Le Siciliane di A
''Tonfo'' Palermo - Catania 0-4. ''Trionfo'': Palermo - Catania 0-4
PALERMO - CATANIA 0-4
La partita vista dal tifoso...
Come vedete oggi è semplice giocare con le parole, dal tonfo al trionfo il passo è veramente breve.
Che vi devo raccontare oggi? Di avere assistito ad un evento unico? (Tutti i rosanero ce lo auguriamo!) Di avere visto una partita di calcio giocata con spirito differente?
Di sicuro abbiamo visto una bella partita di calcio (si è vero una bella partita) dove il Catania si è dimostrato cinico, bravo, organizzato, contro un Palermo sprecone, distratto, sfortunato (come si fa a dire sfortunato in un 0-4 ??). Sì sfortunato perché se Bizzarri, il portiere del Catania, è tra i migliori in campo vuol dire che i rosanero hanno giocato creando occasioni da rete tirando in porta.
Ma come detto in altre occasioni vince chi fa i gol ed il Palermo non segna più.
Una parola sui Ballardini: sull'0-1 Bresciano si fa espellere (troppa frettolosa secondo me!) lui rimane con le 2 punte, il trequartista ed il regista. Scelta coraggiosa che alla fine non ha pagato, però ribadisco il Palermo ha giocato e creato fino alla fine della partita.
Dobbiamo pensare e guardare avanti perché se ci voltiamo vediamo un po' di buio nelle partite precedenti e quindi niente più proclami, umiltà serenità e tranquillità.
Buon calcio a tutti e su con il morale (???!!!!). [A.G.]
PALERMO (4-3-1-2): Amelia 4.5, Cassani 5 (dal 1' st Succi 5), Kjaer 5 (dal 24' st Carrozzieri sv), Bovo 5.5, Balzaretti 6, Migliaccio 6 (dal 20' st Gio. Tedesco 5), Liverani 4.5, Bresciano 4, Simplicio 4.5, Miccoli 5.5, Cavani 5 (1 Ujkani, 14 Guana, 25 Savini, 33 Nocerino). All.: Ballardini 4.
CATANIA (4-1-3-2): Bizzarri 7.5, Potenza 6.5, Silvestre 7, Stovini 6.5, Capuano 7 (dal 33' st Silvestri sv), Carboni 7, Ledesma 7 (dal 25' st Izco sv), Biagianti 7.5, Baiocco 7, Mascara 8.5, Morimoto 7.5 (dal 1' st Paolucci 7) (12 Kosicky, 19 Gia. Tedesco, 24 Spinesi, 25 Martinez). All.: Zenga 8.
Arbitro: Rosetti di Torino 5.5.
Reti: nel pt 14' Ledesma, 37' Morimoto, 44' Mascara. Nel st 21' Paolucci.
Note: ammoniti Simplicio e Capuano per gioco falloso, Migliaccio per proteste. Espulsi: Bresciano al 16' pt per gioco falloso. Recupero: 1 e 5. Calci d'angolo: 6 a 2 per il Palermo. Spettatori: 21.287 per un incasso di 329.163 euro.
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Catania da sogno, Palermo da incubo. I rossazzurri festeggiano con un clamoroso 4-0 la prima vittoria lontano dal Massimino in questo campionato e il ritorno al successo nel derby al Barbera dopo il 2-0 del '93 sfatando il tabù trasferta a quasi due anni di distanza dall'ultima vittoria a Udine (29 aprile 2007).
Scelte impeccabili di Zenga, bravo a preparare la partita in modo tatticamente perfetto bloccando le fonti di gioco avversarie con Baiocco su Liverani e Carboni su Simplicio.
Il Palermo, in dieci per oltre un'ora, non sa riorganizzarsi dopo il rosso a Bresciano e viene sommerso dai gol di Ledesma, Morimoto, Mascara e Paolucci, tre dei quali nel primo tempo.
Sconfortante la prestazione dei rosanero, brillante e di personalità quella dei rossazzurri, sempre più padroni della situazione con il trascorrere dei minuti e capaci di regalare perle come l'incredibile rete di Mascara, in gol con un tiro da quasi 50 metri che beffa l'incerto Amelia.
