Le Siciliane di A
Esagerati rosanero! (Palermo-Cagliari 5-1) Diavolo sotto il vulcano (Catania-Milan 0-2)
PALERMO - CAGLIARI 5-1
La partita vista dal tifoso
Uefa? Stavolta sembrerebbe di sì. Possiamo iniziare a pensarlo seriamente.
Dopo quello che si è visto al Barbera, tifiamo per una squadra, parafrasando un motivetto che andava molto in voga prima e dopo i mondiali, "fortissimi". Gioco, cuore, spettacolo, marcatori, difesa, allenatore... E un piccolo diamante incastonato nella squadra: Miccoli Fabrizio. Ieri ha semplicemente fatto quello che ha voluto.
Migliaccio, Miccoli, Tedesco, Cavani, Succi. 5 gol per 5 marcatori diversi. Non credo se li possa permettere nessuno.
E ora? Mancano 4 giornate alla fine. Crediamoci fino in fondo. Noi ce lo aspettiamo.
Buon calcio a tutti. [A.G.]
PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6, Cassani 6.5, Kjaer 6, Migliaccio 6.5, Balzaretti 6.5, Guana 6.5, Liverani 7 (35' st Succi 6.5), Simplicio 7 (33' st Nocerino sv), Tedesco 6.5 (17' st Savini 6), Cavani 7.5, Miccoli 8 (1 Ujkani, 26 Morganella, 90 Hernandez, 99 Mchedlidze). Allenatore: Ballardini 7.
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 5, Matheu 4 (1' st Pisano 5.5), Canini 5, Astori 4.5, Agostini 5, Fini 6, Conti 6, Parola 5.5 (29' pt Jeda 6), Lazzari 5.5, Matri 5, Acquafresca 4.5 (20' st Ragatzu 5.5). (24 Lupatelli, 8 Biondini, 20 Bianco, 26 Mancosu). Allenatore: Allegri 5.
Arbitro: Celi di Campobasso 6.
Reti: nel pt 30' Migliaccio, 38' Miccoli; nel st 3' Jeda, 5' Tedesco, 13' Cavani, 42' Succi.
Note: Ammoniti: Conti, Fini e Matheu per gioco falloso, Migliaccio per comportamento non regolamentare. Espulsi: Ballardini. Recupero: 2' e 2'. Angoli: 6 a 3 per il Palermo. Spettatori: 27.847 per un incasso di 313.075 euro.
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Prosegue la marcia trionfale del Palermo in casa: i rosanero incassano la tredicesima vittoria al Barbera, un rotondo 5-1 al Cagliari, lasciano indietro proprio i sardi e si lanciano alla rincorsa della Roma per l'ultimo posto utile per la Uefa. Dopo un palo dei rossoblù, nei primi minuti, la squadra di casa si scatena con Migliaccio, Miccoli, Tedesco, Cavani e Succi. Di Jeda il gol che aveva parzialmente riaperto la partita sul 2-0. Spalti pieni al Barbera per l'appuntamento con il Cagliari, in uno degli incontri decisivi nel difficile inseguimento di un posto in Uefa. Ballardini sorprende tutti e schiera Migliaccio centrale in difesa per sostituire Carrozzieri (questo pomeriggio allo stadio) e lo squalificato Bovo. All'ultimo secondo il tecnico rinuncia anche a Nocerino, acciaccato, e inserisce Guana.
Dopo la convincente prova con il Bologna, Tedesco va a centrocampo, mentre Simplicio come al solito supporta le due punte Miccoli e Cavani. Nel Cagliari Jeda va in panchina. Al suo posto Matri che fa compagnia ad Acquafresca davanti. Pericolosissimi i sardi dopo otto minuti. Lazzari dalla sinistra, in area, lascia partire un tiro potente che centra in pieno il primo palo. In ritardo Amelia. Si innesca un flipper e la palla arriva a Conti. Sul tiro del rossoblù interviene, forse con un braccio, Migliaccio.
