Le Siciliane di A [XXXVII giornata]
E' finita... il Palermo è Serie B (Fiorentina-Palermo 1-0) Record di punti per il Catania! (Catania-Pescara 1-0)
La partita vista dal tifoso...
Buon lunedì a tutti...
Anche se per i tifosi palermitani non credo sia un buon lunedì perché, con la sconfitta di Firenze, si è ufficializzata la retrocessione dei rosanero in serie B.
Così, dopo 10 anni si ritorna giù.
Il Presidente si è assunto le colpe di tutto, con le scuse alla città e ai tifosi perché non doveva esonerare Sannino dopo 3 giornate, ma "con i se e con i ma" e con le scuse non si va da nessuna parte.
Il fatto è che in tutti questi anni gli allenatori li ha cambiati come si cambiano i calzini, ma la buona sorte gli ha sempre girato le spalle perché in squadra c'erano fior di giocatori. Quest'anno il tasso tecnico si è abbassato di molto, e la riprova è che siamo retrocessi, anche se continuo a sostenere che, nonostante la scarsezza delle risorse tecniche, potevano salvarci, - ma purtroppo e' andata come è andata - e faccio una profezia, nera: non saliremo così velocemente. Naturalmente mi auguro sbagliarmi e non me ne vogliano i tifosi tutti, ma nelle primissime giornate, nei miei commenti già vedevo "nero".
Devo fare, ma li ho già fatti nel corso del campionato, i più sentiti complimenti al Catania. Bellissimo campionato!
A tutti un buon calcio. [A.G.]
FIORENTINA - PALERMO 1-0
FIORENTINA (4-3-3): Viviano 6, Roncaglia 6, Gonzalo Rodriguez 6.5, Savic 6 (29' st Hegazi sv), Pasqual 6.5, Mati Fernandez 6.5, Pizarro 6, Borja Valero 7 (38' st Romulo sv), Cuadrado 6.5, Toni 7 (26' st Migliaccio sv), Jovetic 6. (89 Neto, 12 Lupatelli, 5 Compper, 40 Tomovic, 19 Llama, 10 Aquilani, 27 Wolski, 9 El Hamdaoui, 49 Rossi). All. Montella 6.5
PALERMO (3-5-2): Sorrentino 6.5, Munoz 5.5, Donati 6, Von Bergen 5.5, Morganella 5, Rios 5 (13' st Viola 5.5), Faurlin 5 (34' st Sanseverino sv), Kurtic 6, Garcia 6, Dybala 5, Hernandez 5 (18' st Miccoli 5). (99 Benussi, 30 Brichetto, 2 Mantovani, 3 Aronica, 8 Dossena, 14 Anselmo, 19 Sperduti, 23 Nelson, 33 Formica). All. Sannino 5.
Arbitro: Damato di Barletta 5.
Rete: pt 41' Toni.
Note: angoli 9 a 7 per il Palermo. Recupero: 2', 3'. Ammoniti: Savic, Faurlin, Kurtic, Garcia, Viola per gioco falloso. Spettatori: 28.023, incasso 378.848 euro (paganti 14.553, incasso 195.343 abbonati 12.636, quota 176.703, voucher in viola 834, quota 6802)
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Sotto un improvviso temporale che nel secondo tempo ha reso il campo quasi un acquitrino si consumano il dramma del Palermo che scende in B dopo 9 anni e la gioia della Fiorentina che torna in Europa dopo tre stagioni.
Con il successo di oggi, il 20° della stagione, ottenuto con Luca Toni, ex del Palermo e forse anche ormai della Fiorentina se non gli rinnoveranno il contratto, i viola blindano il 4° posto e festeggiano alla fine sommersi dagli applausi scroscianti dei loro tifosi: 'Grazie ragazzi, e ora tutti insieme alla conquista dell'Europa' recita lo striscione srotolato alla fine in curva Fiesole, mentre alcuni intonano cori contro il Milan, Berlusconi e Galliani, e in Maratona spunta uno striscione contro l'arbitro Mazzoleni, quello di Fiorentina-Roma.
Anche Andrea Della Valle (che meglio di così non poteva brindare alla 500esima gara ufficiale della sua gestione alla guida del club insieme al fratello Diego) scende in mezzo al campo, incurante della pioggia, ha in mano una maglia bianco e rossa celebrativa e corre da Montella per un lungo caloroso abbraccio, ulteriore segnale che il connubio andrà avanti. Intanto i giocatori del Palermo, dopo i ringraziamenti allo sparuto gruppo di tifosi venuto al seguito, sfilano a testa bassa: ad una gara dalla fine non c'è più speranza di salvezza, la retrocessione è un'amara realtà, figlia di una stagione piena di errori. I sostenitori rosanero espongono un eloquente striscione: 'Zamparini retrocede ma i palermitani sono sempre da Champions'.
