Le Siciliane di A
Che serata rosa! (Palermo-Napoli 2-1) Liscio al Massimino (Catania-Juventus 1-2)
PALERMO - NAPOLI 2-1
La partita vista dal tifoso...
Buona giornata a tutti.
Ieri sera è andato in onda al Barbera un thriller calcistico degno del miglior regista di Calcio. Un Palermo che parte con uno sprint cui nemmeno il campione del mondo dei 100 m. Usain Bolt avrebbe potuto resistere. Migliaccio al minuto 2° e super Simplicio al minuto 15° con un fantascientifico Miccoli. Un Palermo padrone del campo con un Napoli che teneva palla ma faceva il solletico. Poi al 42° Hamsik trova un bellissimo gol che riapre il match.
Secondo tempo: inizia il thriller... Napoli alla ricerca del pareggio e il Palermo che vuole sfruttare il contropiede. Due squadre che sembravano due pugili al centro del ring. Un cazzotto tu, uno io, alla fine è rimasto in piedi un solo colore: il rosanero (si è tutto un colore!).
Mi sono divertito, entusiasmato, allarmato e alla fine la soddisfazione!
Grazie ragazzi e grazie Ballardini. Non finirò di ripetere che il Palermo è una squadra grazie al tecnico che mi ricorda Arrigo Sacchi.
Se ripercorrerà la carriera del buon romagnolo allora non ci sono limiti per questo Palermo.
E domenica altra battaglia (calcistica) sullo stretto con la Reggina.
Buon calcio a tutti! [A.G.]
PALERMO (4-3-1-2): Amelia 5.5, Cassani 6.5, Bovo 6.5, Kjaer 7, Balzaretti 7, Nocerino 6, Migliaccio 6.5, Bresciano 6 (38' st Savini sv), Simplicio 6.5 (34' st Guana sv), Cavani 6, Miccoli 7 (35' st Succi sv). (1 Ujkani, 4 Gio. Tedesco, 21 Cossentino, 60 Misuraca). All.: Ballardini 6.5.
NAPOLI (3-5-2): Navarro 6, Aronica 5, P. Cannavaro 5, Contini 5.5, Maggio 5, Blasi 6, Gargano 5.5, Hamsik 7 (34' st Pazienza sv), Bogliacino 5.5 (38' st Pià sv), Denis 6 (34' st Zalayeta sv), Lavezzi 5. (70 Bucci, 4 Montervino, 13 Santacroce, 83 Rinaudo). All.: Reja 5.
Arbitro: Saccani di Mantova 6.
Reti: nel pt 2' Migliaccio, 14' Simplicio, 41' Hamsik.
Note: ammoniti Bresciano, Contini, Lavezzi e Maggio per gioco falloso; Nocerino e Miccoli per proteste (mentre si trovava in panchina). Recupero: 1' e 3'. Calci d'angolo: 5 a 3 per il Palermo. Spettatori: 20.185, per un incaso di 316.380 euro.
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Comincia a sentire odore d'Europa, il Palermo, che si accomoda nei piani alti della classifica, sconfiggendo e superando il Napoli.
Una vittoria sofferta con un secondo tempo in trincea, dopo il doppio vantaggio iniziale e il parziale recupero dei partenopei alla fine del primo tempo. Firmano il successo Migliaccio e Simplicio ed a nulla serve il gol di Hamsik, che aveva accorciato le distanze.
Niente sfida con il Napoli per Liverani e Carrozzieri, vittime di un infortunio in allenamento. In regia va Nocerino, mentre in difesa, al centro, c'è il giovane ma rodato danese Kjaer. Qualche problema di formazione anche per Reja, che schiera Navarro in porta (in neoacquisto Bucci si accomoda in panchina), e Hamsik dietro le punte Lavezzi e Denis.
Neanche il tempo di studiarsi e il Palermo dopo 2' va già in vantaggio. Buona azione di Miccoli sulla sinistra, che trova il calcio d'angolo. Corner corto per il bomber pugliese che mette al centro dell'area, Aronica si dimentica di Migliaccio che in spaccata trafigge l'estermo difensore azzurro. Pronta la replica del Napoli al 6' con un pericoloso tiro di Hamsik.