La replica del Palermo, trascinato dal pubblico, arriva al 14' con un grande lancio di Liverani che becca Guana davanti. Debole la conclusione del centrocampista bresciano. Altra magia, stavolta di Miccoli, un minuto più tardi. Illuminante il passaggio filtrante del bomber per Balzaretti che, indeciso tra il tiro e il cross, sbaglia tutto. Il Palermo ci prova a ripetizione e al 20' sfiora il gol.
Idea di Simplicio per Miccoli. Il pugliese, quasi dalla linea di fondo, serve Cavani, ma l'uruguayano è in leggero ritardo. Sulla carambola tenta, senza fortuna, Simplicio. Azione simile al 21', ma stavolta è Balzaretti a passare la palla a Cavani. Marchetti è in anticipo ma si fa toccare il pallone che si infrange sul palo. Il Barbera esplode al 30' con il gol di Migliaccio.
Perfetto il tempismo del centrocampista, oggi sacrificato in difesa, che intercetta di piede il corner tagliato di Miccoli. Qualche minuto più tardi Matheu, letteralmente asfaltato dal bomber salentino sulla fascia, perde la testa e falcia malamente il piccolo attaccante proprio davanti la panchina di Ballardini. Il tecnico, istintivamente, lo cintura e il difensore sardo stramazza al suolo. In campo si accende una rissa che l'arbitro Celi placa a colpi di cartellino: rosso per Ballardini e giallo per Matheu. Miccoli, indomito e immarcabile, colpisce al 38' con una splendida punizione dai venti metri. Raddoppio del Palermo e Cagliari nel pallone.
I sardi si buttano avanti con rabbia ma senza idee. Al 47' è Lazzari che ci riprova, stavolta da fuori area, ma il tiro si perde alto. Nella ripresa Allegri toglie Matheu, surclassato da Miccoli, e inserisce Pisano. Il Cagliari, alla prima occasione, accorcia le distanze con un colpo di testa di Jeda, servito splendidamente da Fini. Il tempo di rimettere la palla al centro e i rosa tornano a segnare. Simplicio trova in area Tedesco e il centrocampista non fallisce.
È il 3-1 e i rosanero festeggiano portando sotto la curva la maglia di Carrozzieri. Applausi di solidarietà del pubblico per il difensore palermitano, sospeso per uso di cocaina. Il Palermo dilaga al 13'. È Cavani a mettere il quarto sigillo con un pò di fortuna. Ennesima azione di Miccoli sulla sinistra. Palla al centro per l'uruguayano ma lo anticipa Astori.
Il rinvio del difensore carambola su Cavani e si insacca. Il Cagliari si scioglie mentre i rosa insistono con Miccoli l'imprendibile e Cavani il velocista. A dirigere l'orchestra Simplicio e Liverani che, grazie al vantaggio rassicurante, giocano sul velluto. I sardi si chiudono in difesa per evitare la goleada e puntano sulle ripartenze.
In contropiede, si fa pericoloso Ragatzu che tenta un dribbling di troppo e si fa murare in area al 33'. In chiusura, al 42', mette la sua firma sulla partita anche Succi, subentrato a Liverani. Suggerimento di Miccoli per l'ex attaccante del Ravenna che supera Marchetti in uscita. È l'ultima emozione di una partita senza pause. Il Barbera continua a sognare.
CATANIA - MILAN 0-2
CATANIA (4-3-1-2): Kosicky 6, Silvestri 5, Silvestre 5, Stovini 5.5, Capuano 5.5, Biagianti 6, Carboni 5 (18' st Llama 6), Izco 5.5 (1' st Giac. Tedesco 5.5), Mascara 5 (36' st Spinesi sv), Morimoto 5.5, Martinez 6. (1 Bizzarri, 3 Strumbo, 14 Falconieri, 18 D'Amico). All. Zenga (squalificato, in panchina Irrera) 5.
