Le Siciliane di A
Bis nero senza rosa (Genoa-Palermo 1-0). Bergamo amara (Atalanta-Catania 1-0)
GENOA - PALERMO 1-0
La partita vista dal tifoso...
Buongiorno a tutti, cari amici che seguite la rubrica.
Giovedì avevo messo in allarme per la partita con il Genoa e purtroppo, pur non essendo frate indovino, ho azzeccato.
Il Genoa ha vinto a cinque minuti dalla fine, ma per tutta la partita le ha provate tutte per vincerla. Alla fine la costanza è stata premiata. Ed il Palermo? Non era lo stesso Palermo di Roma. Attenzione nulla di trascendentale. Ma la grinta non era la stessa.
Però rimango molto fiducioso, perché come ho scritto più volte siamo una squadra. E soprattutto la forza di questa squadra sono i giovani. Michelidze, Cavani, Kjaer. In tre non arrivano a 90 anni. Un complimenti a Zamparini ed al mister che non ha paura di farli giocare.
Domenica sera aspettiamo il Napoli. Dobbiamo rimediare ad una partita di andata non giocata al meglio.
Buon calcio a tutti. [A.G.]
GENOA (3-4-3): Rubihno 6.5; Biava 7, Ferrari 6.5, Bocchetti 6; Vanden Borre 7 (18' st Palladino 6), Milanetto 6, Juric 6, Criscito 6.5; Sculli 6 (38' st Olivera sv), Milito 6, Jankovic 7. In panchina: Scarpi, Rossi, Mesto, Modesto, D'Alessandro. Allenatore: Gasperini 6.5.
PALERMO (4-3-1-2): Amelia 7; Cassani 6, Carrozzieri 5.5 (8' st Savini 6.5), Kjaer 7, Bovo 6.5; Nocerino 6, Liverani 6 (44' pt Migliaccio 6), Bresciano 5.5; Simplicio 6; Cavani 5.5, Mchedlidze 6 (30' st Guana sv). In panchina: Ujkani, Tedesco, Succi, Cossentino, Savini. Allenatore: Ballardini 6.
Arbitro: Trefoloni di Siena 6.5
Reti: 43' st Criscito.
Note: Giornata fredda, terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Criscito, Simplicio, Juric, Cavani, Amelia, Bovo. Angoli: 13-5. Recupero: 2' pt, 3' st.
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Il Genoa vince all'ultimo respiro contro il Palermo e conferma di avere tutte le carte in regola per puntare alla Champions League. Meritato il successo dei rossoblù al termine di una partita intensa decisa da Mimmo Criscito al cospetto di un buon Palermo.
La squadra di Gasperini cerca con insistenza la via del gol, il Palermo è ben messo in campo e limita al massimo le giocate dei locali, ma si propone poco in fase offensiva. Gasperini ritrova Ferrari in difesa; niente da fare per Thiago Motta alle prese con un risentimento muscolare.
Ballardini sorprende tutti e schiera dal primo minuto il georgiano Michedlidze in avanti in coppia con Cavani; novità anche in difesa rispetto a Roma con Carrozzieri e Kjaer coppia centrale e Bovo dirottato a sinistra, mentre Savini va in panchina. Buon ritmo tra due ottime squadre con grande personalità. Pressing asfissiante in ogni parte del campo e Palermo ottimamente messo in campo.
Al 7' il primo tiro in porta è dei rosanero con una bella girata con il sinistro di Michedlidze deviata in angolo. Al 14' proteste del Genoa per un tocco col braccio in area di Nocerino, del tutto involontario. Grande attenzione tattica e non si concede nulla da entrambe le parti.
Al 21' riesce ad andare al tiro Biava, ma il suo destro finisce sull'esterno della rete. Al 24' su calcio d'angolo sponda di testa di Jankovic per Bocchetti che davanti la porta non riesce ad approfittarne consegnando palla ad Amelia.
Cresce il Genoa che alza il baricentro e non consente al Palermo di ripartire. Al 28' sono però i rosanero a farsi pericolosi su calcio di punizione con Bovo. Poi è solo Genoa: al 35'occasionissima per Criscito che si fa largo, entra in area e conclude a rete, provvidenziale la deviazione di Kjaer e pallone sul palo alla sinistra di Amelia.
Al 40' Vanden Borre dalla sinistra, palla a Jankovic che prova la rovesciata spettacolare, bravo Amelia ad opporsi in angolo. Al 43' problemi muscolari per Liverani che deve lasciare il campo a Migliaccio. Al 45' altro palo del Genoa questa volta con Biava che colpisce l'incrocio, poi sulla ribattuta gran parata di Amelia su Sculli. Poco dopo il secondo portiere della nazionale si ripete su un colpo di testa di Biava. Il Palermo si salva e il primo tempo finisce 0-0.
Ad inizio ripresa subito pericoloso il Genoa che non riesce a sfruttare un'azione in mischia in area, Amelia blocca su colpo di testa di Jankovic. Al 3' Milito si beve Carrozzieri in area conclude a botta sicura, Kjaer salva i rosanero. All'8 out anche Carrozzieri che lascia il posto a Savini; l'ex napoletano va a sinistra mentre Bovo si sposta nel suo ruolo naturale al centro.
Al 15' torna a farsi pericoloso il Palermo: cross di Migliaccio da destra e gran colpo di testa di Simplicio, gran parata di Rubinho in angolo. Gasperini vuole vincere ed inserisce Palladino sacrificando l'ottimo Vanden Borre. Al 23' assist di Palladino per Jankovic bravo a stoppare e a concludere subito a rete, palla alta. Al 27' Palladino si gira bene in area e cerca il primo palo, fuori di un soffio.