Mentre Lavezzi si fa stoppare da Kjaer, dall'altra parte Miccoli fa venire il mal di testa a Cannavaro, doppio dribbling danzando sul lato corto dell'area e palla tesa sul primo palo, dove irrompe Simplicio anticipando un colpevole Navarro. È così che il Palermo al 14' è già sul 2-0 e il Barbera gongola.
Il Napoli soffre l'aggressività rosanero e non riesce a trovare spazi a centrocampo. Il pressing a tutto campo degli uomini di Ballardini non permette agli azzurri di ragionare, Lavezzi non accende la partita e Denis rimane avulso dal gioco. Il risultato è un primo tempo a senso unico, con il Palermo che sfrutta le ripartenze e il Napoli che raramente supera la tre quarti.
L'unico pericolo per la porta di Amelia arriva su calcio piazzato. Punizione dai venti metri battuta magistralmente da Gargano al 41', la palla fa la barba al palo e si spegne sul fondo. È la miccia che accende gli azzurri che due minuti più tardi si ripropongono in area. Denis difende bene la palla all'altezza del dischetto e serve Hamsik sulla sinistra, perfetto il destro a girare dello slovacco e la partita si riapre.
Parte meglio il Napoli nel secondo tempo, il palleggio avvolgente dei partenopei non fa veder palla ai rosa e il gioco palermitano è tutto sulle spalle di Miccoli. Il Palermo si fa vedere due volte dalle parti di Navarro, ma solo con calci piazzati di Bovo prima e Miccoli poi. Così i rosanero riprendono fiato e gioco, ritrovando i giusti spazi tra le linee, ma basta che il Napoli pressi un po' sull'acceleratore per mettere in ansia la retrovia rosa. Al 21' Blasi crossa dalla tre quari e trova il tiro al volo del solito Lavezzi che sfiora il palo alla sinistra di Amelia.
Il Palermo gioca solo in contropiede e al 27' approfitta di un errore di Blasi. Il retropassaggio del centrocampista napoletano viene intercettato da Cavani che si trova solo davanti a Navarro, ma spara alto. Molto più preciso il colpo di testa di Kjaer al 37' su calcio d'angolo, ma il portiere del Napoli riesce ad arrivare all'angolino basso alla sua sinistra e deviare in corner. Ancora pericoloso il Palermo al 46' con Succi che, lanciato in contropiede, non trova la porta.
CATANIA - JUVENTUS 1-2
CATANIA (4-4-2): Bizzarri 6, Potenza 6 (34' st Terlizzi 4.5), Silvestre 6, Stovini 5.5, Capuano 6 (33' pt Martinez 5), Izco 5 (25' st Carboni 5.5), Baiocco 6, Biagianti 6, Tedesco 6, Mascara 6.5, Morimoto 6.5. (12 Kosicky, 9 Paolucci, 21 Silvestri, 24 Spinesi). All. Zenga 5.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon 7, Grygera 5.5, Mellberg 6, Legrottaglie 6.5, Molinaro 6, Camoranesi 6 (6' st Marchionni 6), Sissoko 6.5, Tiago 6 (38' st Poulsen 6.5), Nedved 6, Amauri 7, Iaquinta 5. (13 Manninger, 10 Del Piero, 17 Trezeguet, 20 Giovinco, 32 Marchionni, 41 Ariaudo). All. Ranieri 6.5.
Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno 5.5.
Reti: nel pt 11' Iaquinta; nel st 6' Morimoto, 46' Poulsen.
Note: angoli 8-6 per il Catania. Recupero 2' e 3'. Espulso Iaquinta (12' pt) per doppia ammonizione. Ammoniti Stovini, Amauri, Legrottaglie, Silvestre, Sissoko e Tedesco per gioco falloso. Spettatori 21.000.
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E alla fine spunta Poulsen. Costretta a giocare per 80 minuti in dieci, raggiunta dal Catania dopo il vantaggio in apertura e avviata verso un pareggio che l'avrebbe allontanata ulteriormente dalla capolista Inter, la Juventus trova il guizzo vincente con il centrocampista danese, sinora uno degli uomini meno in vista del gruppo di Ranieri, entrato nel finale, ma in tempo per sfruttare un clamoroso svarione difensivo di Terlizzi.