La partita è iniziata con buona verve da parte della squadra, lo confermano i cinque corner battuti in pochi minuti e un paio di affondi di Kurtic e Munoz. La Fiorentina era stata pericolosa con Toni e Jovetic (che aveva segnato a metà tempo ma l'azione era stata fermata per fuorigioco), sapeva di avere i mezzi per controllare il match e passare, cosa che è successa al 41' del primo tempo con Toni che ha depositato in rete un preciso assist di Cuadrado splendidamente innescato da Borja Valero. Un'azione da manuale, l'ennesima regalata dalla squadra di Montella in questa sua splendida cavalcata. Il Palermo ha provato a reagire subito approfittando di un errore di Pizarro: la rasoiata di Hernandez ha lambito il palo.
Nella ripresa condizionata e disputata sotto un acquazzone, con il terreno sempre più zuppo e scivoloso, i viola hanno cercato di chiudere il match, trascinati da Cuadrado, sfiorando il gol con Jovetic, Boria Valero, Mati Fernandez, finchè Montella ha tolto Toni e lo spagnolo per una meritata ovazione. Tra i rosanero neppure l'ingresso di Miccoli ha dato la scossa anche se con orgoglio hanno cercato fino all'ultimo il pari: proprio Miccoli alla fine ha avuto la possibilità di farlo su punizione (concessa non senza proteste viola) ma il pallone è finito fuori e con esso le speranze di evitare l'ennesimo ko di una stagione stregata.
CATANIA - PESCARA 1-0
CATANIA (4-3-3): Andujar 6.5, Bellusci 6, Legrottaglie 6 (24' pt Biagianti 6.5), Spolli 6.5, C. Capuano 6, Izco 6.5, Lodi 6, Almiron 6.5 (26' st Castro 6), Barrientos 7.5 (46' st Salifu sv), Bergessio 6.5, Gomez 7 (1 Frison, 29 Terracciano, 2 Potenza, 18 Augustyn, 12 Marchese, 24 Ricchiuti, 26 Keko, 32 Cani, 35 Doukara). All.: Maran 6.5.
PESCARA (4-2-3-1): Perin 6.5, Zanon 5.5, Cosic 5.5, M. Capuano 6, Balzano 5.5 (28' st Zauri sv), Blasi 5.5 (36' st Iannascoli sv), Togni 6, Di Francesco 5.5, Bjarnason 6, Bocchetti 5.5, Sforzini 6. (41 Falso, 28 Bianchi Arce, 3 Kroldrup, 4 Cascione, 45 Catalano, 96 Mancini, 10 Celik, 9 Abbruscato, 22 Vukusic, 60 Caraglio). All.: Bucchi 6.
Arbitro: Pasqua 6.
Rete: nel st 6' Gomez.
Note: angoli 5-2. Recupero 1' e 2'. Ammonito Cosic, Balzano e Zauri per gioco scorretto, Bellusci e Bocchetti per comportamento non regolamentare. Spettatori paganti 6.621, abbonati 8.992, incasso 53.300 euro.
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E' il Catania dei record. Tanti e tutti egualmente importanti, come pezzi di un puzzle ben riuscito. Non basta la dignitosa opposizione del già retrocesso Pescara per frenare la voglia degli etnei di riscrivere la storia rossazzurra.
Gli uomini di Maran battono di misura i biancazzurri e, oltre a incrementare ulteriormente il bottino complessivo di punti in un campionato di Serie A raggiungendo quota 55, migliorano il primato di gol realizzati (48) e di vittorie casalinghe (12) eguagliando quello di successi complessivi in una stagione (15). Ma ciò che esalta di più il pubblico del Massimino è l'ottavo posto raggiunto almeno sino a domani pomeriggio, quando toccherà all’Inter, impegnato sul campo del Genoa, rispondere al sorpasso avvenuto in serata.
La pratica pescarese è meno semplice da sbrigare di quanto ci si potesse attendere. Il Catania crea almeno sei chiare palle gol nel corso del primo tempo, in particolare con Barrientos, Bergessio e Almiron (due occasioni a testa), ma Perin e un po' di imprecisione frenano i rossazzurri, costretti a cambiare assetto in corso d'opera a causa della sostituzione di Legrottaglie, infortunatosi dopo uno scontro aereo (doppia frattura alla zigomo per il difensore), con Biagianti e il conseguente spostamento di Bellusci al centro della difesa e Izco basso a destra. Il Pescara, che non ha più nulla da chiedere al campionato, pensa a evitare l’ennesima goleada tentando qualche episodica sortita in avanti che però non crea problemi ad Andujar.
Il Catania, forse non abbastanza cattivo nei primi 45’, preme sull’acceleratore e passa in avvio di ripresa, quando Bergessio serve da destra un pallone basso per Gomez, che spunta sul secondo palo e batte a rete. I biancazzurri cercano di replicare con una conclusione di Sforzini contenuta da Andujar, ma è un guizzo isolato. Gli etnei sono superiori e lo confermano rischiando nulla e rendendosi ancora pericolosi dalle parti di Perin. Bergessio e Barrientos, ispirato come spesso gli è accaduto nell'ultimo periodo, cercano il raddoppio senza trovarlo, ma agli etnei e al pubblico di casa basta e avanza così per festeggiare tra gli applausi il congedo stagionale dal Massimino.[Articolo di Alberto Cigalini]
Fonte: Lasiciliaweb Sport
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