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Le Siciliane di A [XXX giornata]

FINALMENTE! (Bologna-Palermo 1-3). Ferma anche la prima (Catania-Milan 1-1)

02 aprile 2012

La partita vista dal tifoso...
Buon lunedi' a tutti.
Il titolo dice tutto: finalmente è arrivata la prima vittoria esterna del campionato per il Palermo ed è arrivata dopo una prestazione di spessore, di carattere e di volontà.
Devo dire che è la prima volta in campionato che il Palermo dopo essere stato in svantaggio è riuscito a rimontare ed addirittura vincere; come dicevo il carattere, che in trasferta è mancato molto spesso, ed è stato causa di sconfitte evitabili. Invece ieri pomeriggio dopo il gol subito, la reazione ed i cambi azzeccati i rosanero hanno prima pareggiato, poi sono andati in vantaggio, infine hanno chiuso la partita; in verità il Bologna oltre al gol non ha prodotto granché e mi sembrava strano che il Palermo non si accorgesse di questo stato di apatia dei felsinei che, trovato il gol per caso, non hanno continuato nella ricerca del secondo gol.
Budan con il suo ingresso ha segnato il gol del pareggio, ha provocato il gol di Hernadez ed ha lanciato lo stesso Hernandez in contropiede per il gol di Ilicic.
Quindi bravo Palermo!
Sabato pomeriggio (domenica è Pasqua) arriva al Barbera la Juventus.
Che fosse la volta buona della partita perfetta?
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

BOLOGNA - PALERMO 1-3
BOLOGNA (3-4-2-1):
Gillet 6, Sorensen 6, Portanova 4,5 Cherubin 5,5, Pulzetti 6 (37' st Gimenez sv), Taider 5, Krhin 6 (45' pt Kone 5,5), Morleo 5, Ramirez 5,5, Diamanti 6, Di Vaio 5 (27' st Acquafresca sv). (25 Agliardi, 51 Loria, 75 Crespo, 48 Rubin). All.: Pioli 5.
PALERMO (3-5-2): Viviano 6,5, Munoz 6, Mantovani 5, Labrin 6 (1' st Della Rocca 6), Pisano sv (22' pt Milanovic 6), Migliaccio 5,5 (16' st Budan 7), Donati 6,5, Barreto 6,5, Aguirregaray 5,5, Hernandez 6,5, Ilicic 7. (33 Tzorvas, 20 Acquah, 17 Vasquez, 16 Zahavi). All.: Mutti 7.
Arbitro: Gervasoni di Mantova 6.
Reti: nel st 5' Sorensen, al 23' Donati, al 31' Hernandez, 41' autorete di Morleo.
Note: recupero 2' e 3'. Angoli: 5-4 per il Bologna. Espulsi: Mantovani per doppia ammonizione. Ammoniti: Barreto, Donati, Sorensen, Hernandez, Taider per gioco scorretto. Spettatori: 19.440 (di cui 13.255 abbonati) per un incasso di 188.379 (di cui 142.086 rateo abbonati).
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La prima risata in trasferta del Palermo arriva al Dall'Ara, dove il successo mancava da quasi sessant'anni. Il risultato è lo stesso dell'andata, questa volta infiocchettato da sontuosa rimonta, con gran merito dell'innesto di Budan. Sono tre gli scherzi d'aprile dei rosanero al tecnico Pioli che aveva solo potuto assaggiare il loro calcio in estate, prima di finire 'zamparinato'.
Resta così impantanato il Bologna, vittima della velocità degli uomini di Mutti e dei propri errori. In Emilia sta andando in scena la solita frenata di metà stagione. La diabolica pozione del sonno sembra essere stata bevuta quest'anno: i rossoblù, 'perturbati' dalle nuove querelle societarie, senza ansie da retrocessione, buttano una partita che in vantaggio, potevano vincere sciolti.
Tutto si risolve nella ripresa, dopo 45' in cui il Dall'Ara è scosso più dal vento freddo, che dal gioco sul prato. I mancini di Ilicic e Diamanti si specchiano, gli unici due che provano ad accendere fiammiferi che però non riescono ad innescare incendi. Due le conclusioni a girare, pericolose, ma entrambe di poco imprecise.