I bianconeri tornano così dal Massimino con un risultato che pesa davvero tanto e ha forti somiglianze con il 2-0 ottenuto a Catania dai rivali nerazzurri: vittoria in inferiorità numerica, ottenuta grazie alla capacità di reggere il confronto chiudendo gli spazi nonostante l'uomo in meno e con un attaccante, Amauri, abile nel fare reparto da solo.
Per il Catania, invece, arriva un'altra sconfitta che acuisce la crisi di risultati: nessun successo nel 2009, uno solo nelle ultime undici partite, la classifica che si complica. Uno stop che deve far riflettere Zenga e i suoi, battuti per la seconda volta di fila in casa nonostante la superiorità numerica: buttare via così l'uomo in più, seppur contro avversari di rango, è un lusso che non ci si può permettere.
I catanesi sono generosi, ma anche incapaci di chiudere i giochi quando possono e troppo approssimativi nella gestione del risultato nei minuti finali. A ciò si aggiungano la prestazione non all'altezza di qualche elemento, alcune scelte di Zenga non del tutto condivisibili (Martinez e non Paolucci dopo l'infortunio di Tedesco, Tedesco terzino, Terlizzi in campo nel finale), l'erroraccio di Terlizzi e almeno un chiaro rigore negato da Morganti (fallo di mano di Marchionni) ed ecco completato il quadro di un incontro che si poteva vincere ed invece si è concluso con l'ennesima delusione.
Zenga e Ranieri riservano qualche sorpresa nelle formazioni iniziali. Il tecnico degli etnei decide di infoltire il centrocampo optando per il 4-4-2 con Mascara e Morimoto in avanti, l'allenatore juventino lascia in panchina Marchionni, Poulsen e Del Piero preferendo Camoranesi, Tiago e Iaquinta. Il Catania parte bene creando due buone opportunità con Stovini, che sguscia in area su una punizione di Mascara senza però trovare la porta, e Morimoto, ben imbeccato da Biagianti, ma incerto al momento di concludere davanti a Buffon.
Poi sale sul palcoscenico Iaquinta. L'attaccante bianconero sblocca il risultato all'undicesimo vincendo un duello aereo con Stovini (c'è però una spinta ai danni del difensore toscano) su punizione di Camoranesi, ma rovina tutto nel giro di sessanta secondi. Già ammonito per essersi tolto la maglia nella prolungata esultanza per il gol, il centravanti fa il bis con un'entrata a centrocampo su Potenza che gli costa il secondo giallo e l'espulsione.
Con un uomo in più, il Catania cerca subito di forzare. Tedesco alza di testa sul secondo palo una punizione di Baiocco, poi una prodezza di Buffon su un'inzuccata a colpo sicuro di Potenza nega ai padroni di casa il pareggio. La Juventus tiene il campo bene: Ranieri piazza Tiago su Mascara, fonte del gioco rossazzurro, e chiede all'ottimo Amauri, molto mobile, di sacrificarsi in avanti.
Zenga perde Capuano per infortunio e lo rimpiazza con Martinez abbassando Tedesco a sinistra e passando al 4-3-1-2 con Mascara suggeritore. Bisogna attendere il 41' per un'altra occasione da gol: Amauri interviene su una punizione tesa di Nedved, ma la palla si perde sul fondo. Quindi sono Morimoto (girata fuori) e Martinez (conclusione larga di poco) a provarci senza esito.
Il Catania pareggia subito nella ripresa. È il 6' quando Mascara svetta su Grygera chiamando Buffon alla respinta raccolta da Morimoto, lesto a battere in rete. Due minuti e Baiocco colpisce la traversa su angolo di Mascara. La replica bianconera è affidata a Tiago, autore di un destro dalla distanza che lambisce il palo. Tra il 27' e il 28', gli etnei reclamano due rigori nel giro di un minuto: prima per una caduta in area di Morimoto dopo un contatto con Legrottaglie, poi per un tocco di mano di Marchionni. Morganti sorvola.
I ritmi si abbassano, la partita sembra avviata verso il pari nonostante gli isolati tentativi di Marchionni, Biagianti, Amauri e Nedved. Non è così. Nel primo minuto di recupero, Amauri stacca in area su angolo di Nedved, Terlizzi manca clamorosamente il pallone e il nuovo entrato Poulsen è libero di battere a rete da due metri consegnando a Ranieri tre punti d'oro.