Le Siciliane di A [XXXII giornata]
Paperissima! (Palermo-Bologna 1-1). Un altro mattoncino... (Chievo-Catania 0-0)
La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti.
Paperissima al Barbera ieri pomeriggio che è costata il pareggio e quindi la mancata vittoria del Palermo sul Bologna, perché dopo avere iniziato a spron battuto con Ilicic che segna, e dopo avere sprecato altre 2 occasioni con lo stesso Ilici e con Miccoli, ecco la paperissima di Sorrentino su un retropassaggio non si è capito bene cosa sia successo se è scivolato, se voleva andare con le mani ed ha perso l'equilibrio, sta di fatto che ha regalato palla a Gabbiadini che a porta vuota ha messo in rete. E lì la partita è finita. Come al 15° del primo tempo? Si perché il Palermo ha subito il colpo, non si è più ripreso, ed il Bologna si è accontentato del pari.
Ora è sempre più difficile, ma non impossibile.
Catania, Inter e Juventus.
Trittico di ferro.
Alla fine si tireranno le somme.
Buon calcio a tutti. [A.G.]
PALERMO - BOLOGNA 1-1
PALERMO: Sorrentino 5, Von Bergen 6, Donati 5.5, Aronica 6, Morganella 5.5, Barreto 6, Arevalo Rios 6 (37' st Hernandez 6), Kurtic 5.5, Garcia 6, Ilicic 7 (9' st Dybala 5), Miccoli 6 (42' st Boselli sv) (99 Benussi, 6 Munoz, 7 Viola, 14 Anselmo, 16 Fabbrini, 18 Faurlin, 22 Nelson, 30 Brichetto, 33 Formica). All.: Sannino 6.
BOLOGNA: Curci 6, Garics 5.5, Antonsson 6, Cherubin 6, Morleo 6, Kone 6 (38' pt Guarente 6.5), Khrin 6.5, Taider 6, Christodoulopoulos (18' st Pasquato 6), Gilardino 6.5, Gabbiadini 6.5 (dal 26' st Sorensen 6) (25 Agliardi, 9 Moscardelli, 11 Motta, 20 Abero, 22 Lombardi, 28 Riverola, 30 Pazienza, 44 Naldo, 45 De Carvalho). All.: Pioli 6.
Arbitro: Doveri 5.5.
Reti: nel pt al 4' Ilicic, al 17' Gabbiadini.
Note: angoli 7 a 5 per il Palermo. Recupero: 3' e 4' Ammoniti: Morganella, Christodoulopoulos, Guarente, Aronica per gioco falloso, Kone e Ilicic per simulazione, Garics per fallo di mano, Donati per proteste. Spettatori: 26.069 per un incasso di 254.207 euro.
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Un errore di Sorrentino condanna il Palermo a inseguire ancora il Siena, vittorioso ieri a Pescara, e la zona salvezza. Al bellissimo gol di Ilicic ha risposto Gabbiadini, complice una clamorosa incertezza della difesa rosanero.
Occasione persa per Sannino e i suoi, punto d'oro per gli emiliani fuori casa. Parte forte il Palermo e il Bologna non ha nemmeno il tempo di organizzarsi a centrocampo per contrastare l'arrembaggio perché i rosanero passano al 4' con uno splendido triangolo tra Miccoli e Ilicic concluso alla perfezione dallo sloveno che infila Curci con un sinistro chirugico a giro. I due attaccanti del Palermo si trovano a meraviglia e al 10' sfiorano il raddoppio, ancora con Ilicic, ma stavolta il portiere emiliano blocca. Al 14' ci prova Miccoli ma la sua conclusione è debole.
Quando il Palermo sembra vicino al raddoppio, arriva la doccia fredda. Donati pressato da Gabbiadini, sul filo del fallo laterale, passa a Sorrentino che forse si ricorda all'ultimo che non può prenderla con le mani e incespica, ne approfitta l'attaccante del Bologna che pareggia al 17'. Il pubblico prima si dispera e poi applaude comunque il portiere che con le sue parate, nelle scorse gare, ha tenuto a galla il Palermo.
Il Barbera cerca di trascinare i giocatori di casa verso il raddoppio, ma i tentativi degli uomini di Sannino si infrangono contro il muro del Bologna che punta sulle ripartenze. Anche la sfortuna ferma i rosa che al 41' colgono l'ennesimo palo della stagione con Miccoli che aveva tentato di beffare Curci con l'esterno sinistro.
Altra tegola per il Palermo al 9' della ripresa quando perde Ilicic. L'attaccante sloveno si accascia a terra per un problema al ginocchio, al suo posto Dybala. I siciliani si buttano in avanti e, più con i nervi che con la tattica, cercano la rete che li riavvicinerebbe alla zona salvezza. Il Bologna, tranquillo e sornione, punge in contropiede e al 21' Pasquato, da fuori area, di controbalzo, per poco non trova il gol della domenica.
Il Palermo si affida a Miccoli e ai suoi tiri da fuori, ma la mira del salentino non è precisa. I rossoblu davanti fanno sempre paura con Gilardino che prima recrimina su un contatto con Aronica in area e poi si fa trovare pronto su un cross basso di Pasquato, ma Sorrentino è attento.