Peccato, perchè la spensieratezza potrebbe essere sinonimo di divertimento, ma prende la piega fiacca. L'impressione è che le ultime otto giornate siano considerate un limbo in cui vivacchiare, pensando ad altro. Soprattutto sul fronte rossoblù, dove si sono riaccese le schermaglie tra il presidente Guaraldi e il vice Setti, entrambi in tribuna. Sullo sfondo ci sono voci di offerte per l'acquisto del club. Così si scende in campo, senza un vero perchè, con due formazioni forzatamente rimaneggiate.
E una partita del genere non può che essere sbloccata da un'azione anomala. È il ventenne difensore Sorensen, arrivato in gennaio dalla Juve e finora mai visto, a sganciarsi. Servito da Pulzetti, entra in area. Nessuno lo chiude e lui, con la naturalezza di un attaccante esperto trova il diagonale nell'angolino, il suo primo sigillo in A. Il pareggio del Palermo è altrettanto casuale: una punizione dalla trequarti di Donati con Budan che quasi sfiora e comunque inganna Gillet.
Ma il pari arriva dopo la regina delle occasioni fallite e soffia sul fuoco del solito stereotipo che fa mangiarsi le mani: Ramirez si lancia solo da centrocampo, ma fa l'altruista per Di Vaio. Il capitano, in area, si fa recuperare dall'ex compagno Viviano che salva un gol fatto. Un intervento, a posteriori, decisivo.
Da quel momento è il Palermo a trovare la strada, ancora grazie a Budan, che fa svenire Portanova. Gillet è bravo a ribattere, ma Donati lo è altrettanto a non perdere la calma e a servire Hernandez che non può proprio fallire. Inevitabilmente i rossoblù si buttano in avanti, inevitabilmente i rosanero li puniscono. C'è anche un po' di sfortuna per Morleo, che infila il proprio portiere, provando ad anticipare Ilicic. È troppo tardi, ed è beffardo un palo di Gimenez nel recupero. Per svegliare il Bologna, si spera nei fuochi da derby col Cesena, mentre il Palermo ringalluzzito dal tabù sfatato e da una vittoria che mancava dal 1954, attende la Juve.

CATANIA - MILAN 1-1
CATANIA (4-3-3):
Carrizo 7.5, Motta 6, Legrottaglie 6.5, Spolli 6.5, Marchese 6, Izco 6, Lodi 6.5, Almiron 6.5 (47' st Seymour sv), Barrientos 6 (26' st Llama 6.5), Bergessio 6, Gomez 6.5 (40' st Lanzafame sv). (1 Kosicky, 14 Bellusci, 19 Ricchiuti, 32 Catellani). All. Montella 6.5.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati 6, Abate 6.5, Bonera 6.5, Mexes 6, Antonini 6.5, Aquilani 5.5 (40' st Maxi Lopez sv), Ambrosini 6.5, Nocerino 5.5, Emanuelson 5 (8' st Boateng 6.5), Ibrahimovic 6.5, Robinho 6.5 (28' st El Shaarawy 6). (1 Amelia, 76 Yepes, 19 Zambrotta, 8 Gattuso). All. Allegri 6.
Arbitro: Bergonzi di Genova 6.
Reti: nel pt 34' Robinho, nel st 12' Spolli.
Note: angoli 8-4 per il Milan. Recuperi: 2' e 3'. Ammoniti: Ambrosini e Mexes per gioco scorretto. Spettatori: paganti 11.047, abbonati 9.206, incasso 428.377 euro.
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Pareggiare 1-1 contro il Barcellona autentico martedì prossimo sarebbe un grande risultato per il Milan. Farlo contro la sua versione italiana, fatte le debite proporzioni, lo è stato molto meno. Il Massimino non è il Camp Nou, il campionato non è la Champions League. E il Catania, nonostante gli accostamenti elogiativi, non è la formazione blaugrana. Ma è un'ottima squadra, che sa quel che vuole e non è arrivata sprintare per un posto in Europa League per caso.
Gli uomini di Montella impongono il pari alla capolista facendo un grande regalo alla Juventus, che battendo domani sera il Napoli si porterebbe a -2, e firmando una nuova serie record per la propria storia: otto risultati utili di fila in Serie A come nel 1954/55 e 1961/62. Un filotto da primato centrato grazie all'ennesima prestazione di spiccata personalità, frutto di una rimonta (l'ennesima anche questa) fortemente cercata.
Andati sotto nel primo tempo, gli etnei non si sono disuniti salendo di tono dopo l'intervallo, quando hanno preso in mano la situazione alzando le frequenze e creando occasioni a ripetizione sino alla rete di Spolli, nata in seguito agli sviluppi di un calcio piazzato, altra tradizionale arma in più. Come dire: gli etnei hanno i loro punti fermi e su quelli sanno costruire le proprie fortune.

