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Le Siciliane di A

Palermo dov'eri? (Chievo-Palermo 1-0). Gli Etnei sempre più su (Catania-Lazio 1-0)

23 marzo 2009

CHIEVO - PALERMO 1-0
La partita vista dal tifoso...

Avete visto il titolo? La partita del Palermo sta tutta lì.
Il Palermo non si è visto. Nessun tiro in porta, nessuna azione degna di questo nome. Svogliatezza. Superficialità. Presunzione. Ecco i rosanero di ieri stanno tutti in queste parole.
Vi racconto un episodio... Ho visto la partita con altre 2 persone, con le quali ci vediamo per passare il pomeriggio sportivo. Ebbene alla fine del primo tempo una di loro si alza e se ne va. Il commento è stato: cosa sto a guardare, tanto il Palermo perderà.
Nonostante i propositi positivi, non credevo che alla fine si potesse perdere, perché sai, pensi, nel secondo tempo si entra con più grinta, voglia di riscatto e si va a cercare il pareggio...
Sì, il passeggio non il pareggio. Niente. Zero reazione.
Meno male che c'è la sosta per la Nazionale. Ballard deve far fare  un reset mentale alla squadra. Non è possibile passare da 2 vittorie, belle convincenti, con gol e spettacolo ad uno zero assoluto.
E' già successo altre volte. Non appena si sente parlare di Uefa, Europa, ecco che puntualmente: boom. Si casca giù.
La settimana scorsa avevo detto proprio questo: basta parlare di Uefa. Lo sapevo. Ed ecco lo scivolone con un Chievo, si voglioso di vincere ma se il Palermo avesse giocato solo al 30% del suo potenziale ne faceva un sol boccone.
Basta. Mi per oggi mi fermo. Ci rivediamo tra due settimane al Barbera con il Torino.
Buon calcio a tutti.
[A.G.]

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6.5, Frey 6.5, Morero 6.5, Yepes 6.5, Mantovani 6.5, Luciano 6.5 (28' st Colucci s.v.), Rigoni 6, Marcolini 6, Pinzi 6.5, Pellissier 6, Bogdani 6 (40'st Langella s.v.). (18 Squizzi, 3 Scardina, 77 Italiano, 79 Esposito, 83 Sardo). All: Di Carlo 6.5.
PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6.5, Cassani 5.5, Carrozzieri 6, Bovo 5.5, Balzaretti 5.5, Migliaccio 5.5 (1' st Kjaer 5), Liverani 5, Nocerino 6 (32' st Hernandez s.v.), Simplicio 5, Cavani 5.5, Succi 5 (1' st Mchedlidze 6). (1 Ujkani, 26 Morganella, 25 Savini, 4 Tedesco). All: Ballardini 5.5.
Arbitro: Damato di Barletta 6.5.
Rete: nel pt 46' Luciano.
Note: recupero 1' e 4'. Angoli: 5-3 per il Chievo. Ammoniti: Mantovani, Bovo e Frey per gioco falloso, Carrozzieri per proteste. Espulso al 35' pt Cassani per fallo da ultimo uomo. Spettatori: 12.810, per un incasso di 88.699,16 euro.
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Una vittoria che profuma di salvezza l'1-0 del Chievo con il Palermo, che grazie ad una rete di Luciano e complici i risultati delle concorrenti dirette mette sei lunghezze tra sè ed il terzultimo posto in classifica.
Successo meritato per i veneti che capitalizzano al meglio l'espulsione (giusta) nel corso della prima frazione del difensore Cassani e gli effetti della "cura" Di Carlo. Da quando c'è lui in panchina, stranamente poco amato dai tifosi gialloblù, il Chievo ha un passo da Coppa Uefa.
Dopo la sonante vittoria contro la Lazio, Di Carlo questa volta conferma i protagonisti del blitz dell'Olimpico con l'albanese Bogdani a far coppia in attacco con il capitano Pellissier. Scelte della vigilia confermate anche in casa del Palermo. A sostituire Miccoli, Ballardini sceglie Succi con il georgiano  Mchedlidze in panchina.

Chievo e Palermo si schierano così in maniera speculare con una sorta di vertice basso, Rigoni per il Chievo, Migliaccio per il Palermo e uno alto, Pinzi per i veneti e Simplicio per gli ospiti. Di Carlo, però, chiede allo stesso Pinzi di seguire Liverani, spegnendo così la fonte del gioco della squadra di Ballardini. Così messe in campo le due squadre faticano ad andare alla conclusione.
Le uniche emozioni arrivano dai calci piazzati, come quello di Bovo che trova Sorrentino attento nel  respingere con i pugni. A rompere gli equilibri apparentemente inviolabili arriva l'episodio, fortuito per il Chievo, disgraziato per il Palermo.
Luciano è bravo nel pressare il rinvio di Balzaretti, la palla sporcata dal brasiliano diventa un assist perfetto per la velocità di Pellissier, strattonato e spinto a terra da Cassani: per il difensore è fallo da ultimo uomo e conseguente cartellino rosso. Il Chievo allora ci crede, mette alle corde il Palermo e lo colpisce proprio allo scadere della prima frazione, quando Pellissier crossa sul secondo palo dove Luciano sbuca alle spalle di Simplicio e batte  di sinistro da posizione ravvicinata Amelia.