Al 37' Sannino si gioca la carta Hernandez, di nuovo in campo dopo sei mesi di stop. L'uruguayano si mette subito in mostra con un tiro da fuori e con le sue incursioni che mettono sotto pressione Curci senza però sfondare la difesa bolognese. A vuoto anche i tentativi finali del Palermo che esce comunque tra gli applausi del pubblico.
CHIEVO - CATANIA 0-0
CHIEVO (4-3-1-2): Puggioni 6, Frey 6, Andreolli 6, Dainelli 6, Cesar 6, Rigoni 6 (39' st Guana sv), Cofie 5.5 , Dramé 5.5 (23' st Sardo sv), Hetemaj 5.5, Pellissier 6, Thereau 5.5 (14' st Samassa 5.5). (83 Ujkani, 18 Squizzi, 33 Papp, 7 Seymour, 10 Luciano, 39 Stoian, 43 Paloschi, 27 Hauche). All.: Corini 5.5.
CATANIA (4-3-3): Andujar 6.5 Alvarez 6, Bellusci 6, Spolli 6, Marchese 6, Izco 5.5, Lodi 6.5 (30' st Castro sv), Biagianti 6 (43' st Almiron sv), Gomez 6, Bergessio 6, Barrientos 5.5. (1 Frison, 34 Messina, 2 Potenza, 5 Rolin, 6 Legrottaglie, 33 Capuano, 30 Salifu, 26 Keko, 32 Cani, 35 Doukara). All.: Maran 6.
Arbitro: Giacomelli 6.
Note: angoli 3-2 per il Chievo Recuperi: 1' e 4' Ammoniti: Bellusci, Izco e Samassa per gioco falloso. Spettatori: 7 mila circa.
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Una simpatica gita a Verona: il sole, il pubblico del Chievo intorpidito e un avversario appena più interessato alla vittoria. Ma appena. Il Catania trotterella al Bentegodi alla ricerca di un punto poco affannoso che solo l'orgoglio del vecchio Pellissier si sogna di provare a negargli.
L'obiettivo arriva dunque senza sforzo in una partita ai limiti della decenza, prevedibilmente a ritmo ridotto e infiammata timidamente solo da due tentativi un po' più convinti da parte dei rossazzurri: uno nel primo tempo, con la solita punizione di Lodi che sfiora la traversa; un secondo nella ripresa con un colpo di testa ravvicinato di Bergessio su assist dello stesso regista (Puggioni respinge sul primo palo). Pochissimo altro. E soprattutto un'ammasso di errori. Il punticino alla fine fa più felice il Chievo che si porta a un soffio dalla salvezza, mentre allontana il già tenue sogno europeo del Catania.
Parte meglio la squadra veronese, anche se Corini conferma un timido 5-3-2, quasi facendo capire che l'importante contro i rossazzurri è muovere la classifica. Poi c'è il primo sussulto gialloblù: Hetemaj controlla una buona palla dentro l'area sulla sinistra e il cross rasoterra trova Thereau troppo avanzato.
Ancora Chievo che insiste e Catania troppo arrendevole per essere vero. Lancio di Frey per Pellissier che gira da destra, al volo, un bellissimo cross: la sberla al volo di Thereau, a centro area, è ben indirizzata ma Bellusci di schiena la manda in angolo. Portieri inoperosi, il match potrebbe essere risolto da una palla inattiva anche perché il Catania ha un signor specialista di calci piazzati come Lodi. Infatti il centrocampista della squadra ospitre ci prova da fuori area: palla di poco oltre la traversa. L'ultima emozione dei primi 45' è per i veneti. Angolo da destra di Thereau e colpo di testa, da buona posizione, di Rigoni: la palla, smorzata da un difensore, arriva però docile verso Andujar.
Il tridente argentino degli etnei, Barrientos-Gomez-Bergessio, è dinamico ma poco efficace: tanta corsa, tanti scambi, ma poche conclusioni. Il tandem dei padroni di casa, Therau-Pellissier, è altrettanto spuntato. Logico lo 0-0 al termine del primo tempo.
Potrebbe sembrare in avvio di ripresa davvero un'altra partita quando Lodi da fermo crossa e trova il colpo di testa di Bergessio. Il Chievo reagisce immediatamente. Bella combinazione Dramè-Hetemaj con il finlandese che di tacco favorisce il break del compagno: il sinistro dal limite è fiacco e Andujar blocca.
Ma è un fuoco di paglia. La partita scivola via senza emozioni di sorta. Una buona ripartenza del Catania con Alvarez che va via a Cesar sulla destra e appoggia basso verso Bergessio, troppo avanzato per agganciare la sfera. Pronta replica del Chievo con punizione di Frey dalla sinistra verso Cesar: Bellusci anticipa tutti toccando pericolosamente verso la sua porta: Andujar si tuffa e sventa in angolo. I cambi non mutano la fisionomia di una gara segnata: finisce in parità ed è assolutamente giusto così.
Fonte: Lasiciliaweb Sport
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