In casa rosanero niente derby per Nocerino. Ballardini preferisce Migliaccio che va a completare il trio a centrocampo con Liverani e Bresciano. Non ce la fa Carrozzieri che si accomoda in panchina, al suo posto il danese Kjaer. Zenga non schiera tra i titolari Giacomo Tedesco. In mezzo, il tecnico sceglie il quartetto Carboni, Ledesma, Biagianti e Baiocco. In attacco Mascara e Morimoto.
Il capitano, questa settimana, è Capuano che ha lasciato la maglia rosanero a gennaio. I primi dieci minuti, molto tattici, servono alle due squadre per studiarsi. Ad accendere la partita ci pensa il Catania al 14'. Morimoto raccoglie una palla in area avversaria, lascia sul posto Kjaer e serve Ledesma: il colpo di testa in tuffo del centrocampista argentino non lascia scampo ad Amelia e ammutolisce lo stadio.
Il Barbera comincia ad innervosirsi, così come i rosanero che dopo due minuti si complicano la vita con l'espulsione di Bresciano: brutta entrata dell'australiano su Morimoto a palla lontana e Rosetti opta per il rosso diretto. Il Palermo, in dieci e annichilito dal vantaggio rossazzurri, non riesce a reagire e subisce il gioco più organizzato e veloce degli uomini di Zenga.
Al 30' è Miccoli che cerca di dare la sveglia con una bella azione sulla fascia sinistra, serve Cavani in area ma il tiro viene respinto dalla difesa etnea e finisce sui piedi di Liverani, che spara alto. Altra mischia in area al 32'. In confusione, Rosetti assegna il rigore per un dubbio fallo su Migliaccio, poi ci ripensa e dà una punizione dal limite con l'aiuto del guardalinee.
La partita si fa nervosa, ma il Catania non si ferma e raddoppia con un guizzo del vivacissimo Morimoto. È il 37' quando il giapponese scatta sul filo del fuorigioco, ben lanciato dalla propria trequarti da Carboni, e batte Amelia, non esente da colpe.
Il tracollo rosanero e il delirio rossazzurra toccano l'apice al 44' con il 3-0 firmato da Mascara. Da cineteca il tiro al volo dal cerchio di centrocampo: il destro d'istinto del fantasista etneo beffa Amelia, fuori dai pali e lento nel riprendere posizione. Una conclusione che ricorda le prodezze di Maradona.
Il Palermo va al riposo sommerso dai fischi. Ballardini tenta il tutto per tutto e nella ripresa toglie Cavani per Succi. Cambia in attacco anche Zenga che rinuncia a Morimoto, acciaccato, e fa entrare Paolucci.
Nonostante la trazione anteriore, il Palermo fallisce al 9' l'occasione per accorciare le distanze. Gran colpo di testa di Migliaccio su corner di Miccoli: splendida la risposta di Bizzarri, sulla ribattuta Simplicio, a porta vuota da un metro, manda alto. Altro colpo di testa di Migliaccio al 15' e altra grande parata di Bizzarri, che toglie la palla dall'incrocio.
Il Catania è letale in contropiede e piazza il poker. Al 21' l'ottimo Biagianti prende palla sulla sinistra e serve Paolucci che, all'altezza del dischetto del rigore, non fallisce di sinistro. Un minuto più tardi ci prova Miccoli, ma è ancora Bizzarri a negare la rete al pugliese. Il portiere argentino si ripete su Succi, che fallisce il gol sulla respinta del portiere.
Il Barbera, frustrato da risultato e prestazione, smette di tifare e comincia a svuotarsi. I primi a lasciare lo stadio sono i gruppi del tifo organizzato delle curve. Nel recupero Mascara fallisce, chissà se volontariamente, la palla del 5-0. Così, in un'atmosfera irreale, il Palermo incassa una sconfitta umiliante. Nel frattempo, a Catania è partita la festa. [Fonte e Foto: La Siciliaweb.it]