Nessuna tregua per il Milan, che non ha certo potuto gestire le energie in vista del ritorno dei quarti di finale di Champions a Barcellona. I rossoneri hanno dovuto darsi da fare eccome per evitare complicazioni peggiori contro i padroni di casa ricavandone alcuni riscontri positivi (il ritorno di Abate su buoni livelli, Antonini in vena di chiusure decisive come a San Siro contro i blaugrana) e altri negativi (Emanuelson fuori fase, Aquilani ancora non al meglio). E stavolta neppure Ibrahimovic, pur provandoci a più riprese nel finale, ha potuto fare fare la differenza risolvendo, come accaduto spesso, ogni problema ai compagni.
Abituato a non tremare contro le big, il Catania confeziona la prima emozione della gara con una volata sulla destra di Bergessio conclusa da un destro sul fondo. Uno squillo che desta subito l'attenzione dei rossoneri. Il Milan sa che concedere campo agli etnei sarebbe pericoloso e aumenta l’intensità rendendosi pericoloso con Emanuelson e Ibrahimovic, fermati in entrambi i casi da Carrizo.
Squadre raccolte e spazi per il fraseggio limitati, eppure la sensazione è che lo 0-0 non sia destinato a durare. Dopo un altro tentativo di Bergessio, autore di un colpo di testa oltre la traversa su cross di Motta, è il Milan a passare sfondando per vie centrali: combinazione Robinho-Ibrahimovic-Robinho e destro a fil di palo del brasiliano. Il pareggio potrebbe arrivare in fretta, ma un gran destro dalla distanza di Gomez s’infrange sulla traversa.
Ma il Catania ha carattere e non molla. Anzi, accelera. I rossazzurri partono a mille nella ripresa mettendo sotto pressione il Milan con un fraseggio veloce e incisivo. Bergonzi annulla un gol di Gomez per fuorigioco di rientro di Bergessio, poi è Barrientos a sfiorare la rete con un destro a colpo sicuro sul quale Antonini salva in extremis in scivolata. Allegri rimpiazza Emanuelson con Boateng, ma gli etnei continuano a premere e ottengono il meritato pareggio con Spolli, lesto a raccogliere una sponda di testa di Legrottaglie sugli sviluppi di un angolo.
Il Massimino esplode, la formazione di Montella ci crede sempre di più. Almiron cerca due volte il destro dalla distanza senza centrare il bersaglio, ma in mezzo c'è un'occasione d’oro per i rossoneri con Robinho, che trova un varco centrale e supera Carrizo in uscita: Marchese sembra salvare prima che il pallone oltrepassi del tutto la linea, ma i milanisti protestano reclamando il gol-fantasma.
Il pari non accontenta nessuno, le emozioni si susseguono. L'ottimo Carrizo si supera bloccando in tuffo un colpo di Mexes, Lodi e Ibrahimovic ci provano di sinistro calciando a lato. Il Milan chiude all’attacco inserendo anche Maxi Lopez, ex di turno accolto con qualche fischio dalla curva, ma Carrizo salva due volte la propria porta prima volando a togliere da sotto l’incrocio un morbido destro di Ibrahimovic e poi uscendo con grande tempismo sullo stesso svedese. L'ultimo guizzo, però, è del Catania, con un contropiede che porta Izco a tirare da posizione molto ravvicinata, ma Antonini riesce a metterzi una pezza anche stavolta.

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A
(Uefa.it)

 

 

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02 aprile 2012
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