi e il Palermo sembra più vivo, anche se la Roma resta temibile in contropiede, come al 24' quando Borini calcia sull'esterno della rete dopo essere sgusciato tra due avversari sulla destra. Dall'altra parte è Lobont a salvare da due passi su Miccoli e su una conclusione improvvisa dal limite di Munoz.
Il finale è di marca rosanero, ma la squadra di Mutti non riesce a trovare la rete del pari nonostante un'altra buona occasione per Vazquez, autore di una conclusione murata dalla difesa ospite quasi sulla linea.
CATANIA - FIORENTINA 1-0
CATANIA (4-3-3): Carrizo 7, Motta 6 (20' st Spolli 6), Legrottaglie 6, Bellusci 6, Marchese 6, Izco 6.5, Lodi 7, Seymour 6, Barrientos 5.5 (35' st Ricchiuti sv), Bergessio 6, Gomez 6.5 (31' st Catellani sv). (1 Kosicky, 33 Capuano, 16 Llama, 22 Ebagua). All. Montella 6.5
FIORENTINA (4-3-3): Boruc 6, Cassani 6, Gamberini 5, Natali 6, Pasqual 6, Olivera 5.5 (29' st Kharja sv), Montolivo 5.5, Lazzari 6 (39' st Marchionni sv), Cerci 6 (29' st Acosty sv), Amauri 5.5, Vargas 6.5 (89 Neto, 29 De Silvestri, 19 Felipe, 17 Salifu). All. Rossi 6.
Arbitro: Doveri di Roma 6.
Reti: nel st 13' Lodi su rigore.
Note: angoli 7-4 per il Catania. Recupero 0' e 4'. Ammoniti Amauri per gioco scorretto. Spettatori paganti 3.374, abbonati 9.206, incasso 31.373 euro.
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Inesauribile Catania. La maratona rossazzurra è una scalata che non conosce soste. Giunta all'ottavo incontro in poco più di un mese, il terzo in otto giorni, la formazione di Montella inanella il quinto risultato utile consecutivo battendo la Fiorentina e consolidando l'ottavo posto in classifica.
Splende il sole sul Massimino, metaforicamente e non solo. L'incognita maltempo svanisce in un'altra domenica felice per Izco e compagni. Nonostante la fatica si faccia sentire, gli etnei prolungano un momento positivo (una sola sconfitta nelle ultime nove giornate) che certifica la bontà del lavoro sin qui svolto e l'assimilazione ormai piena di un progetto tattico che passa attraverso la qualità degli uomini migliori e la voglia di essere sempre propositivi.
Non è semplice per il Catania avere ragione di una Fiorentina a caccia di punti preziosi per allontanarsi dalla zona calda. I padroni di casa non sono brillanti come in altre occasioni, alcuni dei giocatori in grado di fare la differenza denunciano una certa stanchezza (vedi Barrientos) e l'assenza dello squalificato Almiron toglie qualcosa alla manovra. Tocca a Lodi, sempre più a proprio agio nelle vesti di play, prendere per mano i compagni con una regia lucida e incisiva, impreziosita dal rigore che decide la sfida.
La Fiorentina non demerita, ma ha il torto di non affondare i colpi nel primo tempo, quando gli etnei concedono agli ospiti più di un'occasione. I viola fanno le cose migliori sino al vantaggio avversario, poi accusano la pressione dettata da una situazione non felice e non riescono a organizzare una reazione efficace.
La partita ci mette poco a entrare nel vivo. Il Catania chiama subito Boruc all'intervento in tuffo su colpo di testa di Bergessio, autore di un altro paio di tentativi fuori bersaglio nei primi 45 minuti, ma concede spazi alle ripartenze dei viola, affidate a Vargas e Cerci, schierati a supporto di Vargas e capaci di creare qualche imbarazzo al reparto arretrato etneo.
Carrizo neutralizza un pallonetto di Cerci, scappato sul filo del fuorigioco, e strappa applausi due volte in pochi secondi una manciata di minuti più tardi, quando si oppone alle conclusioni ravvicinate di Lazzari e Cerci. Ci pensa poi Lodi, utile pure in copertura, dire no agli ospiti con un salvataggio sulla linea su conclusione di Amauri dalla destra.
La Fiorentina ci riprova in avvio di ripresa ancora con Cerci e con una combinazione Vargas-Cerci contenuta dalla difesa etnea, ma è il Catania a passare: Bergessio viene atterrato in area da Gamberini e Doveri decreta il rigore, trasformato da Lodi con un sinistro che s'insacca all'incrocio dei pali. I viola tentano di rimettere in piedi la partita, ma non vanno oltre un colpo di testa di Natali fuori bersaglio su punizione di Vargas e un paio di mischie che non sortiscono effetti.
Fonte: Lasiciliaweb Sport
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