Al 30' Ballardini tira fuori una delle due punte, ovvero Michedlidze inserendo un centrocampista inpiù, Guana. Al 34' punizione di Milanetto e colpo di testa di Sculli, dimenticato da tutti. Gasperini prova anche la carta Olivera subentrato a Sculli. Al 43' il gol della vittoria genoana: Milanetto serve Jankovic a destra, cross basso e Criscito trova il tocco vincente. I giocatori del Palermo protestano per un fuorigioco che non c'è.
ATALANTA - CATANIA 1-0
ATALANTA (4-4-2): Consigli 5.5, Garics 6, Talamonti 6, Manfredini 6, Bellini 6, Ferreira Pinto 6, Cigarini 6 (23' st De Ascentis 6), Guarente 6.5, Padoin 6, Floccari 6.5, Vieri 5 (21' pt Valdes 6) (46' st Capelli sv). (31 Coppola, 13 Peluso, 34 Defendi, 11 Cerci). All. Del Neri 6.
CATANIA (4-3-3): Bizzarri 5, Silvestre 6, Terlizzi 4.5, Stovini 5.5, Capuano 5, Biagianti 5, Carboni 5.5 (19' st Izco 5.5), Baiocco 5.5, Martinez 4.5 (30' st Spinesi sv), Paolucci 5.5 (1' st Morimoto 5), Mascara 5.5. (20 Acerbis, 11 Llama, 21 Silvestri, 8 Ledesma). All. Zenga 5.
Arbitro: Dondarini di Finale Emilia 5.
Rete: nel pt 23' Guarente.
Note: recupero 2' e 5'. Angoli: 6-4 per il Catania. Ammoniti: Cigarini per gioco falloso, Silvestre e Baiocco per proteste, Mascara per comportamento non regolamentare. Spettatori: 11.000.
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Un pessimo Catania e un finale anche peggiore. Difficile scegliere da dove cominciare. Se dalla brutta prestazione collettiva a Bergamo o dal gol regolare clamorosamente annullato a Mascara nel recupero.
La sconfitta contro l'Atalanta giunge al termine di 90 minuti da dimenticare, che acuiscono la crisi di risultati degli etnei, mai vittoriosi nel 2009 e capaci di raccogliere un solo punto nelle ultime quattro giornate.
Dopo l'incoraggiante prestazione di Genova, i catanesi ripropongono la loro peggiore versione da trasferta: prevedibili, imprecisi, di scarsa personalità e ancor minore incisività in avanti.
La squadra di Zenga non entra mai in partita. All'Atalanta è sufficiente un tiro azzeccato da Guarente, con la complicità della difesa avversaria e di Bizzarri, per risolvere la gara. I padroni di casa non brillano, eppure non rischiano nulla contro Mascara e compagni. Basta una buona applicazione del fuorigioco per mettere in crisi i rossazzurri, spesso in off side (in particolare l'evanescente Martinez). Il Catania soffre in difesa la mobilità di Floccari ed è terribilmente macchinoso in fase offensiva: servono troppi tocchi per avvicinarsi alla porta avversaria, la manovra pecca di qualità (Mascara è generoso nell'aiutare in copertura, ma il suo contributo servirebbe in fase di rifinitura) e i nerazzurri hanno vita facile contro Paolucci, Martinez e Morimoto.
Detto questo, resta incredibile l'ennesimo torto arbitrale subito, che non deve servire da alibi per una domenica decisamente negativa, ma che non può neppure essere ignorato. La rete annullata a Mascara per fuorigioco nei minuti di recupero è un errore plateale: l'azione non è veloce, la difesa atalantina è schierata e Mascara scatta con Ferreira Pinto vicino a lui. L'incerto Dondarini annulla su segnalazione del pessimo guardalinee Iannello togliendo, di fatto, un punto in classifica al Catania.
Zenga cerca di dare continuità al pareggio di Marassi riproponendo lo stesso undici di partenza con il rientrante Biagianti a centrocampo e Martinez in avanti, ma si capisce subito che la storia è un'altra. L'Atalanta, pur senza strafare, si affaccia in avanti una prima volta con Ferreira Pinto (colpo di testa alto) e guadagna pericolosità quando l'impacciato Vieri esce per infortunio per fare spazio a Valdes, che va a prendere la posizione dello squalificato Doni consentendo al vivace Floccari di giocare da prima punta, come gli è più congeniale.
L'unico tiro nella porta bergamasca del Catania giunge al 18' con un destro di Paolucci che l'incerto Consigli, preferito a Coppola, blocca in due tempi. Cinque minuti e l'Atalanta sblocca il risultato: sugli sviluppi di un corner, la difesa etnea libera male, al limite Guarente anticipa Carboni e calcia di prima intenzione trovando Bizzarri impreparato. Gli etnei non reagiscono. Uno dei numerosi svarioni di Terlizzi libera al tiro Ferreira Pinto, ma Bizzarri si salva. Prima dello scadere ci prova pure Padoin senza impensierire del portiere argentino.
Nella ripresa Zenga rimpiazza Paolucci con Morimoto, ma di occasioni da gol neppure a parlarne. L'Atalanta controlla senza problemi e quando può riparte con Floccari, che alla mezz'ora anticipa Bizzarri in uscita su assist di Valdes vedendo la palla uscire non di molto. Zenga butta nella mischia anche Spinesi, ma non cambia nulla. Al 48' il Catania va in gol: Mascara parte in posizione chiaramente regolare e batte Consigli. Dondarini annulla per fuorigioco tra lo sconcerto generale, gli etnei perdono e vedono la classifica accorciarsi pericolosamente.
Fonte: La Siciliaweb.it