Ballardini mette mano alla squadra in avvio di ripresa. Succi e Migliaccio restano negli spogliatoi e il tecnico getta nella mischia il giovane georgiano Mchedlidze e il danese Kjaer, a segno contro il Chievo nella gara d'andata.
Ballardini spera di dare così una scossa alla squadra, ma è sempre il Chievo,  complice l'inferiorità numerica del Palermo, a gestire con tranquillità la partita. I gialloblù sfiorano il colpo del kappaò in un paio di occasioni, mentre nonostante l'ulteriore inserimento di Hernandez il Palermo non va mai al tiro.


CATANIA - LAZIO 1-0
CATANIA (4-3-1-2): Bizzarri 7.5, Potenza 6, Silvestre 5.5, Stovini 6, Capuano 6.5, P. Ledesma 7 (47' st Silvestri sv), Biagianti 7, Tedesco 7, Mascara 7 (43' st Llama sv), Martinez 6.5, Paolucci 6.5 (28' st Izco 6). (12 Kosicky, 5 Carboni, 24 Spinesi, 26 Sciacca). All. Zenga 7.
LAZIO (4-4-2): Muslera 6, Lichtsteiner 6, Siviglia 6, Cribari 5.5, Radu 5.5, Foggia 6, C. Ledesma 5.5, Brocchi 5.5 (38' st Meghni sv), Manfredini 5 (10' st Mauri 6), Rocchi 6, Pandev 5 (24' st Zarate 5). (1 Carrizo, 21 S. Inzaghi, 22 Rozenhal, 29 De Silvestri). All. Rossi 5.5.
Arbitro: Brighi di Cesena 6.
Reti: nel pt 24' Paolucci.
Note: angoli 6-4 per la Lazio. Recupero: 1' e 4'. Ammoniti: Martinez, Silvestre, Lichtsteiner e P. Ledesma per gioco scorretto. Spettatori: 18.000.
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La salvezza si avvicina, la Uefa si allontana. Catania-Lazio fa da spartiacque per le speranze di rossazzurri e biancocelesti esaltando i padroni di casa e deprimendo gli ospiti.
Gli etnei si portano a quota 37, lo stesso bottino ottenuto lo scorso anno ma con nove giornate ancora da giocare, e vedono la permanenza nella massima serie ormai a un passo.
Il successo sui laziali viene costruito con un primo tempo decisamente brillante, in cui il centrocampo locale prende il sopravvento, e difeso in una ripresa in cui è Bizzarri a fare la differenza neutralizzando il rigore di Pandev e blindando la propria porta. La Lazio, dal canto suo, sbaglia l'approccio alla partita, combina poco nei primi 45' e cambia passo solo dopo l'intervallo, quando però, penalty a parte, non trova il guizzo giusto.

Zenga opta per un assetto offensivo con Mascara, Paolucci e Martinez insieme nell'undici di partenza, Rossi conferma le intenzioni della vigilia lasciando in panchina Zarate. Una conclusione fuori misura di Pandev e due punizioni alte di Mascara aprono i giochi. Il Catania è più tonico, pressa alto e prende in mano la situazione. Le intuizioni di Mascara e il dinamismo del terzetto in mediana, segnatamente di Biagianti, creano i presupposti per il vantaggio rossazzurro.
Tedesco lancia Mascara in contropiede, l’assist del fantasista etneo libera Pablo Ledesma al tiro e sulla traiettoria, troppo larga, irrompe Paolucci correggendo in rete. La Lazio, macchinosa e imprecisa, non sfonda sulle fasce costringendo Rossi a scambiare le posizioni di Foggia e Manfredini. Gli ospiti si scuotono solo negli ultimi due minuti del primo tempo rendendosi pericolosi con un colpo di testa fuori di poco di Foggia su cross di Lichtsteiner e con un tiro dello stesso Lichtsteiner deviato da Capuano e spedito in angolo da Bizzarri.

I biancocelesti, più spigliati al rientro in campo, insistono in avvio di ripresa. Bizzarri deve salvare in tuffo su una punizione di Cristian Ledesma diretta all’incrocio. Il Catania replica con uno spunto in velocità di Paolucci: Muslera para. La formazione di Rossi, che intanto ha buttato nella mischia Mauri, potrebbe pareggiare al quarto d’ora, quando Brighi decreta il rigore per un intervento di Silvestre su Pandev. Sul dischetto si presenta lo stesso Pandev nonostante sia Rocchi lo specialista designato: il macedone cerca l’angolo basso alla sua destra, ma trova Bizzarri, bravo a neutralizzare in tuffo la conclusione.
I laziali ci riprovano con un colpo di testa debole di Rocchi, poi Rossi gioca la carta Zarate richiamando in panchina Pandev. La pressione ospite aumenta, Rocchi chiama Bizzarri alla deviazione in angolo con un rasoterra dal limite. Zenga si cautela con Izco passando al 4-1-4-1. Martinez, diventato punta unica, reclama un penalty alla mezz’ora: l’uruguaiano contende un pallone a Cribari in area e poi va giù, ma Brighi fa proseguire. I laziali spingono ancora nel finale, ma il Catania tiene.

Fonte: La Siciliaweb.it

- La classifica di serie A

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23 marzo 2009
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