MILAN (4-3-1-2): Dida 6, Zambrotta 6, Favalli 6, Maldini 6.5, Jankulovski 6.5, Beckham 6.5 (34' st Bonera sv), Pirlo 6, Ambrosini 6.5, Seedorf 6.5, Kakà 7.5 (44' st Mattioni sv), Inzaghi 7 (29' st Pato 6). (16 Kalac, 24 Senderos, 76 Shevchenko, 80 Ronaldinho). All. Ancelotti 7.
Arbitro: De Marco di Chiavari 6.
Reti: nel pt 27' Inzaghi, nel st 7' Kakà.
Note: angoli 12-1 per il Milan. Recupero 0' e 2'. Ammoniti Jankulovski, Beckham e Morimoto per gioco falloso, Biagianti per proteste. Spettatori 20.000.
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Magari non vincerà lo scudetto, ma il secondo posto non ha alcuna intenzione di mollarlo. Il Milan conferma al Massimino il suo ottimo momento di forma vincendo d'autorità sul Catania e consolidando la piazza d'onore, a -7 dalla capolista Inter, ma a +4 dalla Juventus, terza.
I rossoneri fanno valere la loro maggiore qualità e le doti di palleggio superiori prendendo presto il comando delle operazioni e non mollandolo più. L'ispirazione di Kakà, prolifico uomo assist e finalizzatore, e l'infinita fame di gol di Inzaghi, ancora una volta a segno, sono le leve che fanno decollare gli uomini di Ancelotti e castigano il Catania.
C'è poco da fare per l'undici di Zenga, squalificato e sostituito in panchina dal vice Pino Irrera. Gli etnei non riescono a portare l'incontro su un canovaccio a loro congeniale e finiscono col rimanere troppo schiacciati nella propria metà campo senza rendersi quasi mai pericolosi.
La prima fiammata è del Catania: Martinez colpisce di testa su angolo di Biagianti e la successiva correzione aerea di Favalli manda la sfera a stamparsi sul palo. Il Massimino s'accende, ma è un guizzo isolato. La partita la fa il Milan: buona circolazione di palla, scambi rapidi, sovrapposizioni efficaci.
Gli etnei vanno in affanno e subiscono la costante iniziativa dei rossoneri, che collezionano otto angoli nella prima frazione di gioco e già dopo dieci minuti sfiorano il vantaggio con un'inzuccata di Maldini salvata sulla linea da Izco. Inzaghi fa le prove generali del gol al quarto d'ora con una girata bloccata in due tempi da Kosicky e timbra il cartellino all'occasione successiva controllando un assist di Kakà e battendo Kosicky di precisione.
Il Catania, chiamato Dida alla parata a terra con un sinistro di Mascara troppo morbido, reclama il rigore per un tocco di mano in area di Favalli, ma sugli sviluppi dell'azione rischia di incassare il raddoppio di Inzaghi, che manda a lato di testa un invitante cross di Pirlo.
Nella ripresa, il Catania, rimpiazzato Izco con Tedesco, cerca di scuotersi, ma il copione non cambia. Un affondo dei padroni di casa e poi spazio agli ospiti. Tedesco non trova la porta con un sinistro dal limite e il Milan, chirurgico, colpisce ancora: cross di Ambrosini, testa di Beckham respinta da Kosicky e Kakà ribadisce in fondo al sacco. Gli etnei invocano un fuorigioco, De Marco dà un'occhiata al guardalinee e convalida.
I rossazzurri accusano il colpo, gli spazi si allargano e il Milan può distendersi a piacimento nella metà campo avversaria. L'ennesimo duetto Kakà-Inzaghi, concluso da un colpo di testa fuori del centravanti, porta gli ospiti a un passo dal tris. Kosicky si salva in angolo su uno spiovente di Pirlo, quindi torna protagonista Inzaghi: girata alta da due metri sull’ennesimo servizio di Kakà e tiro ravvicinato deviato da Kosicky sul palo.
Fonte: La Siciliaweb.it